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bolzano
1,998
1
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1998-1/legge_provinciale_21_gennaio_1998_n_1.aspx
{'1-4.': '', '5': '', '6': "(1) La Giunta provinciale è autorizzata ad aumentare la partecipazione della Provincia al capitale della S.T.A.-Strutture Trasporto Alto-Adige S.p.A. con sede a Bolzano, fino all'importo massimo di spesa di lire 10 miliardi a carico dell'esercizio finanziario 1998 (capitolo 12250)", '7': '', '8': '', '9': '', '10': '(1) 6)(2) 7)', '11': '', '12': '', '13': '', '14': '', '15': '', '16': '(1)(2)(3) 13)(4) 14)', '17': '', '18': '', '19': '', '20': "(1) 18)(2) Il comma 5 dell'articolo 32 della legge provinciale 30 aprile 1991, n. 13 è abrogato.(3) 19)(4) 20)(5) 21)", '21': '', '22': '(1) 23)(2) 24)', '23': '', '24': '', '25': '', '26': '', '27': '', '28': '', '29': '', '30': "(1) Sono abrogate le seguenti disposizioni:a) legge provinciale 11 luglio 1972, n. 14, e successive modifiche;b) i commi 2 e 3 dell' articolo 6 della legge provinciale 28 agosto 1976, n. 39, e successive modifiche;c) articolo 7/bis della legge provinciale 23 dicembre 1976, n. 57, e successive modifiche;d) gli articoli 35, 36 e 61, nonché il comma 3 dell' articolo 53 della legge provinciale 26 aprile 1980, n. 8, e successive modifiche;e) la lettera a) del comma 1 dell' articolo 6 della legge provinciale 2 gennaio 1981, n. 1, e successive modifiche;f) il comma 4 dell' articolo 6 della legge provinciale 17 ottobre 1981, n. 28, e successive modifiche;g) articolo 7 della legge provinciale 12 gennaio 1983, n. 3, e successive modifiche;h) il comma 5 dell' articolo 32 della legge provinciale 30 aprile 1991, n. 13, e successive modifiche;i) la lettera d) del comma 3 dell' articolo 1 della legge provinciale 22 ottobre 1993, n. 17, e successive modifiche;j) articolo 6 della legge provinciale 23 agosto 1988, n. 38, e successive modifiche.(2) 31)(3) 32)", '31': "(1) La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,440
bolzano
1,998
8
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1998-8/legge_provinciale_11_agosto_1998_n_8.aspx
{'1': '', '2': "(1) La Giunta provinciale è autorizzata a costituire una società di capitale che abbia la competenza per il marketing turistico della provincia di Bolzano e che - sfruttando in modo particolare le sinergie - abbia come obiettivo la collaborazione con gli altri settori economici a livello promozionale. La partecipazione della Provincia autonoma di Bolzano al capitale della società è stabilita per una quota del 50 per cento fino ad un massimo di lire 300 milioni (capitolo 12250). La restante quota del 50 per cento proviene dalla partecipazione di associazioni, federazioni, nonché di enti pubblici, enti privati e società. L'atto costitutivo e lo statuto della società di capitale sono soggetti all'approvazione della Giunta provinciale.(2) La Giunta provinciale è autorizzata ad assegnare alla società un finanziamento annuale e a mettere - gratuitamente o ad un canone di locazione ridotto - a disposizione della stessa, in considerazione della sua funzione pubblica, immobili, arredamenti ed attrezzature.(3) L'azienda provinciale per la promozione turistica di cui al capo I della legge provinciale 18 agosto 1992, n. 33, verrà soppressa con decreto dell'assessore competente in materia di turismo, che dovrà essere pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione. Da tale giorno la società subentra in tutti i rapporti giuridici in atto dell'azienda provinciale. Con effetto dalla soppressione dell'azienda provinciale per la promozione turistica è abrogato il capo I della legge provinciale 18 agosto 1992, n. 33.(4) Il personale di ruolo che all'entrata in vigore della presente legge presta servizio presso l'azienda provinciale per la promozione turistica, può optare per un rapporto di lavoro di diritto privato con la costituenda società di capitale. La società è tenuta ad assumere tale personale e a garantire al medesimo, all'atto dell'assunzione e nel rispetto della qualifica funzionale, un trattamento economico almeno equivalente a quello maturato presso l'amministrazione provinciale ai fini del calcolo del trattamento di pensione. Il personale di ruolo può optare, sino a sessanta giorni dalla relativa comunicazione scritta, per l'assunzione da parte della società di capitale e ha diritto nei sei mesi successivi alla riassunzione da parte dell'amministrazione provinciale. La mancata risposta, entro il termine stabilito, da parte dei dipendenti cui è stata inviata la comunicazione scritta vale quale decisione di permanenza presso l'amministrazione provinciale. Il personale assunto dalla società di capitale è autorizzato, ai sensi dell'articolo 5 della legge 8 agosto 1991, n. 274, ad optare entro novanta giorni, a pena di decadenza, per il trattamento pensionistico dei dipendenti della pubblica amministrazione INPDAP. In caso di cessazione del rapporto di lavoro con l'amministrazione provinciale, ai dipendenti che hanno optato per il rapporto di lavoro con la società di capitale verrà corrisposto il trattamento di buonuscita spettante ai sensi delle relative disposizioni.(5)(6) 3)(7) La Giunta provinciale provvede alla diminuzione della dotazione organica complessiva del ruolo generale in misura corrispondente alle unità di personale che optano per il trasferimento alla società ai sensi del comma 4.(8) 3)", '3': '', '4': '', '5': '', '6': '', '7': '', '8': '', '9-10.': '', '11': '', '12-13.': '', '14': "(1) La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,441
bolzano
1,998
9
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1998-9_1/legge_provinciale_11_agosto_1998_n_9.aspx
{'1-6.': '', '7': '', '7/bis-7/ter.-7/quater.': '', '8-8/bis.-8/ter.-8/quater.': '', '9-11.': '', '12-17.': '', '17/bis': '', '18-21.': '', '21/bis-21/quaterdecies.': '', '22-23.': '', '24': '', '25': '(1) La Giunta provinciale è autorizzata a disporre la partecipazione alla Società "S.T.R. - Brennero Trasporto Rotaia S.p.A." e ad acquistare azioni di tale società per un importo di spesa non superiore a lire 3 miliardi a carico dell\'esercizio finanziario 1998.(2) 5)', '26': '', '27': '', '28': '', '29-30.': '', '31': '(1) 8)(2) 9)(3) 10)', '32': '', '33': "(1) L'articolo 7/bis (Assegnazioni triennali per gli investimenti) della legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 6, sostituito dall'articolo 6 della legge provinciale 30 gennaio 1997, n. 1, è abrogato.", '34': '', '35': '', '36': '', '37': '', '38': '(1) 3)(2) 15)', '39': '', '40': '', '41': '', '42': '', '43': '', '44': '', '45': '', '46': '(1) 22)(2) 23)(3) 24)', '47': '', '48-49.': '', '50': '', '51': '', '52': '', '53': '', '54': '', '55': '', '56': '', '57': '', '58': "(1) L'articolo 5 (Notifica alla Commissione Europea) della legge provinciale 10 ottobre 1997, n. 14 è abrogato.", '59': "(1) La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,442
bolzano
1,998
9
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1998-9_2/legge_provinciale_11_agosto_1998_n_9.aspx
{'1': "(1) È istituita la tassa provinciale per il diritto allo studio universitario, in seguito denominata tassa.(2) La tassa è dovuta per ciascun anno accademico dagli studenti per l'iscrizione ai corsi di studio di istituzioni universitarie e post-universitarie che hanno sede legale in provincia di Bolzano e che rilasciano titoli di studio aventi valore legale.", '2': "(1) Per l'anno accademico 2005/2006 l'importo della tassa è di euro 122,40.2) (2) Per gli anni accademici successivi l'importo della tassa è aumentato in relazione alle variazioni in aumento, accertate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, verificatesi nell'anno precedente. L'aumento è arrotondato ai 50 centesimi di euro superiori. L'aumento è disposto dal Direttore della Ripartizione provinciale Finanze e bilancio, con decreto da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione, entro il mese di maggio dell'anno accademico precedente quello di riferimento.3) (3) Per l’anno accademico 2009-2010 non trova applicazione l’aumento della tassa previsto dal comma 2. 4)", '2-bis': '(1) Sono esentati dal pagamento della tassa:gli studenti in situazione di handicap con una invalidità riconosciuta pari o superiore al 66 per cento;gli studenti stranieri beneficiari di una borsa di studio del Governo italiano;gli studenti che intendono sostenere l’esame di laurea o l’esame finale entro il 31 marzo dell’anno successivo;gli studenti che non riescono a sostenere l’esame di laurea entro il 31 marzo, ma risultano borsisti della Provincia.5)', '3': "(1) La tassa è corrisposta in unica soluzione all'atto dell'immatricolazione e dell'iscrizione ai corsi.(2) Le immatricolazioni e le iscrizioni ai corsi possono essere accettate solo previa verifica dell'avvenuto versamento della tassa.(3) Fino a quando il Direttore della Ripartizione provinciale Finanze e bilancio non avrà delegato le funzioni relative alla riscossione della tassa ad un organo universitario e non avrà predeterminato i criteri e le modalità di gestione e di rendicontazione alla Provincia, all'accertamento, alla liquidazione, alla riscossione e al rimborso della tassa provvede la stessa Ripartizione provinciale Finanze e bilancio.(4) Il gettito derivante dall'applicazione della tassa è destinato all'erogazione delle provvidenze di cui alla legge provinciale 8 agosto 1991, n. 23, e successive modifiche.", '4': '', '5': '(1) Entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Direttore della Ripartizione provinciale Finanze e bilancio determina, con decreto da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione, le modalità di versamento della tassa e di rimborso della stessa.', '6': "(1) Per quanto non disciplinato dalla presente legge si applicano le disposizioni di cui all'articolo 3, commi da 20 a 23, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, e le altre disposizioni in materia universitaria, in quanto applicabili.(2) Coloro che hanno conseguito un diploma o un titolo di studio presso scuole superiori o università aventi sede in provincia di Bolzano, all'atto del conseguimento dell'abilitazione all'esercizio professionale non devono corrispondere la tassa di cui all'articolo 190 del regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592.7)", '7': '(1) A decorrere dal 1° gennaio 1999 è istituita la tassa automobilistica provinciale.(2) A partire da tale data cessa nel territorio della provincia di Bolzano l\'applicazione della "tassa automobilistica erariale".', '7-bis': '', '7-ter': '(1) L’obbligo del pagamento della tassa automobilistica provinciale è sospeso per i veicoli usati, acquisiti per la rivendita ai sensi dell’articolo 36, comma 10, del decreto- legge 23 febbraio 1995, n. 41, e successive modifiche, dai contribuenti che ne fanno professionalmente regolare commercio, a condizione che il titolo di proprietà del veicolo sia trascritto nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA). La sospensione opera finché il veicolo non è più destinato alla rivendita.(2) Se la trascrizione del titolo di proprietà nel PRA avviene entro il termine di cui all’articolo 94, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modifiche, la sospensione decorre dal periodo tributario successivo a quello in corso alla data dell’acquisizione del veicolo. Se quest’ultima avviene nel corso del mese di decorrenza della tassa automobilistica provinciale, la sospensione decorre dal periodo tributario in corso alla data dell’acquisizione del veicolo.(3) Se la trascrizione del titolo di proprietà nel PRA avviene oltre il termine di cui all’articolo 94, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modifiche, la sospensione decorre dal periodo tributario successivo a quello in corso alla data della trascrizione nel PRA. Se quest’ultima avviene nel corso del mese di decorrenza della tassa automobilistica provinciale, la sospensione decorre dal periodo tributario in corso alla data della trascrizione nel PRA.(4) La sospensione è revocata se il veicolo è posto in circolazione mentre è ancora destinato alla rivendita, salvo i casi di circolazione con targa di prova.(5) Non trovano applicazione i commi dal quarantatreesimo al quarantottesimo dell’articolo 5 del decreto- legge 30 dicembre 1982, n. 953, e successive modifiche. 9)', '7-quater': '(1) Gli autoveicoli immatricolati con potenza massima del motore di 185 kW e alimentazione, esclusiva o doppia, a gas metano o gas di petrolio liquefatti (GPL), con alimentazione ibrida elettrica e termica oppure con alimentazione benzina-idrogeno o gasolio-idrogeno e con emissioni di anidride carbonica non superiori a 135 g-km sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica provinciale a decorrere dalla data di prima immatricolazione, anche estera, per i periodi come di seguito indicati:Emissioni CO2 risultanti dal documento unico di circolazione e proprietà o dalla carta di circolazione (campo V7)Durata dell’esenzione in mesi a decorrere dalla data di prima immatricolazione anche estera1 – 30 g/km6031 – 60 g/km3661 – 95 g/km2496 – 135 g/km12(2) Gli autoveicoli immatricolati con potenza massima del motore di 185 kW e alimentazione esclusiva a idrogeno sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica provinciale per 60 mesi a decorrere dalla data di prima immatricolazione, anche estera.(3) Per gli autoveicoli che entrano nella competenza tributaria della Provincia autonoma di Bolzano successivamente alla data di prima immatricolazione, anche estera, l’esenzione opera limitatamente al periodo residuo che intercorre dalla data di entrata nella competenza tributaria della Provincia fino al termine del rispettivo periodo di esenzione, decorrente dalla data di prima immatricolazione, anche estera. 10)', '7-quinquies': '(1) Per i veicoli tassati in base alla portata, aventi massa complessiva fino a 6 tonnellate, la tassa automobilistica è corrisposta in un’unica soluzione per periodi fissi annuali decorrenti dal 1° febbraio, 1° giugno e 1° ottobre.(2) Per i veicoli di cui al comma 1, il primo pagamento a seguito di immatricolazione o successivo al ripristino dell’esigibilità della tassa è eseguito per un periodo superiore ad otto mesi e fino alla scadenza di maggio, settembre o gennaio, immediatamente successiva agli otto mesi predetti. 11)', '8': "(1) Per l'anno 1999 si applica il tariffario unico nazionale, approvato ai sensi dell'articolo 17, comma 16, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.(2) La Giunta provinciale è autorizzata a introdurre entro il 31 dicembre di ciascun anno, con deliberazione da pubblicarsi nel Bollettino ufficiale della Regione, variazioni tariffarie a valere sui pagamenti da eseguirsi dal 1° gennaio dell'anno successivo, nei limiti di quanto disposto dalla normativa statale, istituendo anche tariffe differenziate per singole categorie di veicoli. 12) (3) Nell'ipotesi di perdita di possesso del veicolo per furto o di radiazione dello stesso per esportazione all'estero o rottamazione, avvenuti successivamente al 1° gennaio 2005 ed entro il termine utile di pagamento della tassa, la stessa non è dovuta, purché la perdita di possesso o la radiazione siano state annotate nel Pubblico registro automobilistico.13) (4) Nell’ipotesi di perdita di possesso del veicolo per furto o di radiazione dal Pubblico Registro Automobilistico dello stesso per esportazione all’estero o rottamazione, è riconosciuto il diritto al rimborso della tassa automobilistica per un importo proporzionale ai mesi interi successivi a quello in cui si è verificato uno dei citati eventi interruttivi del possesso, purché tali mesi siano almeno pari a quattro. Con il regolamento di esecuzione di cui all’articolo 10 della presente legge sono stabiliti i presupposti, gli aventi diritto, le modalità e le regole per la determinazione della misura di tale rimborso, nonché la decorrenza effettiva del diritto stesso. 14)(5) Il provvedimento dell'agente della riscossione che dispone il fermo amministrativo di beni mobili registrati ai sensi dell'articolo 86 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, non interrompe l'obbligo del pagamento della tassa automobilistica per i successivi periodi d'imposta. 15)(6) I veicoli a carico dei quali è stata annotata nel Pubblico Registro Automobilistico la sentenza di fallimento di cui al regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, e successive modifiche, o il decreto di fissazione di prima udienza ai sensi dell’articolo 10 della legge 27 gennaio 2012, n. 3, e successive modifiche, oppure il decreto di scioglimento o di liquidazione coatta amministrativa delle società cooperative o degli enti mutualistici, sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica dalla data della sentenza o dei decreti di cui sopra fino alla chiusura della relativa procedura oppure fino alla vendita o alla radiazione dei veicoli. 16)(7) Gli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose sono assoggettati alla tassa automobilistica provinciale prevista per le autovetture ad uso privato per il trasporto di persone. 17)(8) Le variazioni di dati tecnici o dell’uso del veicolo annotate sul documento unico di circolazione e proprietà oppure sulla carta di circolazione hanno effetto dal periodo tributario successivo alla data dell’evento. 18)", '8-bis': '(1) 19) (2) 20) (3) 21) 22) (3-bis) 23)(4) 24)(5) Sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica gli autoveicoli e i motoveicoli di cui all’articolo 8, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modifiche, anche non adattati, intestati a persone con sindrome di down, oppure ai familiari che le abbiano fiscalmente a carico e a prescindere dal riconoscimento dell’indennità di accompagnamento. 25)(6) Sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica provinciale gli autoveicoli adattati per il trasporto o l’autonoma locomozione di persone con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modifiche, con ridotte o impedite capacità motorie permanenti, se il soggetto passivo del tributo ai sensi della vigente normativa è iscritto nel Registro unico del Terzo settore o un’organizzazione di volontariato o di promozione sociale di cui alla legge provinciale 1° luglio 1993, n. 11, e successive modifiche, o un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) o un’azienda pubblica di assistenza alla persona di cui alla legge regionale 21 settembre 2005, n. 7, e successive modifiche, o una cooperativa sociale di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, e successive modifiche, o un’associazione o un’organizzazione senza scopo di lucro. L’esenzione è concessa a condizione che il veicolo sia esclusivamente destinato all’attività di trasporto o di promozione della autonoma locomozione dei disabili, che tale attività sia espressamente prevista nel rispettivo statuto e a condizione che gli adattamenti apportati al veicolo risultino dalla carta di circolazione. L’esenzione ha effetto dal periodo tributario in corso alla data di presentazione della relativa domanda alla competente struttura provinciale. 26)', '8-ter': '(1) Dal 1° gennaio 2007 la tassa automobilistica provinciale dovuta in relazione alla massa rimorchiabile degli autoveicoli per il trasporto di cose è determinata sulla base dei parametri di cui alla seguente tabella, tenuto conto di quanto stabilito nella carta di circolazione. Con la medesima decorrenza sono esentati dal pagamento della tassa integrativa per la massa rimorchiabile gli autoveicoli aventi massa complessiva fino a sei tonnellate. TariffaTipo di veicoloImporto annuoImporto per 4 mesi 1. autoveicoli di massa complessiva superiore a 6 e fino a 8 tonnellate78,0026,002. autoveicoli di massa complessiva superiore a 8 e inferiore a 18 tonnellate260,0087,003. autoveicoli di massa complessiva pari a 18 tonnellate e oltre570,00190,004. trattori stradalia 2 assia 3 assi 570,00800,00 190,00267,00 (2) Per i veicoli di cui ai punti 1, 2 e 3 della tabella di cui al comma 1 la tassa automobilistica provinciale non è dovuta, qualora sulla carta di circolazione risulti l\'annotazione "il veicolo non è autorizzato al traino ai fini amministrativi" o altra annotazione equivalente.27)', '8-quater': '(1) Dal 1° gennaio 2008 i proprietari di rimorchi ad uso speciale e di rimorchi adibiti al trasporto di persone sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica provinciale.28)', '8-quinquies': "(1) Dal 1° gennaio 2008 i proprietari di ciclomotori di cui all'articolo 52 del codice della strada e di quadricicli leggeri sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche provinciali.29)", '8-sexies': '(1) In caso di pagamento della tassa automobilistica eseguito entro la fine del mese successivo alla prima immatricolazione del veicolo non si applicano le sanzioni previste dagli articoli 21-septies e 21-octies per tardivo versamento, nè sono dovuti i relativi interessi.30) 31)', '8-septies': '(1) Le imprese intestatarie di grandi flotte di veicoli possono eseguire cumulativamente il pagamento della tassa automobilistica tramite un’impresa autorizzata dalla Provincia autonoma di Bolzano allo svolgimento dell’attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto ed alla riscossione della tassa. 32) (2) 33)(3) La consistenza del parco veicolare minimo per l’utilizzo del pagamento cumulativo, i requisiti dell’impresa di consulenza e le modalità di gestione del servizio sono determinati con decreto del Direttore della Ripartizione provinciale Finanze.(4) Sono fatte salve ulteriori modalità di pagamento cumulativo previste dalla vigente normativa e da convenzioni tra la Provincia autonoma di Bolzano ed altri enti pubblici. 34)', '9': "(1) In attesa di una disciplina organica della tassa automobilistica provinciale, i presupposti per l'applicazione dell'imposta, la misura della stessa, l'individuazione dei soggetti passivi, le modalità di applicazione dell'imposta, fatta eccezione per quanto disposto dall'articolo 10, rimangono assoggettati alle disposizioni previste dal decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, nonché alle altre disposizioni previste per la tassa automobilistica erariale vigenti nel restante territorio nazionale.35)", '10': '(1) Le modalità di riscossione, di accertamento, di recupero, di rimborso e di applicazione delle sanzioni nonché dei relativi ricorsi amministrativi sono stabiliti con regolamento di esecuzione.', '11': "(1) Il regolamento di cui all'articolo 10 può altresì prevedere l'affidamento a terzi, mediante procedure ad evidenza pubblica o l'istituto dell'avvalimento, dell'attività di controllo e riscossione della tassa automobilistica provinciale.36) (2) Entro e non oltre 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, l'ente gestore della tassa automobilistica erariale deve fornire alla Provincia autonoma di Bolzano copia aggiornata di tutti gli archivi tributari.(3) In sede di prima applicazione della presente legge la Giunta provinciale può affidare, con apposita convenzione di durata massima di due anni, i servizi di controllo e di riscossione della tassa automobilistica provinciale all'Automobile Club d'Italia (ACI).(4) La Giunta provinciale è autorizzata alla proroga della convenzione di cui al comma 3 fino a 18 mesi successivi all'approvazione del sistema interregionale riguardante la gestione delle tasse automobilistiche, previsto dal protocollo di intesa di cui all'articolo 5 del decreto del Ministro delle finanze 25 novembre 1998, n. 418.37)", '11-bis': '(1) L’assessore provinciale alle Finanze è autorizzato a stabilire con proprio decreto i casi in cui il costo di esazione e successive modifiche, nonché il costo connesso ai pagamenti eseguiti con moneta elettronica è assunto dalla Provincia. 38)', '11-ter': '(1) Il diritto fisso di cui all’articolo 5, comma 48, del decreto legge 30 dicembre 1982, n. 953, e successive modifiche, dovuto dalle imprese autorizzate o abilitate al commercio di veicoli per l’interruzione dell’obbligo di pagamento della tassa automobilistica, può essere corrisposto anche con modalità di pagamento telematiche. 39)', '12': '(1) A decorrere dal 1° gennaio 1999 è istituita l\'imposta provinciale sulle formalità di trascrizione, di iscrizione e di annotazione dei veicoli al pubblico registro automobilistico (PRA), avente competenza sul territorio provinciale, di seguito denominata "imposta provinciale di trascrizione".', '13': "(1) L'imposta provinciale di trascrizione si applica agli atti e alle formalità individuate con il decreto del Ministero delle Finanze emanato ai sensi dell'articolo 56, comma 11, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446.40)", '14': "(1) L'imposta è corrisposta, per ciascun veicolo, al momento della richiesta delle formalità di trascrizione, di iscrizione e di annotazione presso il PRA. È dovuta una sola imposta quando per lo stesso credito ed in virtù dello stesso atto devono eseguirsi più formalità di natura ipotecaria.41) (2) In deroga al comma 1, l'imposta può essere corrisposta anche anticipatamente rispetto al momento della richiesta della formalità ai soggetti individuati con deliberazione della Giunta provinciale e secondo le modalità in essa stabilite.42)", '15': "(1) Al pagamento dell'imposta provinciale di trascrizione nonché delle relative sanzioni per omesso o ritardato pagamento sono solidalmente obbligati il richiedente e le parti nel cui interesse le formalità sono richieste.", '16': "(1) L'ammontare dell'imposta provinciale di trascrizione è determinato per tipo e potenza dei veicoli nonché per le altre formalità di trascrizione sulla base di un'apposita tariffa approvata con deliberazione della Giunta provinciale, da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione, secondo le modalità e i limiti stabiliti dall'articolo 56, comma 11, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446.(2) Alle formalità richieste ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2688 del codice civile si applica un'imposta pari al doppio della relativa tariffa.(3) Con provvedimento da emanare entro il 31 ottobre di ogni anno e da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione, la Giunta provinciale è autorizzata a disporre variazioni di tariffa, nei limiti di cui all'articolo 56, comma 2, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, con effetto dal 1° gennaio dell'anno successivo.(4) Per l'anno 1999 si applica la misura dell'imposta provinciale di trascrizione stabilita con decreto del Ministero delle Finanze ai sensi dell'articolo 56, comma 11, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446.(5) Per le formalità di competenza della Provincia relative agli atti soggetti ad IVA rimane ferma l’applicazione della misura fissa della tariffa dell’imposta provinciale di trascrizione approvata dalla Giunta provinciale ai sensi del comma 3. 43)", '17': "(1) Si applicano le esenzioni e riduzioni espressamente previste a livello nazionale per l'imposta provinciale di trascrizione dalla vigente normativa statale, nonché quelle estensibili analogicamente all'imposta stessa in quanto compatibili e determinate dalla Giunta provinciale con deliberazione da pubblicarsi sul Bollettino Ufficiale della Regione.44)", '17-bis': "(1) Alle autovetture, agli autoveicoli per il trasporto promiscuo e ai motoveicoli destinati al trasporto di persone ad uso privato, a decorrere dall'anno in cui si compie il ventesimo anno dalla loro costruzione, si applica l'imposta provinciale di trascrizione in misura ridotta. 45)(2) Salvo prova contraria, i veicoli di cui al comma 1 si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in un altro stato.(3) Per i veicoli di cui al comma 1 l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in 51,65 euro per le autovetture e in 25,82 euro per i motoveicoli, ad esclusione dei motocicli, per i quali resta valida l'esenzione prevista dal decreto del Ministro delle Finanze 27 novembre 1998, n. 435, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica 17 dicembre 1998, n. 294.(4) In caso di contestuali richieste di trascrizione al pubblico registro automobilistico (PRA) di più passaggi di proprietà consecutivi per il medesimo veicolo, l'imposta provinciale di trascrizione è dovuta soltanto per l’ultimo passaggio di proprietà, anche qualora esso non sia di competenza della Provincia autonoma di Bolzano. 46)(5) La disposizione di cui al comma 4 non trova applicazione per le richieste presentate dopo il sessantesimo giorno della sottoscrizione del primo passaggio di proprietà.47)", '17-ter': '(1) Sono esenti dal pagamento dell’imposta provinciale di trascrizione gli atti di natura traslativa o dichiarativa aventi per oggetto autoveicoli o motoveicoli di cui all’articolo 8, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modifiche, anche non adattati, intestati a persone affette da sindrome di down, a prescindere dal riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, oppure a persone con disabilità sensoriale, oppure ai familiari che le abbiano fiscalmente a carico.(2) Ai fini del presente articolo per persone con disabilità sensoriale si intendono il non vedente di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 12 marzo 1999, n. 68, e successive modifiche, ed il sordo così come individuato dall’articolo 1, comma 2, della legge 26 maggio 1970, n. 381, e successive modifiche. 48)', '18': "(1) La liquidazione, la riscossione, la contabilizzazione dell'imposta provinciale e i relativi controlli, le modalità di accertamento, recupero e rimborso, nonché l'applicazione delle sanzioni per omesso o ritardato pagamento ed i relativi ricorsi amministrativi sono disciplinati con regolamento di esecuzione.49) (2) Fino all'emanazione del regolamento di cui al comma 1 si applicano, in via transitoria, le norme statali che disciplinano l'imposta erariale di trascrizione di cui alla legge 23 dicembre 1977, n. 952, e l'addizionale provinciale all'imposta erariale di trascrizione di cui all'articolo 3, commi da 48 a 53, della legge 28 dicembre 1995, n. 549.", '19': "(1) Per l'omissione o ritardo nella richiesta di formalità e del connesso pagamento dell'imposta si applica la sanzione prevista dall'articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471.50)", '20': "(1) Il regolamento di cui all'articolo 18, comma 1, può stabilire l'affidamento al gestore del PRA delle attività di liquidazione, riscossione e contabilizzazione dell'imposta provinciale di trascrizione e dei relativi controlli, nonché dell'applicazione delle sanzioni per omesso o ritardato pagamento.(2) La Giunta provinciale potrà inoltre affidare, con apposita convenzione, anche a soggetti diversi dal gestore del PRA, l'attività di riscossione dell'imposta provinciale di trascrizione prevista all'articolo 14, comma 2.(3) In sede di prima applicazione della presente legge la Giunta provinciale può affidare all'Automobile Club d'Italia (ACI) quale ente gestore del PRA, con apposita convenzione di durata massima di due anni, le attività di liquidazione, di riscossione e di contabilizzazione dell'imposta e relativi controlli nonché di applicazione delle sanzioni per omesso o ritardato pagamento, prevedendo un compenso comunque non superiore alle condizioni previste dal decreto del Ministero delle Finanze emanato ai sensi dell'articolo 52, comma 7, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446.51)", '21': '(1) Per quanto non espressamente disciplinato dalla presente legge si applicano le disposizioni previste dal Titolo III del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446.', '21-bis': "(1) Il presente articolo disciplina, ai sensi dell'articolo 24 del titolo I del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 1° gennaio 2000, le procedure applicative dell'imposta regionale sulle attività produttive esercitate nel territorio della Provincia autonoma di Bolzano.(2) Le attività di riscossione, liquidazione ed accertamento dell'imposta ed il relativo contenzioso, sono effettuate secondo le modalità previste dai regolamenti di esecuzione. Tali attività sono svolte dalla Provincia autonoma di Bolzano tramite proprie strutture organizzative. Per l'espletamento, in tutto o in parte, di tali attività la Provincia può anche stipulare convenzioni con il Ministero delle Finanze ai sensi dell'articolo 24, comma 4, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, o con altri soggetti, nel rispetto della normativa comunitaria, come recepita nella legislazione nazionale. 53)(3) Per le attività di verifica e controllo la Provincia autonoma di Bolzano provvede di propria iniziativa ovvero si avvale degli organi preposti, ai sensi delle leggi statali in materia di imposte sui redditi.(4) Fino a quando entreranno in vigore i regolamenti di esecuzione di cui al comma 2, si applicano le disposizioni del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446.(5) A decorrere dal 1° gennaio 2003 sono esentati dal pagamento dell’IRAP, ai sensi dell’articolo 21 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, i soggetti individuati dall’articolo 10 del medesimo decreto, fermo restando l’obbligo di presentazione della dichiarazione IRAP. 54)(5.1.) A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017 sono esentate dal pagamento dell’IRAP le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale di cui alle lettere a) e b) del comma 1 dell’articolo 46 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e, in via transitoria, le organizzazioni iscritte ai registri di cui ai commi 1 e 10 dell’articolo 5 della legge provinciale 1° luglio 1993, n. 11. Resta fermo l’obbligo di presentazione della dichiarazione IRAP. I benefici sono concessi ai sensi e nei limiti del regolamento (UE) n. 1407-2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» e del regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo 55)(5.2.) A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 sono esentati dal pagamento dell’IRAP gli enti del Terzo settore di cui all’articolo 82, comma 1, del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, e successive modifiche. Resta fermo l’obbligo di presentazione della dichiarazione IRAP. 56)(5-bis) I contributi assegnati ai sensi della legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13, e successive modifiche, all'Istituto per l'edilizia sociale della Provincia autonoma di Bolzano e finalizzati alla realizzazione delle competenze previste dallo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di edilizia sovvenzionata sono esenti dall'imposta regionale sulle attività produttive.(5-ter) A decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data del 1° gennaio 2009 le aziende pubbliche di servizi alla persona (APSP) sono esentate dal pagamento dell’IRAP, fermo restando l’obbligo di presentazione della dichiarazione IRAP. 57)(5-quater) Agli enti gestori di strutture residenziali per anziani accreditate ai sensi della delibera della Giunta provinciale del 7 settembre 2009, n. 2251, e aventi natura giuridica diversa da quella di APSP, spetta, a partire dal periodo d’imposta 2012, una deduzione dalla base imponibile IRAP, determinata ai sensi dell’articolo 5 e dell’articolo 10-bis, comma 2, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, pari a 20.500 euro annui per ogni posto letto autorizzato. 58)(6) 59)(6-bis) A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007 l’aliquota ordinaria dell’IRAP prevista dall’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modifiche, è ridotta di 0,5 punti percentuali. 60) 61)(6-ter) A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data del 31 dicembre 2013 ai soggetti che applicano l’aliquota di cui all’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, è riconosciuta un’ulteriore riduzione dell’aliquota IRAP di 0,1 punti percentuali. Essa è cumulabile con le altre agevolazioni previste dal presente articolo. 60) 62) (6-quater) - (6-nonies) 63)(6-decies) 64)(7) A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013, fino al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2014, l’aliquota IRAP prevista dal comma 6-bis è ridotta di 0,12 punti percentuali.65) 66) 67)(7-bis) A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data del 31 dicembre 2014 l’aliquota IRAP di cui all'articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modifiche, è fissata al 2,68 per cento. 68) (7-ter) 69)(7-quater) A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data del 31 dicembre 2021, l’aliquota IRAP di cui all'articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modifiche, è fissata al 3,90 per cento. 70)(7-quinquies) A decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso alla data del 31 dicembre 2022, fino al periodo d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2023, l'aliquota IRAP prevista al comma 7quater, è ridotta di 0,6 punti percentuali. 71)(7-sexies)A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data del 31 dicembre 2023, fino al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2024, l’aliquota IRAP prevista al comma 7-quater, è ridotta di 0,6 punti percentuali. 72)(8) A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2011, fino al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2014, i soggetti che hanno l’unità produttiva esclusivamente nelle zone a struttura debole ai sensi dell’allegato A della deliberazione della Giunta provinciale 27 luglio 2009, n. 1958, e successive modifiche, applicano l’aliquota ordinaria IRAP di cui all’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, del 2,50 per cento sul valore della produzione netta realizzato nel territorio della provincia di Bolzano. I benefici sono riconosciuti nel rispetto dei limiti fissati dal regolamento CE 15 dicembre 2006, n. 1998, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli ‘aiuti de minimis’. 73) 74)(9) A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2011, fino al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2014, i soggetti che alla chiusura del singolo periodo d’imposta presentano un incremento stabile del valore della produzione netta nonché del personale applicano l’aliquota ordinaria IRAP di cui all’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, del 2,50 per cento sul valore della produzione netta realizzato nel territorio della provincia di Bolzano. Ai fini della riduzione dell’imposta i soggetti devono avere un incremento del valore della produzione netta nazionale, aumentato degli ammortamenti rilevanti ai fini IRAP e diminuito dei contributi pubblici rilevanti ai fini IRAP, di almeno il 5 per cento rispetto alla media del triennio precedente e presentare un incremento del personale nel periodo di riferimento dell’agevolazione di almeno il 10 per cento rispetto alla media del triennio precedente. Si considera incremento del personale l’assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale nonché la stabilizzazione dei contratti di lavoro attraverso la trasformazione di contratti a tempo determinato o di altre forme di collaborazione in contratti a tempo indeterminato. 73) 75)(10) 73) 76) (11) 73) 77) (12) 73) 78)(13) 73) 79)(13-bis) A decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2011, per le nuove iniziative produttive intraprese sul territorio provinciale entro il 31 dicembre 2015 è concessa un'ulteriore riduzione dell'aliquota IRAP, prevista ai commi 6-bis e 7, di 2,98 punti percentuali. Non si considerano nuove iniziative produttive quelle derivanti da trasformazione, fusione, scissione o da altre operazioni che determinano la mera prosecuzione di un'attività già esercitata nel territorio provinciale. La riduzione dell'aliquota prevista da questo comma si applica per il primo anno d'imposta e per i quattro successivi. Per i soggetti che beneficiano della riduzione rimane fermo l'obbligo di presentazione della dichiarazione d'imposta. La Giunta provinciale può determinare i criteri per l’applicazione dell’agevolazione fiscale. 80) 81)(13-ter) 82)(13-quater) A decorrere dell’entrata in vigore della presente norma, fino al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2016, ai soggetti passivi IRAP di cui all’articolo 16, commi 1 e 1-bis, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modifiche, è riconosciuta la deduzione dal valore della produzione netta IRAP, realizzata nel territorio della provincia di Bolzano, dei costi del lavoro, relativi al medesimo periodo d’imposta, per il personale non occupato da almeno sei mesi, anche precedenti all’entrata in vigore della presente deduzione, assunto a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore della presente norma. La deduzione è riconosciuta, altresì, in caso di trasformazione da altro tipo di rapporto di lavoro a contratto a tempo indeterminato, per i soggetti con età anagrafica alla data della trasformazione pari o inferiore a 29 anni, oppure pari o superiore a 55 anni, a condizione che la trasformazione avvenga dopo l’entrata in vigore della presente norma. La deduzione si applica per tre anni decorrenti dalla data di assunzione del personale o dalla data di trasformazione del contratto e a condizione che il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato non presenti carattere discontinuo o intermittente. La deduzione spetta per la parte del costo del personale che non è già deducibile dal valore della produzione netta IRAP in base alla normativa statale o provinciale vigente. 83)(14) Gli effetti delle disposizioni di cui al presente articolo, notificate alla Commissione dell’Unione europea ai sensi dell’articolo 88, paragrafo 3, del trattato che istituisce la Comunità europea, sono sospesi fino alla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione dell’avviso dell’esito positivo dell’esame della Commissione medesima.73)(15) Con deliberazione della Giunta provinciale sono stabiliti i criteri e le modalità di attuazione delle agevolazioni concernenti l’IRAP.73)(16) Per quanto non disciplinato dal presente articolo, continuano ad applicarsi le disposizioni del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modifiche.73)", '21-ter': "(1) A decorrere dal periodo d'imposta in corso al 1 gennaio 2000, la Provincia autonoma di Bolzano è esentata dal pagamento di tributi propri per i quali è contemporaneamente soggetto attivo e passivo, con esclusione dell'imposta regionale sulle attività produttive.84)", '21-quater': "(1) Le violazioni di norme in materia di tributi provinciali che prevedono l'irrogazione di sanzioni sono accertate dagli organi individuati dalle norme provinciali.(2) Le sanzioni tributarie e le sanzioni accessorie sono irrogate dal competente ufficio della Ripartizione provinciale finanze e bilancio.(3) La Provincia può affidare l'irrogazione delle sanzioni tributarie e delle sanzioni accessorie ad altri organi o enti competenti per l'accertamento dei tributi cui si riferiscono le violazioni.(4) Le sanzioni sono irrogate mediante notifica di atto di contestazione o atto di irrogazione immediata.85) (5) Le spese e i compensi per la notifica degli atti impositivi e degli atti di contestazione o di irrogazione di sanzioni a seguito di accertamento delle violazioni in materia di tributi provinciali sono ripetibili nei confronti dei destinatari degli atti notificati, secondo modalità da determinarsi con decreto dell'assessore provinciale competente in materia di finanze.85)", '21-quinquies': "(1) L'ufficio competente notifica l'atto di contestazione con indicazione dei fatti attribuiti al trasgressore, degli elementi probatori, delle norme applicate, della misura edittale minima prevista dalla legge per singole violazioni, dei criteri che ritiene di seguire per la determinazione delle sanzioni e della loro entità.(2) Entro il termine previsto per la proposizione del ricorso, il trasgressore e gli obbligati in solido possono definire la controversia con il pagamento di un importo pari ad un quarto della sanzione indicata e comunque non inferiore ad un quarto dei minimi edittali previsti per le violazioni più gravi relative a ciascun tributo. La definizione agevolata impedisce l'irrogazione delle sanzioni accessorie.86) (3) Se non addivengono a definizione agevolata, il trasgressore e i soggetti obbligati in solido possono, entro lo stesso termine, produrre deduzioni difensive. In mancanza, l'atto di contestazione si considera provvedimento di irrogazione, impugnabile ai sensi dell'articolo 21-undecies.86) (4) L'impugnazione immediata non è ammessa e, se proposta, diviene improcedibile qualora vengano presentate deduzioni difensive in ordine alla contestazione.(5) L'atto di contestazione deve contenere l'invito al pagamento delle somme dovute nel termine previsto per la proposizione del ricorso, con l'indicazione dei benefici di cui al comma 2, e inoltre l'invito a produrre nello stesso termine, se non si intende addivenire a definizione agevolata, le deduzioni difensive e, infine, l'indicazione dell'organo al quale proporre impugnazione immediata.86) (6) Qualora le deduzioni difensive non siano accolte, l'Ufficio, nel termine di decadenza di un anno dalla loro presentazione, emette atto motivato a pena di nullità, di irrogazione delle sanzioni, anche in ordine alle deduzioni presentate.86)", '21-sexies': "(1) In deroga a quanto previsto dall'articolo 21-quinquies, le sanzioni collegate al tributo cui si riferiscono possono essere irrogate, senza previa contestazione e con l'osservanza, in quanto compatibili, delle disposizioni che regolano il procedimento di accertamento del tributo medesimo, con atto contestuale all'avviso di accertamento o di rettifica, motivato a pena di nullità.(2) È ammessa definizione agevolata, con il pagamento di un importo pari ad un quarto della sanzione irrogata e comunque non inferiore ad un quarto dei minimi edittali previsti per le violazioni più gravi relative a ciascun tributo, entro il termine previsto per la proposizione del ricorso.(3) Possono essere irrogate mediante iscrizione a ruolo, senza previa contestazione, le sanzioni per omesso o ritardato pagamento dei tributi propri della Provincia.(4) Per le sanzioni indicate nel comma 3 in nessun caso si applica la definizione agevolata prevista dal comma 2 del presente articolo e dal comma 2 dell'articolo 21-quinquies.87)", '21-septies': '(1) Le sanzioni sono ridotte per ravvedimento del contribuente nei casi e con le modalità indicate dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive modifiche, e dalle singole leggi o dagli atti aventi forza di legge che stabiliscono ulteriori circostanze che comportino l’attenuazione della sanzione.88)', '21-octies': "(1) Salva espressa disposizione contraria, il ritardato od omesso versamento di un tributo provinciale è soggetto ad una sanzione tributaria pari al 30 per cento dell'importo non versato.(2) Ai sensi dell'articolo 5 della legge 27 luglio 2000, n. 212, non sono irrogate sanzioni nè richiesti interessi moratori nei confronti dei proprietari dei veicoli di cui all'articolo 63, comma 2, lettera c), della legge 21 novembre 2000, n. 342, per i periodi tributari successivi all'entrata in vigore di detta legge e fino all'entrata in vigore delle norme di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 8-bis della presente legge.89)", '21-novies': "(1) Qualora la sanzione irrogata secondo le modalità di cui agli articoli 21-quinquies e 21-sexies non venga versata in tutto o in parte, l'ufficio competente procede alla riscossione coattiva della sanzione ai sensi della legge 28 settembre 1998, n. 337.(2) L'ufficio competente che ha applicato la sanzione può eccezionalmente consentirne, su richiesta dell'interessato in condizioni economiche disagiate, il pagamento in rate mensili fino ad un massimo di 60. In ogni momento il debito può essere estinto in un'unica soluzione.90) (3) Nel caso di mancato pagamento anche di una sola rata, il debitore decade dal beneficio e deve provvedere al pagamento del debito residuo entro 30 giorni dalla scadenza della rata non adempiuta.90)", '21-decies': "(1) L'atto di contestazione o l'atto di irrogazione immediata di cui agli articoli 21-quinquies e 21-sexies devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è avvenuta la violazione o nel diverso termine previsto per l'accertamento dei singoli tributi. Entro gli stessi termini devono essere resi esecutivi i ruoli nei quali sono iscritte le sanzioni irrogate ai sensi dell'articolo 21-sexies, comma 3.(2) Se la notificazione è stata eseguita nei termini previsti dal comma 1 ad almeno uno degli autori dell'infrazione o dei soggetti obbligati, il termine è prorogato di un anno.(3) Il diritto alla riscossione della sanzione irrogata si prescrive nel termine di cinque anni.(4) L'impugnazione del provvedimento di irrogazione interrompe la prescrizione che non corre fino alla definizione del procedimento.91)", '21-undecies': '(1) In materia di ricorsi trovano applicazione le disposizioni contenute nel decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546.92)', '21-duodecies': "(1) Le sanzioni, la cui misura edittale è stabilita in misura variabile dalle leggi istitutive dei singoli tributi, sono irrogate sulla base dei criteri di cui all'articolo 7 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.93)", '21-terdecies': "(1) Le disposizioni di cui agli articoli da 21-quater a 21-duodecies non trovano applicazione in materia di imposta regionale sulle attività produttive e di addizionali IRPEF, alle quali continua ad applicarsi la disciplina stabilita dalle disposizioni normative provinciali e statali.(2) Fino all'applicazione dell'articolo 21-bis, comma 2, le attività inerenti la liquidazione, l'accertamento, la riscossione ed il contenzioso relativi all'imposta regionale sulle attività produttive, per i periodi d'imposta 2000 e seguenti, continuano ad essere svolte dal Ministero delle Finanze.94) (3) Per l’accertamento dei tributi provinciali mediante adesione del contribuente si applicano le disposizioni del decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218 (Disposizioni in materia di accertamento con adesione e di conciliazione giudiziale), e successive modificazioni.95)(4) Il comma 3 si applica anche ai procedimenti concernenti l’irrogazione di sanzioni conseguenti a violazioni di norme tributarie, non ancora definiti. 95)", '21-quaterdecies': "(1) L'imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili, istituita dall'articolo 90 della legge 21 novembre 2000, n. 342, non trova applicazione nel territorio della provincia di Bolzano.96)", '21-quinquiesdecies': '(1) A decorrere dal 1° gennaio 2013 l’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, eclusi i ciclomotori e i natanti, è pari al 9 per cento.(2) Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2012 si applica l’aliquota del 9,5 per cento. 97)', '21-sexiesdecies': "(1) A decorrere dall’anno d’imposta 2022, ai fini della determinazione dell’addizionale regionale all’IRPEF di cui all’articolo 50 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modifiche, spetta una detrazione dall’imposta dovuta pari a 430,50 euro. 98)(2) 99)(3) Ai fini della determinazione del reddito imponibile di cui all’articolo 1, comma 2, della legge provinciale 23 dicembre 2010, n. 15, e successive modifiche, si tiene conto anche del reddito assoggettato alla cedolare secca sugli affitti. 100)(4) A decorrere dall’anno d’imposta 2022, per la parte di reddito imponibile ai fini dell’addizionale regionale all’IRPEF eccedente la soglia di 50.000,00 euro, l’aliquota di cui al combinato disposto dell'articolo 50 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modifiche, e dell'articolo 28, commi 1 e 2, del decreto- legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, è incrementata dello 0,5 per cento. 101)(4-bis) A decorrere dall’anno d’imposta 2022, per i redditi imponibili ai fini dell’addizionale regionale all’IRPEF di importo superiore a 50.000,00 euro, oltre alla detrazione di cui al comma 1, spetta un’ulteriore detrazione. Tale detrazione è determinata dall’importo di 125,00 euro moltiplicato per il rapporto tra il reddito imponibile diminuito di 50.000,00 euro e l’importo di 25.000,00 euro. L’importo massimo detraibile ammonta a 125,00 euro. 102)(4-ter) Le detrazioni di cui ai commi 1 e 4-bis sono cumulabili anche con quella di cui all’articolo 1, comma 2, della legge provinciale 23 dicembre 2010, n. 15, e successive modifiche, ma, in nessun caso, le detrazioni possono generare credito d’imposta. 103)", '21-septiesdecies': "(1) Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1, comma 2, della legge 27 luglio 2000, n. 212, il combinato disposto dei commi 1 e 4 dell'articolo 21-sexiesdecies si interpreta nel senso che l’aliquota incrementale dello 0,5 per cento si applica nei casi in cui il reddito imponibile ai fini IRPEF sia superiore a 75.000,00 euro e quindi considerando lo stesso al lordo della deduzione di 35.000,00 euro, spettante unicamente per la determinazione della base imponibile ai fini dell’addizionale regionale. Tale maggior aliquota trova pertanto applicazione sulla parte di base imponibile ai fini dell’addizionale regionale superiore alla soglia di 40.000,00 euro. 104)", '22-23': '', '24': '', '25': '(1) 107) (2) 108)', '26': '', '27': '', '28': '', '29-30': '', '31': '(1) 111) (2) 112) (3) 113)', '32': '', '33': "(1) L'articolo 7-bis (Assegnazioni triennali per gli investimenti) della legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 6, sostituito dall'articolo 6 della legge provinciale 30 gennaio 1997, n. 1, è abrogato.", '34': '', '35': '', '36': '', '37': '', '38': '(1) 105) (2) 118)', '39': '', '40': '', '41': '', '42': '', '43': '', '44': '', '45': '', '46': '(1) 125) (2) 126) (3) 127)', '47': '', '48-49': '', '50': '', '51': '', '52': '', '53': '', '54': '', '55': '', '56': '', '57': '', '58': "(1) L'articolo 5 (Notifica alla Commissione Europea) della legge provinciale 10 ottobre 1997, n. 14è abrogato.", '59': "(1) La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,443
bolzano
2,018
22
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/213480/decreto_del_presidente_della_provincia_16_agosto_2018_n_22.aspx
{'1': '(1) Il presente regolamento disciplina l’autonomia e la partecipazione nelle scuole professionali, in attuazione dell’articolo 5, comma 7, della legge provinciale 24 settembre 2010, n. 11.', '2': '(1) Ai fini del presente regolamento s’intende per:direzioni provinciali o direzione provinciale: la direzione provinciale competente in materia di formazione professionale della Direzione Istruzione e Formazione tedesca, della Direzione Istruzione e Formazione italiana e della Direzione Istruzione, Formazione e Cultura ladina;direttore o direttrice provinciale: il direttore o la direttrice di una direzione provinciale;dirigente: il o la dirigente della scuola professionale.', '3': "(1) Le scuole professionali autonome, di seguito denominate scuole professionali, esercitano autonomia organizzativa e didattica nonché finanziaria e amministrativa ai sensi dell’articolo 5 della legge provinciale 24 settembre 2010, n. 11.(2) Le scuole professionali sono responsabili, nel rispetto del piano formativo definito dalla Giunta provinciale, per la definizione e la realizzazione della propria offerta formativa. A tal fine interagiscono anche con altre scuole, con le rispettive direzioni provinciali e con le associazioni imprenditoriali, promuovendo il raccordo fra le esigenze e le potenzialità individuali della persona con gli obiettivi generali del sistema di istruzione.(3) L'autonomia delle scuole professionali è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi educativi di istruzione e formazione mirati allo sviluppo della persona umana e allo sviluppo professionale. Gli interventi tengono conto dei diversi contesti, della domanda delle famiglie e dell’individualità dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema educativo di istruzione e formazione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.", '4': '(1) Ogni scuola professionale predispone, con il coinvolgimento delle componenti della comunità scolastica, il piano triennale dell’offerta formativa. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’orientamento didattico ed educativo della scuola professionale e comprende la progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.(2) Il piano triennale è coerente con gli obiettivi formativi della rispettiva scuola professionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le corrispondenti professionalità del personale della scuola.(3) Le esigenze didattiche, organizzative e progettuali emergenti dal piano triennale costituiscono uno dei criteri per l’assegnazione delle risorse di personale.(4) Il piano triennale contiene altresì gli obiettivi e le modalità delle attività formative offerte dalla scuola e rivolte a tutto il personale della scuola professionale.(5) Inoltre il piano triennale contiene le offerte formative per le persone adulte.(6) Il piano triennale tiene conto delle misure dei piani di miglioramento e dello sviluppo continuo dell’offerta formativa risultanti dagli esiti della valutazione interna ed esterna.(7) Il o la dirigente, con il coinvolgimento delle componenti della comunità scolastica, definisce le linee di indirizzo per la predisposizione del piano triennale. Su tale base, il collegio dei docenti elabora il piano triennale, che viene approvato dal consiglio di istituto entro il mese di novembre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento. Il piano entra in vigore l’anno scolastico successivo e può essere rivisto annualmente entro il mese di novembre.(8) Il piano triennale è pubblicato e costantemente aggiornato sul sito internet della scuola professionale. I piani triennali delle scuole professionali sono inoltre pubblicati sul sito internet della rispettiva direzione provinciale.', '5': '(1) Per l’offerta formativa delle scuole professionali trovano applicazione le disposizioni di cui alla legge provinciale 12 novembre 1992, n. 40, e successive modiche, alla legge provinciale 10 agosto 1977, n. 29, e successive modifiche, e all’articolo 10 della legge provinciale 24 settembre 2010, n. 11.', '6': "(1) Le scuole professionali, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e delle finalità generali del sistema educativo di istruzione e formazione a norma dell’articolo 1 della legge provinciale 16 luglio 2008, n. 5, concretizzano gli obiettivi generali e specifici in percorsi che assicurano a tutti gli alunni e le alunne il diritto all’apprendimento e alla crescita educativa e, alle persone adulte, l’accesso ad un aggiornamento e ad una formazione professionale continua. Attraverso tali percorsi le scuole riconoscono e valorizzano le diversità e promuovono le potenzialità di ciascuno, adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.(2) L'autonomia didattica si sostanzia nella scelta libera e programmata di metodologie, strumenti, forme organizzative, tempi di insegnamento e in ogni iniziativa che sia espressione di libertà progettuale. Punto di partenza è il concetto di insegnamento e valutazione per competenze.(3) I tempi dell'insegnamento delle singole discipline e attività sono regolati nel modo più adeguato all’offerta formativa nonché ai ritmi e agli stili di apprendimento degli alunni e delle alunne. A tal fine, le scuole professionali possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l'altro:l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;la definizione della durata delle unità di insegnamento; la definizione della durata delle unità di insegnamento non deve comportare un fabbisogno aggiuntivo di personale della scuola;l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni e delle alunne nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni e alle alunne con un Piano Didattico Personalizzato;l'attivazione di percorsi didattici finalizzati a valorizzare gli alunni e le alunne particolarmente dotati;l'articolazione modulare di gruppi di alunni e alunne provenienti dalla stessa o da diverse classi, anche di diversi anni di corso;l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari.(4) Nell'esercizio dell'autonomia didattica le scuole professionali assicurano, inoltre, l'offerta di iniziative di recupero e sostegno, così come iniziative di prevenzione dell'abbandono e della dispersione scolastica.(5) Le scuole professionali adottano anche opportune iniziative finalizzate a promuovere la continuità educativa, didattica e organizzativa nonché l’orientamento scolastico e professionale.(6) Il collegio dei docenti determina le modalità e i criteri di valutazione degli alunni e delle alunne nel rispetto della normativa vigente.", '7': "(1) L'autonomia organizzativa è finalizzata a realizzare flessibilità e diversificazione, per garantire l'efficienza e l'efficacia del servizio scolastico, il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, l'introduzione di tecnologie innovative e il coordinamento con il contesto territoriale.(2) Le scuole professionali adottano, anche per quanto riguarda l'impiego dei docenti e delle docenti, ogni modalità organizzativa che, nel rispetto di quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro, sia coerente con gli obiettivi generali e specifici della scuola professionale.(3) Gli adattamenti del calendario scolastico sono stabiliti dal consiglio di istituto in relazione alle esigenze derivanti dal piano triennale dell’offerta formativa e nel rispetto delle disposizioni emanate dalla Giunta provinciale.(4) L'orario delle attività didattiche è articolato in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale, fermo restando il rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e attività nonché l'articolazione delle lezioni in cinque giorni settimanali, salvo che la Giunta provinciale autorizzi l'articolazione delle lezioni in sei giorni settimanali.(5) Ogni scuola professionale adotta con deliberazione del consiglio di istituto il proprio regolamento interno e applica i principi contenuti nella carta dei servizi.", '8': "(1) Le scuole professionali possono collegarsi, tra loro e con le scuole a carattere statale, mediante un accordo di rete per il raggiungimento di proprie finalità istituzionali condivise sulla base di progetti concordati.(2) L'accordo può avere ad oggetto attività didattiche, di ricerca, sviluppo e sperimentazione, formazione e aggiornamento interno, amministrazione e organizzazione nonché di acquisto di beni e servizi, come prevedere lo scambio temporaneo di docenti tra le scuole professionali con le modalità che saranno stabilite in sede di contrattazione collettiva.(3) L'accordo è approvato dal consiglio di istituto e, se prevede attività didattiche, di ricerca, sviluppo e sperimentazione, di formazione e aggiornamento interno, anche dal collegio dei docenti delle scuole professionali interessate, per la parte di propria competenza.(4) Quando sono istituite reti di scuole, gli organici di istituto possono essere definiti in modo da consentire l'affidamento di compiti organizzativi, di raccordo interistituzionale e di gestione dei laboratori a personale dotato di documentate esperienze e competenze specifiche.(5) L'accordo tra le scuole collegate in rete individua le competenze dell'organo responsabile della gestione delle risorse e del raggiungimento delle finalità del progetto nonché le risorse professionali e finanziarie messe a disposizione della rete dalle singole scuole.(6) Le scuole professionali, sia singolarmente sia collegate in rete, possono stipulare convenzioni con università, con istituzioni, enti, imprese, associazioni o con singoli esperti, che intendono dare il loro apporto alla realizzazione di specifici obiettivi.(7) Le scuole professionali possono, altresì, aderire ad accordi e convenzioni per partecipare a progetti formativi a livello locale, nazionale e internazionale.(8) Le scuole professionali possono costituire o aderire a consorzi pubblici e privati per assolvere compiti di carattere formativo coerenti col proprio piano triennale dell'offerta formativa.", '9': '(1) Le scuole professionali provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni e delle alunne e disciplinano, a norma delle disposizioni vigenti, le iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la valutazione e i provvedimenti disciplinari, secondo quanto previsto in materia dallo statuto degli studenti e delle studentesse.(2) Alle scuole professionali sono attribuite le funzioni relative alla gestione del bilancio e all’amministrazione del patrimonio e delle strutture.', '10': "(1) Le entrate delle scuole professionali comprendono, in quanto spettanti ai sensi della normativa vigente:le assegnazioni della Provincia;le assegnazioni dei comuni;le tasse scolastiche determinate dalla Giunta provinciale e i contributi degli alunni e delle alunne;i costi dei corsi pagati da privati, imprese ed enti pubblici e privati che fruiscono dell’offerta di aggiornamento professionale;i contributi di altri enti e istituzioni, di imprese o privati;i proventi derivanti da convenzioni stipulate dalle scuole professionali ovvero da alienazioni di beni disponibili;donazioni, eredità e legati, proventi ed erogazioni liberali;ogni altra entrata di natura economica, di qualsiasi titolo.(2) Le assegnazioni della Provincia per il finanziamento dell'attività scolastica sono distinte in assegnazioni ordinarie e straordinarie. Le assegnazioni sono disposte sulla base di criteri fissati dalla Giunta provinciale.(3) La Giunta provinciale determina le assegnazioni ordinarie sulla base di parametri oggettivi per la determinazione dei fabbisogni, tenendo conto della entità e complessità della singola scuola.(4) Le assegnazioni straordinarie sono finalizzate alla copertura di spese imprevedibili o alla realizzazione di progetti di particolare complessità.(5) La Provincia garantisce a tutte le scuole professionali una dotazione di base finalizzata ad assicurare il regolare funzionamento dell'attività scolastica.(6) Le assegnazioni ordinarie della Provincia sono attribuite senza altro vincolo di destinazione che quello dell'utilizzazione prioritaria per lo svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento.(7) Ai fini del perseguimento dell'efficienza o dell'economicità della gestione delle risorse finanziarie, la rispettiva direzione istruzione e formazione può assumere direttamente singole spese connesse allo svolgimento dell'attività scolastica. Inoltre la Provincia provvede alla manutenzione ordinaria e straordinaria e alla dotazione delle infrastrutture informatiche ed energetiche delle scuole professionali.", '11': '(1) La valutazione del lavoro dei o delle dirigenti si orienta agli obiettivi e all’attuazione del piano triennale dell’offerta formativa nonché al profilo professionale dei o delle dirigenti. Essa comprende la valutazione del servizio in anno di prova e la valutazione del servizio annuale.(2) Nell’individuazione degli indicatori per la valutazione sono da considerare i seguenti ambiti:competenze gestionali ed organizzative;competenze nell’ambito della gestione e dello sviluppo del personale;contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli alunni e delle alunne;creazione di offerte per l’aggiornamento e la formazione professionale continua per persone adulte e cooperazione con la competente direzione provinciale nella formazione di maestro artigiano;promozione della partecipazione e della collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica e dei rapporti con il contesto sociale e scolastico;processi e misure di miglioramento conseguenti alla valutazione interna ed esterna.(3) Il direttore/La direttrice provinciale competente provvede alla valutazione del servizio. A tal fine trovano applicazione le seguenti disposizioni:la valutazione del servizio in anno di prova si riferisce al primo anno di lavoro e riguarda tutti gli ambiti di cui al comma 2;la valutazione del servizio annuale è una valutazione in itinere.(4) Su richiesta del o della dirigente, il direttore/la direttrice provinciale competente può approvare anche una forma di valutazione alternativa per la valutazione del servizio annuale.(5) Le direzioni provinciali competenti definiscono, con riferimento alle loro diverse realtà, gli indicatori e i dettagli operativi per la valutazione del servizio.', '12': '(1) La direzione provinciale competente approva i modelli dei diplomi e degli attestati per le scuole professionali.', '13': '(1) Per realizzare la partecipazione nelle scuole professionali vengono istituti, nel rispetto dell’autonomia delle scuole stesse, gli organi collegali secondo le disposizioni generali del presente regolamento.(2) Le scuole professionali, quali ambienti di apprendimento, di fiducia reciproca e di democrazia vissuta, consentono agli alunni e alle alunne di apprendere, attraverso esperienze, la partecipazione ai processi decisionali e l’assunzione di corresponsabilità. A tal fine creano i presupposti per un clima di fiducia e per un processo decisionale democratico, anche a livello istituzionale, coinvolgendo tutti i soggetti interessati alla vita della scuola professionale, nella partecipazione al compito formativo.', '14': "(1) Alle scuole professionali è riconosciuta l’autonomia statutaria quale manifestazione del potere di regolamentare la propria organizzazione e il proprio funzionamento. In tal senso, le scuole professionali disciplinano, nel rispetto delle disposizioni generali di cui al presente regolamento, con proprio statuto l'istituzione, la composizione e il funzionamento degli organi scolastici, nonché le forme e le modalità di partecipazione della comunità scolastica. Inoltre, lo statuto definisce, per i percorsi di apprendistato, le forme e le modalità di partecipazione dei formatori e delle formatrici. Lo statuto si orienta allo statuto tipo (allegato A) messo a disposizione alle scuole.", '15': '(1) Le scuole professionali, nell’ambito della loro autonomia statutaria, prevedono forme obbligatorie di coinvolgimento di alunni e alunne e famiglie nella realizzazione delle attività scolastiche, affinché vengano garantiti il loro diritto di riunione e rappresentanza e idonee forme di informazione e comunicazione.(2) Gli alunni e le alunne e i genitori hanno diritto di riunirsi nei locali della scuola, secondo le modalità stabilite dallo statuto.', '16': "(1) Sono organi della scuola professionale:il consiglio di istituto di cui all’Art. 17;il o la dirigente di cui all'articolo 18;il collegio dei docenti di cui all'articolo 19;il consiglio di classe di cui all’articolo 20.", '17': "(1) Il consiglio di istituto ha compiti di indirizzo generale dell'attività della scuola professionale. In particolare:redige, approva e modifica lo statuto, comprese le modalità di elezione nonché la sostituzione dei propri componenti, con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti;approva il piano triennale dell'offerta formativa;approva il budget economico e il budget degli investimenti;approva il bilancio di esercizio;delibera il regolamento di istituto;approva direttive per la stipula di contratti e convenzioni con soggetti esterni;esercita tutte le ulteriori funzioni riconosciute da disposizioni provinciali.(2) Il consiglio di istituto rimane in carica tre anni scolastici ed è rinnovato entro il 15 ottobre successivo alla sua scadenza.(3) La composizione del consiglio di istituto è fissata dallo statuto, nel rispetto dei seguenti criteri:il o la dirigente è membro di diritto;il numero delle rappresentanze elette dagli alunni e dalle alunne nonché dai genitori corrisponde al numero delle rappresentanze elette dal personale docente;una o un rappresentante della segreteria della scuola professionale è membro di diritto;il consiglio può essere integrato da ulteriori persone che non hanno diritto di voto;il consiglio è composto da almento otto membri.(4) Il consiglio di istituto è presieduto da un componente, eletto nel suo seno; in caso di parità di voto prevale il voto del o della presidente.(5) Gli alunni e le alunne minorenni che fanno parte del consiglio di istituto non hanno diritto di voto per quanto riguarda il budget economico, il budget degli investimenti e il bilancio di esercizio nonché l’utilizzo delle risorse finanziarie.", '18': "(1) Il o la dirigente assicura la gestione unitaria della scuola professionale, ne ha la legale rappresentanza ed è titolare delle relazioni sindacali. Il o la dirigente è il superiore del personale assegnato alla scuola professionale dalla Provincia.(2) Il o la dirigente promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi, le migliori condizioni per l'apprendimento e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'attuazione del diritto di alunni e alunne all'apprendimento, per l’accesso all’aggiornamento e alla formazione professionale continua per persone adulte nonché alla formazione di maestro artigiano, per l'esercizio della libertà d'insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologico-didattica, e per l'esercizio della libertà educativa delle famiglie in quanto diritto primario.(3) Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al o alla dirigente autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In conformità al piano triennale dell'offerta formativa, alle disposizioni vigenti ed ai principi e criteri stabiliti con contrattazione collettiva, il o la dirigente attribuisce al personale della scuola le funzioni da svolgere.(4) Il o la dirigente può nominare, ove ritenuto necessario, per ogni classe un o una insegnante capo classe, le cui competenze vengono regolate nello statuto della scuola.(5) In base ai criteri generali deliberati dal consiglio di istituto, il o la dirigente definisce l'orario di servizio della scuola, l'orario di apertura al pubblico e l'articolazione dell'orario contrattuale di lavoro del personale scolastico, in relazione alle esigenze funzionali della scuola.(6) Il o la dirigente organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative ed è responsabile dei risultati.(7) Il o la dirigente promuove la formazione di maestro artigiano e mette a disposizione, secondo le disponibilità, locali della scuola per la formazione di maestro artigiano.(8) Al o alla dirigente compete l'autorizzazione all'uso dei locali scolastici per le attività extrascolastiche.(9) Il o la dirigente assume tutti i provvedimenti relativi alla gestione del patrimonio e, in base al budget economico e al budget degli investimenti approvato dal consiglio di istituto, dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne le attività di competenza della scuola professionale. Nello svolgimento di questi compiti il o la dirigente osserva i criteri e le modalità determinati dal consiglio di istituto.(10) Il o la dirigente è autorizzato/autorizzata ad adottare, in caso di urgenza, i provvedimenti di ordinaria amministrazione di competenza del consiglio di istituto; tali provvedimenti sono da sottoporsi, per la ratifica, al consiglio nella sua prima seduta successiva.(11) Il o la dirigente esercita tutte le ulteriori funzioni riconosciute dalle disposizioni provinciali.", '19': '(1) Il collegio dei docenti è competente per la progettazione, l’elaborazione e l’attuazione delle attività educative e didattiche sulla base delle vigenti disposizioni provinciali.(2) Il collegio dei docenti è composto da tutto il personale docente della scuola e dal o dalla dirigente, che lo presiede; il suo voto prevale in caso di parità. Lo statuto definisce quali ulteriori soggetti della scuola, aventi compiti educativi e didattico-pedagogici nell’ambito dell’insegnamento, fanno parte del collegio dei docenti e ne disciplina il diritto di voto.', '20': '(1) Il consiglio di classe:assume la comune responsabilità per definire i percorsi formativi e per assicurare il successo formativo di alunni e alunne;programma e delibera le attività pedagogico-didattiche della rispettiva classe o del rispettivo gruppo di alunni e alunne;valuta i processi di apprendimento e il rendimento degli alunni e delle alunne secondo le disposizioni in materia e nel rispetto delle indicazioni provinciali;esercita tutte le ulteriori funzioni attribuite dalle disposizioni provinciali.(2) Nell’ambito della valutazione degli alunni e delle alunne il consiglio di classe è composto da:il o la dirigente o il suo vicario/la sua vicaria oppure un o una docente della classe delegato/delegata, che lo presiede e il cui voto è determinante in caso di parità;i o le docenti degli insegnamenti curricolari dei rispettivi alunni e delle rispettive alunne; qualora una disciplina sia impartita da due o più docenti, il o la dirigente stabilisce se a questi spetti un voto a testa oppure, in comune, un unico voto;il o la docente di sostegno assegnato/assegnata alla classe;i collaboratori e le collaboratrici all’integrazione, senza diritto di voto e solo qualora la valutazione riguardi gli alunni o le alunne loro assegnati.(3) Lo statuto può prevedere, nell’ambito della valutazione degli alunni e delle alunne, la partecipazione di ulteriori soggetti con funzioni didattico-pedagogiche senza diritto di voto.(4) Per ulteriori attività non connesse alla valutazione degli alunni e delle alunne lo statuto definisce la composizione del consiglio di classe e il diritto di voto dei componenti. Di norma, per le ulteriori attività, il consiglio di classe comprende anche la rappresentanza delle alunne e degli alunni nonché dei genitori.', '21': "(1) Lo statuto può prevedere l’istituzione di ulteriori organi collegiali nonché stabilire una composizione degli organi collegiali distinta per ambiti dell'insegnamento, settori professionali o indirizzi e per aree tematiche definite.(2) Lo statuto stabilisce forme e modalità per il sostegno e la formazione delle rappresentanze delle alunne e degli alunni nonché dei genitori, al fine di garantire l’esercizio del loro incarico istituzionale.", '22': '(1) La Giunta provinciale definisce criteri generali per la valutazione degli alunni e delle alunne delle scuole professionali.(2) Gli organi collegiali delle scuole professionali in carica all’entrata in vigore del presente regolamento decadono il 31 agosto 2018, ad eccezione del consiglio di direzione, che rimane in carica fino all’insediamento del nuovo consiglio di istituto.(3) In sede di prima attuazione del presente regolamento, lo statuto è deliberato dal consiglio di direzione uscente con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti; i genitori e gli alunni e le alunne vanno coinvolti nell’elaborazione dello statuto. Lo statuto entra in vigore il 1° ottobre 2018.(4) Le disposizioni provinciali dello statuto dello studente e della studentessa trovano applicazione anche per le scuole professionali.', '23': '(1) Sono abrogate le seguenti disposizioni:articoli 1, 2, 3, 8, 9, 10, 11 e 12 del decreto del Presidente della Giunta provinciale 22 dicembre 1994, n. 63, e successive modifiche, con effetto dal 1° settembre 2018;articoli 4, 5, 5/bis e 6 del decreto del Presidente della Giunta provinciale 22 dicembre 1994, n. 63, e successive modifiche, con effetto dal giorno dell’approvazione dei criteri di cui all’Art. 22, comma 1, del presente regolamento.', '24': '(1) Fino alla riorganizzazione della Direzione Istruzione, Formazione e Cultura ladina e fino alla data dell’applicazione delle disposizioni del regolamento relativo alla riorganizzazione della Direzione Istruzione e Formazione italiana, i riferimenti di cui al presente regolamento alle relative direzioni provinciali devono intendersi effettuati, rispettivamente, alla Ripartizione Cultura e Intendenza scolastica ladina e all’Area formazione professionale italiana.', '25': '(1) Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.'}
2,444
bolzano
2,018
23
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/213499/decreto_del_presidente_della_provincia_4_settembre_2018_n_23.aspx
{'A\nParte': "SCHEMA DI STATUTOLe parti di testo in grigio devono essere adattate in base alle esigenze della singola scuola professionale.Le parti di testo in giallo sono riprese dal decreto del Presidente della Provincia 16 agosto 2018, n. 22 (Regolamento di esecuzione relativo all’autonomia e alla partecipazione nelle scuole professionali) Art. 14 del Decreto del Presidente della Provincia n. 22/2018Autonomia statutaria1. Alle scuole professionali è riconosciuta l’autonomia statutaria quale manifestazione del potere di regolamentare la propria organizzazione e il proprio funzionamento. In tal senso, le scuole professionali disciplinano, nel rispetto delle disposizioni generali di cui al presente regolamento, con proprio statuto l'istituzione, la composizione e il funzionamento degli organi scolastici, nonché le forme e le modalità di partecipazione della comunità scolastica. Inoltre, lo statuto definisce, per i percorsi di apprendistato, le forme e le modalità di partecipazione dei formatori e delle formatrici. Lo statuto si orienta allo statuto tipo (allegato A) messo a disposizione alle scuole."}
2,445
bolzano
2,018
1
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/210639/decreto_del_presidente_della_provincia_4_gennaio_2018_n_1.aspx
{'1': '(1) L’articolo 6 del decreto del Presidente della Provincia 1° febbraio 2013, n. 4, e successive modifiche, è così sostituito:“Art. 6 (Assegnazione del gettito dell’imposta)1. Ai sensi dell’articolo 1, comma 4, della legge provinciale, il 25 per cento del gettito dell’imposta comunale di soggiorno di cui all’articolo 8, comma 1/bis, del presente regolamento viene assegnato all’Azienda speciale “Innovation Development Marketing Südtirol/Alto Adige” (IDM), quale organizzazione provinciale competente per la promozione turistica, che inoltra la quota alla competente sede distaccata per l’attività di marketing di destinazione.2. La restante quota del gettito totale dell’imposta comunale di soggiorno viene assegnata alle organizzazioni turistiche iscritte nell’elenco provinciale delle organizzazioni turistiche ai sensi della legge provinciale 19 settembre 2017, n. 15, a condizione che siano rispettati i criteri di qualità stabiliti dalla Giunta provinciale e che venga dimostrata la quota di autofinanziamento di 0,45 euro per pernottamento, riferita all’anno precedente.3. In caso di parziale o mancato raggiungimento della quota di autofinanziamento di 0,45 euro per pernottamento, l’assegnazione del gettito dell’imposta comunale di soggiorno alle organizzazioni turistiche avviene come segue:da 0,35 euro fino a importi inferiori a 0,45 euro: 70% della restante quota del gettito dell’imposta comunale di soggiorno;da 0,25 euro fino a importi inferiori a 0,35 euro: 50% della restante quota del gettito dell’imposta comunale di soggiorno;per importi inferiori a 0,25 euro: 0% della restante quota del gettito dell’imposta comunale di soggiorno.4. La quota di autofinanziamento è determinata sulla base della media dei pernottamenti degli ultimi tre anni turistici, secondo i dati dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT).5. Per le organizzazioni turistiche operanti in zone di competenza in cui almeno il 10 % dei pernottamenti viene generato in esercizi che non sono soci dell’organizzazione stessa, l’autofinanziamento è calcolato in base al numero di pernottamenti generati dagli esercizi associati nell’anno di riferimento. Per ottenere l’assegnazione dell’importo previsto del gettito dell’imposta comunale di soggiorno, le suddette organizzazioni dovranno dimostrare una quota di autofinanziamento maggiorata di 0,05 euro rispetto agli importi di cui ai commi 2 e 3.6. Si ascrivono all’autofinanziamento:le quote sociali annue;i contributi obbligatori;i contributi da sponsoring;i contributi da marketing di membri e partner;le entrate da inserzioni e pubblicità da parte di membri;l’utile/il guadagno netto da Guest Card, contratti di locazione e d’affitto, gestione di impianti o strutture;offerte e donazioni.7. La ripartizione provinciale competente in materia di turismo comunica ai comuni, entro il 15 febbraio dell’anno successivo a quello di competenza, il parziale o mancato raggiungimento della quota di autofinanziamento, affinché questi riducano o sospendano i riversamenti.8. Gli importi della restante quota del gettito dell’imposta comunale di soggiorno non riversati per mancato o parziale raggiungimento della quota di autofinanziamento possono essere assegnati all’IDM per l’attività di marketing di destinazione.”', '2': '(1) Il comma 2 dell’articolo 8 del decreto del Presidente della Provincia 1° febbraio 2013, n. 4, e successive modifiche, è così sostituito:“2. Il comune può aumentare, con deliberazione del consiglio comunale, l’imposta comunale di soggiorno, in via generale o per particolari progetti, fino a un importo massimo di 2,50 euro, previo parere dell’organizzazione turistica territorialmente competente iscritta nell’apposito elenco provinciale. L’aumento riguarda tutti gli esercizi ricettivi di cui all’articolo 1, comma 2, della legge provinciale e si applica in genere in misura proporzionale. In questo caso l’importo dell’aumento è arrotondato per eccesso ai 10 centesimi. Per servizi e iniziative che interessano tutte le categorie ricettive, l’aumento può essere anche della stessa misura per tutte le categorie ricettive. L’intero gettito derivante dall’aumento è assegnato all’organizzazione turistica territorialmente competente, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 6.”', '3': '(1) Il comma 3 dell’articolo 11 del decreto del Presidente della Provincia 1° febbraio 2013, n. 4, e successive modifiche, è così sostituito:“3. Entro i 15 giorni successivi alla scadenza del termine per il versamento delle somme da parte degli esercizi ricettivi, il comune provvede a riversare gli importi incassati all’organizzazione turistica territorialmente competente e all’IDM per l’inoltro alla sede distaccata competente.”', '4': '(1) Il comma 2 dell’articolo 12 del decreto del Presidente della Provincia 1° febbraio 2013, n. 4, è così sostituito:“2. Se un’organizzazione turistica opera sul territorio di più comuni, per il procedimento di controllo è competente il comune nel quale detta organizzazione ha la sua sede principale.”(2) Il comma 3 dell’articolo 12 del decreto del Presidente della Provincia 1° febbraio 2013, n. 4, e successive modifiche, è così sostituito:“3. Se i sostituti d’imposta, la Provincia o i comuni non presentano reclami in forma scritta presso il comune competente per il controllo e se non vengono accertate irregolarità, i criteri di qualità si intendono rispettati, a condizione che le organizzazioni turistiche abbiano depositato annualmente in via telematica presso i comuni competenti e presso la ripartizione provinciale competente in materia di turismo la seguente documentazione:entro il 30 novembre, il programma delle attività e una copia del bilancio di previsione dell’esercizio finanziario successivo;entro il 30 giugno, una copia del conto consuntivo dell’anno finanziario precedente e della relazione sulle attività con un rendiconto sull’impiego delle entrate pubbliche.”(3) Dopo il comma 3 dell’articolo 12 del decreto del Presidente della Provincia 1° febbraio 2013, n. 4, e successive modifiche, è inserito il seguente comma 3/bis:“3/bis. Entro il 31 gennaio di ogni anno le organizzazioni turistiche depositano in via telematica presso la ripartizione provinciale competente in materia di turismo, una dichiarazione sull’importo dell’autofinanziamento relativo all’anno precedente.”(4) Il comma 5 dell’articolo 12 del decreto del Presidente della Provincia 1° febbraio 2013, n. 4, è così sostituito:“5. La ripartizione provinciale competente in materia di turismo effettua annualmente controlli a campione su almeno il sei per cento delle organizzazioni turistiche esistenti al 1° gennaio.”', '5': '(1) L’articolo 13 del decreto del Presidente della Provincia 1°febbraio 2013, n. 4, e successive modifiche, è così sostituito:„Art. 13 (Rimborsi)1. Il rimborso delle somme indebitamente versate a titolo di imposta comunale di soggiorno deve essere richiesto dai sostituti d’imposta oppure dai soggetti passivi entro il termine di cinque anni dal giorno del versamento ovvero da quello in cui è stato definitivamente accertato il diritto alla restituzione.2. L’importo erroneamente versato in eccedenza può essere recuperato anche mediante compensazione con i pagamenti dell’imposta da effettuarsi alle scadenze successive.”', '6': '(1) Dopo l’articolo 13 del decreto del Presidente della Provincia 1° febbraio 2013, n. 4, e successive modifiche, è inserito il seguente articolo 13/bis:“Art. 13/bis (Norme transitorie)1. La ripartizione e l’assegnazione dell’imposta comunale di soggiorno riscossa a partire dal 1° gennaio 2018 avviene ai sensi dell’articolo 6 del presente regolamento.2. Le entrate dell’imposta comunale di soggiorno relative agli anni di competenza 2014, 2015, 2016. e 2017, riscosse fino al 30 aprile 2018, sono ripartite tra le associazioni turistiche e i consorzi turistici ai sensi delle norme vigenti per ciascun anno di competenza. Dopo tale data gli importi originariamente previsti per i consorzi turistici sono assegnati all’IDM.3. La quota di autofinanziamento riferita all’anno 2017 è stabilita nella misura fissa di 0,15 euro per pernottamento.”', '7': '(1) L’articolo 11 comma 2 del decreto del Presidente della Provincia 1°febbraio 2013, n. 4, è abrogato.', '8': '(1) Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione con efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2018.Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.'}
2,446
bolzano
1,974
15
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1974-15/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_20_febbraio_1974_n_15.aspx
{'1': "(1) Ai frequentanti di scuole per apprendisti, di corsi o di istituti per la formazione e l'istruzione professionale, in vista dell'acquisizione della formazione di base, connessa con la loro prima qualifica, possono essere rimborsate le spese di viaggio effettivamente sostenute in base a dichiarazione del direttore della scuola, corso o istituto.(2) Con deliberazione della Giunta provinciale, di cui al 2° comma dell'articolo 9 della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36, con la quale vengono assegnati i fondi, verranno determinati i viaggi e l'entità delle spese di viaggio che potranno essere rimborsate.", '2': "(1) Su proposta del Comitato di cui all'articolo 9 della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36, la Giunta provinciale delibera l'acquisto o il rimborso delle spese relative ai libri ed al materiale occorrente per gli apprendisti. La Giunta provinciale, con la stessa delibera con la quale approva, ai sensi dell'articolo 8 della legge provinciale 27 agosto 1962, n. 9, il piano dei corsi, determina per ogni singolo corso l'importo occorrente per la concessione di contributi nelle spese per acquisto di libri e materiale necessario a favore dei frequentanti i corsi per la formazione professionale.(2) Per l'anno scolastico 1973/74 l'importo in parola sarà stabilito con apposita deliberazione della Giunta provinciale.", '3': "(1) All'esenzione o alla riduzione delle spese di cui al 3° comma dell'articolo 4 della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36, ovvero alla determinazione dell'ammontare del contributo di cui all'ultimo comma dell'articolo 4 della medesima legge, provvede l'assessore competente sulla base degli importi e delle rette determinate anno per anno dalla Giunta provinciale e seguendo i seguenti criteri:(2) Sono esenti dalle spese per vitto ed alloggiogli apprendisti non soggetti passivi d'imposta, frequentanti scuole professionali, qualora il reddito complessivo annuo del genitore o di chi ne fa le veci, soggetto passivo d'imposta accertato ai fini dell'imposta unica sul reddito delle persone fisiche, non sia superiore a lire 3.000.000, al netto di ogni ritenuta di legge;gli apprendisti frequentanti scuole professionali, qualora siano essi stessi soggetti passivi d'imposta per un reddito complessivo annuo, accertato nei modi di cui al punto a), non superiore a lire 1.500.000;coloro i quali frequentano corsi o istituti di formazione ed istruzione professionale, di cui al 1° comma dell'articolo 4 della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36:se sono minori e non soggetti passivi d'imposta, in presenza delle condizioni di cui al precedente punto a);se sono essi stessi soggetti passivi d'imposta, in presenza delle condizioni di cui al precedente punto b).(3) Spetta l'esenzione delle spese per vitto ed alloggio, nella misura del 50%, qualora i redditi di cui ai precedenti punti a), b) e c) superino per non più del 30% quelli indicati.(4) Per gli anni scolastici 1973/74 e 1974/75 l'esenzione della spese di vitto ed alloggio, di cui al 3° comma dell'articolo 4 della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36, sarà accordata alle persone indicate nel presente articolo, qualora il reddito accertato, ai fini dell'imposta complementare nei riguardi del capo-famiglia, rispettivamente per gli anni 1972 e 1973, non sia superiore ad un imponibile netto di lire 2.500.000.(5) L'esenzione dalle spese di cui al precedente comma sarà accordata nella misura del 50% nei casi di redditi compresi tra lire 2.500.001 e lire 3.000.000.", '4': "(1) Gli assegni previsti dall'articolo 5 della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36, sono determinati nella seguente misura:per le persone contemplate al punto 1) del secondo comma: lire 3.000 giornaliere, maggiorate del 10% per ciascuna persona a carico;per le persone di cui al successivo punto 2): un compenso giornaliero pari all'importo delle ore di lavoro non effettuate a causa della frequenza del corso, aumentato delle quote di assegni familiari; detto compenso è liquidato previa presentazione da parte dell'interessato di una dichiarazione del proprio datore di lavoro attestante la retribuzione che sarebbe a lui spettata per dette ore.(2) Gli assegni giornalieri, di cui al precedente comma, sono corrisposti in misura intera in presenza delle condizioni di reddito previste dal 1° comma punto c) del precedente articolo 3, mentre sono ridotti del 50% qualora detto reddito superi per non più del 30% quello ivi indicato. Per gli anni scolastici 1973/74 e 1974/75 gli assegni giornalieri di cui all'articolo 5 della legge provinciale n. 36 saranno accordati alle persone indicate nel presente articolo, qualora il reddito accertato, ai fini della imposta complementare, nei riguardi del capo-famiglia, rispettivamente per gli anni 1972 e 1973, non sia superiore ad un imponibile netto di lire 2.500.000.(3) Gli assegni di cui al precedente comma saranno accordati nella misura del 50% nei casi di redditi compresi tra lire 2.500.001 e lire 3.000.000.", '5': "(1) I frequentanti i corsi professionali che desiderano ricevere provvidenze di cui agli articoli 4, 3° e 4° comma, 5 e 6 della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36, devono presentare all'atto di iscrizione domanda all'Assessorato competente.(2) Per l'anno scolastico 1973/74 il termine di presentazione della domanda di cui al comma precedente sarà stabilito con la deliberazione di cui all'articolo 1, 2° comma, del presente regolamento.", '6': "(1) La concessione di premi a maestri artigiani, contemplati dall'articolo 7 della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36, avviene con deliberazione della Giunta provinciale su proposta dell'Assessore competente, sentita la Commissione Provinciale per l'artigianato.(2) Non potranno essere erogati premi a quei maestri artigiani che abbiano contravvenuto agli obblighi a loro imposti dall'ordinamento provinciale per l'artigianato in merito alla frequenza della scuola professionale da parte dell'apprendista.(3) Le proposte della Commissione Provinciale per l'artigianato dovranno essere presentate all'Assessorato competente entro il termine stabilito dal Comitato degli Assessori.", '7': "(1) Per l'anno scolastico 1973/74 la Giunta provinciale, in deroga alle disposizioni di cui al precedente articolo 3, assegna in base all'articolo 2, punto 3) della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36, un contributo inteso a coprire le spese per vitto e alloggio degli apprendisti e dei frequentanti i corsi professionali alloggiati in convitti ed istituti gestiti non direttamente dalla Provincia.(2) La liquidazione ed il pagamento avviene su presentazione di regolare rendiconto vistato dal direttore scolastico competente.", '8': "(1) La liquidazione ed il pagamento dei contributi, assegni, premi e rimborsi spese, spettanti in virtù alla legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36, vengono effettuate su ordine dell'Assessore competente, dai funzionari delegati di cui all'articolo 9 della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36."}
2,447
bolzano
1,980
19
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1980-19/legge_provinciale_20_giugno_1980_n_19.aspx
{'1': "(1) È istituita la commissione provinciale per l'impiego per l'esercizio delle funzioni che la legislazione statale attribuisce alle commissioni regionali medesime. 2)", '2': '(1) La commissione provinciale per l\'impiego è nominata dalla Giunta provinciale e permane in carica per la durata della legislatura nel corso della quale è intervenuta la nomina. Essa è composta:a) dall\' assessore provinciale a cui è affidata la materia del lavoro, che la presiede, o suo delegato;b) dal direttore della ripartizione provinciale competente per il lavoro, o suo delegato;c) dal direttore di ciascuna delle ripartizioni competenti per la formazione professionale tedesca e ladina e italiana, o suo delegato;d) da uno dei direttori delle ripartizioni competenti per l\' artigianato, l\'industria, il commercio e il turismo, designato dalla Giunta provinciale, o suo delegato;e) 3)f) 3)g) da un rappresentante dei soggetti portatori di handicaps, scelto fra una terna proposta dalle associazioni interessate;h) da un rappresentante di associazioni o istituzioni operanti a favore degli emigrati altoatesini;i) da un rappresentante di associazioni o istituzioni operanti a favore degli immigrati extracomunitari, scelto fra una terna proposta dalle associazioni interessate;j) da una rappresentante del comitato di cui all\' articolo 6 della legge provinciale 10 agosto 1989, n. 4, che assume la denominazione di "consigliera di parità";k) da sei rappresentanti dei lavoratori e sei rappresentanti dei datori di lavoro designati dalle organizzazioni più rappresentative a livello provinciale;l) da un rappresentante delle cooperative di solidarietà sociale designato dalle organizzazioni più rappresentative a livello provinciale.(2) La composizione della commissione deve adeguarsi alla consistenza dei tre gruppi linguistici esistenti in provincia, quale risulta dall\'ultimo censimento generale della popolazione. Per i membri di cui alle lettere g), h), i), j), k) e l) del comma 1 è nominato un supplente.(3) Le funzioni di segretario sono svolte da un impiegato addetto alla ripartizione provinciale competente per il lavoro, di qualifica funzionale non inferiore alla VI. 3)', '2/bis': '(1) Ai membri della commissione provinciale per l’impiego non spetta alcun gettone di presenza. 4)', '3': "(1) La commissione provinciale per l'impiego può costituire nel proprio seno delle sottocommissioni per la trattazione di particolari problemi. Le sottocommissioni riferiscono di norma alla commissione i risultati dei propri lavori, salvo quanto diversamente stabilito dalla commissione stessa all'atto dell'istituzione.(2) Nelle sottocommissioni deve essere garantita la presenza dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro, di norma in forma paritetica.(3) Trovano applicazione i commi 2 e 3 dell'articolo 2.(4) In relazione alla materia trattata, il presidente può invitare, con voto consultivo, esperti competenti in materia. 5)", '4-5.': '', '6': "La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,448
bolzano
2,010
15
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-2010-15/decreto_del_presidente_della_provincia_2_marzo_2010_n_15.aspx
{'1': "(1) Il presente regolamento disciplina, in esecuzione dell'articolo 25 della legge provinciale 27 ottobre 1988, n. 41, di seguito denominata legge, i requisiti e le modalità di svolgimento dei corsi ed esami teorico-pratici ai fini dell’iscrizione nell’elenco provinciale dei conduttori o delle conduttrici di gru edili ed industriali e nell’elenco provinciale dei conduttori o delle conduttrici di macchine movimento terra.", '2': '(1) Il corso teorico-pratico per il conseguimento dell’attestato d’iscrizione nell’elenco provinciale dei conduttori o delle conduttrici di gru edili ed industriali verte sui seguenti argomenti:responsabilità civile e penale del conduttore o della conduttrice di gru;normativa vigente in materia di sicurezza del lavoro;verifiche periodiche di sicurezza e soggetti abilitati alle verifiche;nozioni elementari di matematica e fisica, calcolo del volume, peso specifico dei materiali;tecnologia di base e installazione delle gru edili ed industriali;esercizio delle gru edili ed industriali, distanza dalle linee elettriche aeree, ostacoli;accesso ai punti pericolosi delle gru edili e industriali;elementi costitutivi e dispositivi di sicurezza delle gru edili e industriali;verifica delle funi e delle catene;imbracatura corretta dei carichi;segnaletica di sicurezza;nozioni di base sui limiti di legge previsti per le emissioni rumorose;caratteristiche ed uso dei dispositivi di protezione individuale.(2) L’esame teorico-pratico per il conseguimento dell’attestato d’iscrizione nell’elenco provinciale dei conduttori o delle conduttrici di gru edili ed industriali è articolato nelle seguenti prove:una prova teorica, consistente nella compilazione di un questionario a risposta multipla. La prova è superata con almeno il 70 per cento di risposte esatte. Chi non consegue il punteggio minimo del 70 per cento è sottoposto a un colloquio di accertamento della preparazione dinanzi ad una apposita commissione. Se l’esito del colloquio è positivo, i candidati o le candidate sono ammessi alla prova pratica;una prova pratica, da svolgere alla guida di una gru edile o industriale.', '3': "(1) Il corso teorico-pratico per il conseguimento dell’attestato d’iscrizione nell’elenco provinciale dei conduttori o delle conduttrici di macchine movimento terra verte sui seguenti argomenti:responsabilità civile e penale del conduttore o della conduttrice;normativa vigente in materia di sicurezza del lavoro;tipologie e caratteristiche delle macchine movimento terra;nozioni elementari di matematica e fisica, calcolo del volume, peso specifico dei materiali;modalità di traino, trasporto, stazionamento del mezzo;controllo preventivo della zona di lavoro, corretta esecuzione delle manovre di scavo, livellamento, formazione di scarpate, carico del materiale su autocarri;distanza di sicurezza da linee elettriche, tubazioni, condutture di gas e acqua, cavi interrati e simili;circuiti idraulici ad alta pressione;rifornimento e corretta manutenzione periodica del mezzo;lavori in presenza di acqua, terreni soffici, discariche, fronti di scavo e simili;cautele e precauzioni contro il ribaltamento del mezzo, cabine di sicurezza “Rops-Fops”;segnaletica di sicurezza;misure di prevenzione da osservare durante le demolizioni di manufatti;nozioni di base sui limiti di legge previsti per le emissioni rumorose;caratteristiche ed uso dei dispositivi di protezione individuale.(2) L’esame teorico-pratico per il conseguimento dell’attestato d’iscrizione nell’elenco provinciale dei conduttori o delle conduttrici di macchine movimento terra è articolato nelle seguenti prove:una prova teorica, consistente nella compilazione di un questionario a risposta multipla. La prova è superata con almeno il 70 per cento di risposte esatte. Chi non consegue il punteggio minimo del 70 per cento è sottoposto ad un colloquio di accertamento della preparazione dinanzi ad un’apposita commissione. Se l’esito del colloquio è positivo, i candidati o le candidate sono ammessi alla prova pratica;una prova pratica, consistente nella corretta esecuzione di alcune delle seguenti operazioni e manovre con un mezzo meccanico:1) carico e scarico del mezzo meccanico dal carrellone di trasporto o altro mezzo di trasporto;2) corretta imbracatura del mezzo meccanico sul carrellone di trasporto;3) caricamento corretto del cassone di un autocarro con materiale (p.es. Ghiaia);4) corretta esecuzione di una scarpata di scavo;5) operazioni di controllo prima della messa in moto del mezzo;6) stazionamento del mezzo;7) conduzione dell'automezzo, con marcia avanti e retromarcia, entro un tragitto geometricamente delimitato.", '4': "(1) Sono ammessi all’esame teorico-pratico anche i candidati o le candidate in possesso dell'attestazione comprovante la frequenza di un corso teorico-pratico sulla conduzione di gru edili ed industriali o di macchine movimento terra, della durata di almeno dieci ore da 60 minuti ed il cui programma corrisponda agli argomenti indicati rispettivamente nell’articolo 2, comma 1, e nell’articolo 3, comma 1.(2) La durata necessaria per lo svolgimento dell’esame teorico-pratico non è computata nel monte ore totale del corso teorico-pratico equivalente.(3) I corsi di cui al comma 1 devono essere organizzati dai soggetti di cui all’articolo 5, comma 1.(4) I candidati o le candidate provvisti dei requisiti previsti dall’articolo 25, comma 4, della legge devono dimostrare, mediante dichiarazione del datore di lavoro oppure dichiarazione sostitutiva, di aver compiuto il tirocinio pratico di cui all’articolo 25, comma 4, lettera b), della legge, della durata non inferiore ai tre mesi, sotto la guida di una persona esperta.", '5': '(1) I corsi teorico-pratici di cui all’articolo 2, comma 1, e all’articolo 3, comma 1, possono essere organizzati esclusivamente da soggetti formatori accreditati in conformità al modello di accreditamento previsto dalla normativa statale vigente.(2) Le docenze sono effettuate, con riferimento ai diversi argomenti, da personale con esperienza formativa documentata, almeno biennale, nel settore della prevenzione e sicurezza sul lavoro.(3) Il soggetto formatore indica il nominativo della persona responsabile del corso, la quale provvede alla verifica dei requisiti previsti dalla legge e garantisce la corretta tenuta del registro delle presenze.(4) La formazione specifica dei corsi di preparazione all’esame per l’abilitazione alla conduzione di gru e di macchine movimento terra non è sostitutiva di quella obbligatoria comunque spettante a tutti i lavoratori ai sensi della normativa statale vigente.', '6': "(1) L’esame è svolto da una commissione, presieduta dalla persona responsabile del corso e composta da almeno due docenti esperti del settore, di cui uno o una con il compito di redigere il verbale.(2) Nei corsi istituiti, autorizzati o finanziati in tutto o in parte dalla Provincia autonoma di Bolzano, la persona che funge da presidente della commissione è nominata dalla ripartizione provinciale competente per l'istituzione, l'autorizzazione o il finanziamento del corso.(3) La commissione formula il proprio giudizio in termini di valutazione globale e trasmette il verbale, unitamente alla documentazione attestante il possesso dei requisiti previsti dalla legge, all’ufficio provinciale competente, che provvede d’ufficio all’iscrizione nel relativo elenco provinciale.(4) L'assessore o l’assessora provinciale competente in materia di sicurezza del lavoro rilascia ai candidati o alle candidate che hanno superato le prove d'esame un attestato d’iscrizione nel relativo elenco provinciale.", '7': '(1) Sono abrogate le seguenti disposizioni:decreto del Presidente della Giunta provinciale 22 marzo 1993, n. 10;decreto del Presidente della Giunta provinciale 6 maggio 1996, n. 18.', '8': '(1) Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.'}
2,449
bolzano
2,010
4
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-2010-4/legge_provinciale_8_febbraio_2010_n_4.aspx
{'1': '(1) È istituito il Consiglio dei comuni, di seguito denominato Consiglio, quale organo di consultazione e di collaborazione tra la Provincia autonoma di Bolzano e i comuni del territorio provinciale.(2) Il Consiglio ha sede presso il Consiglio provinciale.', '2': '(1) La composizione del Consiglio, composto da 17 componenti, si adegua, conformemente alle seguenti disposizioni, alla consistenza dei gruppi linguistici in Alto Adige e rispetta i principi della rappresentanza dei comuni di minori dimensioni e delle comunità comprensoriali e la rappresentanza dei generi. Ogni genere è rappresentato da almeno un terzo, cioè da almeno sei componenti, a meno che meno di dieci persone del rispettivo genere ricoprano la carica di sindaco in provincia di Bolzano. In quest’ultimo caso, ogni genere deve essere rappresentato da almeno quattro componenti.(2) Possono far parte del Consiglio solo sindache, sindaci, vicesindache e vicesindaci di comuni altoatesini nonché nel caso del comune capoluogo anche componenti della giunta e del consiglio comunale. La funzione di componente del Consiglio è incompatibile con la carica di consigliere provinciale, di parlamentare e di parlamentare europeo.(3) Il Consiglio è composto da:dalla sindaca/dal sindaco, dalla vicesindaca/dal vicesindaco del comune capoluogo e da un componente designato dalla giunta comunale del comune capoluogo. Devono essere rappresentati entrambi i generi e un componente deve appartenere al gruppo linguistico tedesco e due di essi al gruppo linguistico italiano;dalla sindaca/dal sindaco dei comuni con più di 20.000 abitanti, escluso il comune capoluogo;un componente appartenente al gruppo linguistico ladino designato dalle sindache/dai sindaci appartenenti al gruppo linguistico ladino;un componente appartenente al gruppo linguistico italiano oppure, se richiesto per il rispetto della consistenza dei gruppi linguistici in Alto Adige, due componenti appartenenti al gruppo linguistico italiano designato/designati dalle sindache/dai sindaci appartenenti al gruppo linguistico italiano. Non partecipano comunque alla designazione le sindache/i sindaci dei comuni di cui alle lettere a) e b);un componente appartenente al gruppo linguistico tedesco designato dalle sindache/dai sindaci dei comuni con popolazione fino a 1.200 abitanti, diversi da quelli che hanno diritto di voto nelle designazioni di cui alle lettere c) e d);sette componenti appartenenti al gruppo linguistico tedesco designati dalle sindache/dai sindaci dei gruppi di comuni ricadenti nel territorio delle comunità comprensoriali. Ciascun gruppo di comuni delle rispettive Comunità comprensoriali designa un componente. Non partecipano alla designazione le sindache/i sindaci dei comuni di cui alle lettere a) e b) e le sindache/i sindaci che hanno diritto di voto nelle designazioni di cui alle lettere c), d) ed e);un componente oppure, se richiesto per il rispetto della consistenza dei gruppi linguistici in Alto Adige, due componenti appartenenti al gruppo linguistico tedesco, eletto/eletti dall’assemblea delle sindache/dei sindaci di tutti i comuni. Ciascun gruppo di comuni e ciascuna sindaca/ciascun sindaco possono proporre i componenti.(4) Le variazioni del rapporto numerico tra i generi e del gruppo linguistico di un componente di diritto durante il periodo di carica del Consiglio dei Comuni in seguito ad elezioni dei sindaci e dei consigli comunali di singoli comuni non hanno ricadute sulla composizione del Consiglio dei Comuni.(5) L’adempimento degli obblighi relativi alla rappresentanza dei generi incombe ai gruppi di comuni di cui al comma 3, lettere c), d), e) ed f), con la più elevata percentuale del genere meno rappresentato fra le sindache/i sindaci in carica del rispettivo gruppo di comuni. Ciascun gruppo di comuni, obbligato ai sensi del presente comma ad effettuare la designazione di un componente appartenente al genere meno rappresentato, può proporre ad un altro gruppo di comuni, non soggetto a tale obbligo, che quest’ultimo si assuma l’adempimento di tale obbligo e concluda un corrispondente accordo. L’accordo si ha per concluso quando la proposta di accordo sia stata accettata dall’altro gruppo di comuni e quest’ultimo abbia provveduto alla designazione conformemente all’accordo; ne deve essere informato l’altro gruppo di comuni che successivamente provvede alla designazione del loro componente.(6) Per le designazioni a cura dei gruppi di comuni ai sensi del comma 3, lettere c), d), e) ed f), nonché per gli accordi di cui al comma 5 sono svolte delle assemblee anche in forma di tele- o videoconferenze e le votazioni possono aver luogo elettronicamente. Tali assemblee sono valide quando sia presente la maggioranza delle sindache/dei sindaci del rispettivo gruppo di comuni in carica il giorno dell’assemblea. Con la maggioranza assoluta delle sindache/dei sindaci del rispettivo gruppo di comuni è deliberata la designazione e la proposta ovvero la conclusione di un accordo ai sensi del comma 5 con votazione segreta. Non è ammessa l’astensione.(7) Entro 90 giorni dal primo turno generale per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali della provincia devono essere designati i componenti di cui al comma 3, lettere a), c), d), e) ed f). Qualora la designazione sia in contrasto con i commi precedenti, tale designazione è nulla e la designazione deve essere ripetuta nella stessa assemblea.(8) Le elezioni di cui al comma 3, lettera g), hanno luogo nell’ambito dell’assemblea delle sindache/dei sindaci di tutti i Comuni della Provincia, che può tenersi anche in forma di tele- o videoconferenza garantendone l’identificazione dei partecipanti e la loro partecipazione in tempo reale e con eventuale espressione del voto in forma elettronica, entro quattro mesi dalla data del primo turno di votazione del turno generale per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali della provincia.(9) Qualora il risultato delle elezioni di cui al comma 3, lettera g), sia tale che la composizione del Consiglio non rispecchi la consistenza dei gruppi linguistici, tali elezioni sono nulle e si procede lo stesso giorno a nuove elezioni.(10) Le elezioni sono convocate dalla/dal presidente del Consiglio provinciale. Sono elettori le sindache/i sindaci in carica nel giorno di svolgimento delle elezioni. Le votazioni, che avvengono a scrutinio segreto, sono valide se partecipa all’assemblea delle sindache/dei sindaci di tutti i Comuni, complessivamente, almeno la maggioranza assoluta degli aventi diritto. Ogni sindaca/sindaco può esprimere una preferenza, quando si elegge un componente, ovvero due preferenze, quando si eleggono due componenti. Sono eletti il candidato o i candidati che hanno ottenuto più voti di preferenza; in caso di parità è eletto il più anziano di età.(11) Il regolamento del Consiglio stabilisce le ulteriori norme necessarie per le elezioni e le designazioni, in particolare per quanto riguarda il luogo e gli orari, la convocazione e direzione delle assemblee dei gruppi di comuni, dell’assemblea delle sindache/dei sindaci di tutti i Comuni, delle operazioni, la presentazione di eventuali candidature ufficiali, lo scrutinio e la designazione, la proclamazione dei risultati e delle designazioni, la ripetizione di elezioni e di designazioni non valide, l’indizione di designazioni e elezioni suppletive. Il regolamento può prevedere che le designazioni suppletive e le elezioni suppletive si tengano una sola volta all’anno.(12) I componenti del Consiglio sono nominati con decreto della/del presidente del Consiglio provinciale. 2)', '3': '(1) La/il presidente del Consiglio è eletto dall’assemblea delle sindache/dei sindaci di tutti i comuni della Provincia lo stesso giorno delle elezioni dei componenti di cui al comma 3, lettera g), dopo la proclamazione definitiva dei risultati delle stesse. 4)(2) È eleggibile chi è stato designato o eletto quale componente del Consiglio.(3) Si applicano i commi 10, 11 e 12 dell’articolo 2, in quanto compatibili. 5)', '4': '(1) Il Consiglio rimane in carica per il periodo corrispondente a una consiliatura comunale ed esercita le sue funzioni sino all’insediamento del nuovo Consiglio.(2) Il nuovo Consiglio è insediato entro sei mesi dalla data del primo turno di votazione del turno generale per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali della provincia, nella data stabilita con il decreto di nomina dei componenti.(3) I componenti decadono qualora prima della fine del periodo della consiliatura comunale cessino per qualsiasi causa dalla carica di sindaca/sindaco, vicesindaca/vicesindaco, assessora/assessore del comune o consigliere comunale. Se si tratta di componenti designati dai comuni di cui all’articolo 2, comma 3, lettere a), c), d), e) e f), si provvede a nuove designazioni; se si tratta di componenti eletti, si procede, nella successiva assemblea delle sindache/dei sindaci di tutti i Comuni, a elezione suppletiva. Il nuovo componente del Consiglio deve appartenere allo stesso gruppo linguistico del componente cessato dalla carica, nonché allo stesso sesso, se ciò è necessario per il rispetto della rappresentanza minima di genere. 6)', '5': '(1) Il Consiglio ha autonomia normativa e organizzativa, e opera in posizione di indipendenza funzionale.(2) Il Consiglio adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei componenti.(3) Salvo quanto stabilito dalla presente legge, il regolamento disciplina le modalità di convocazione e di svolgimento delle sedute, le condizioni per la validità delle deliberazioni nonché le procedure di funzionamento e di organizzazione dei lavori, ivi comprese le modalità per lo svolgimento di consultazioni della generalità dei comuni.(4) Il Consiglio, con votazioni separate e a maggioranza assoluta dei componenti, elegge tre vicepresidenti, appartenenti, rispettivamente, al gruppo linguistico tedesco, al gruppo linguistico italiano e al gruppo linguistico ladino. La/il vicepresidente appartenente al gruppo linguistico italiano è proposto dai componenti designati dal comune capoluogo o che rappresentano il comune capoluogo. Quantomeno una/un vicepresidente deve appartenere a un genere diverso da quello della/del presidente del Consiglio dei Comuni. 7)(5) Il regolamento può prevedere la costituzione di un ufficio di presidenza e di commissioni interne; può prevedere casi nei quali funzioni del Consiglio sono esercitate da questi organismi.(6) Il regolamento può prevedere casi nei quali ai lavori del Consiglio e delle sue articolazioni interne partecipano altri soggetti, senza diritto di voto.(7) Il Consiglio dei Comuni può svolgere le sedute anche in forma di tele- o videoconferenza ed effettuare votazioni elettroniche. Il regolamento del Consiglio dei Comuni contiene ulteriori disposizioni organizzative relative a tali forme di svolgimento delle sedute e delle votazioni e garantisce l’identificazione dei partecipanti e la partecipazione in tempo reale. Il regolamento assicura inoltre le più celeri modalità di circolazione degli atti e di espressione delle rispettive posizioni tra i componenti il Consiglio, anche tramite l’uso di strumentazione informatica, in raccordo con le procedure tecniche in uso presso la Provincia e il Consiglio provinciale; esso disciplina le forme di pubblicità dei lavori del Consiglio. 8)(8) Il Consiglio può avvalersi del personale e delle strutture messe a disposizione dall’organismo maggiormente rappresentativo dei comuni, dal Consiglio provinciale, dalla Giunta provinciale, da singoli comuni, dalle comunità comprensoriali, così come dai loro enti strumentali; i rapporti relativi, anche finanziari, sono regolati da apposite convenzioni. In ogni caso, la dotazione di personale deve essere adeguata alle competenze assegnate al Consiglio dalle leggi e al connesso fabbisogno di assistenza tecnica, giuridica e di supporto del Consiglio. Se l’assistenza tecnica, giuridica e il supporto del Consiglio sono assicurati dall’organismo maggiormente rappresentativo dei comuni, il Consiglio provinciale corrisponderà a questo organismo un compenso annuo di euro 150.000,00 più IVA. Tale importo è soggetto all’aggiustamento dell’inflazione che si applica al momento della conclusione della rispettiva convenzione. 9)(9) Il Consiglio presenta entro il 15 settembre di ogni anno alla Presidenza del Consiglio provinciale un progetto programmatico delle sue attività, corredato della relativa previsione di spesa, per l’approvazione. La gestione delle relative spese avviene a norma del regolamento interno di amministrazione e di contabilità del Consiglio provinciale. Per l’erogazione delle spese la Presidente o il Presidente del Consiglio provinciale autorizza, a carico degli appositi stanziamenti del bilancio del Consiglio provinciale, aperture di credito a favore di una funzionaria delegata o di un funzionario delegato, scelta o scelto tra i dipendenti del Consiglio provinciale. Detta funzionaria o detto funzionario provvede al pagamento delle spese secondo la vigente normativa provinciale in materia di funzionari delegati e sulla base delle istruzioni del/della presidente del Consiglio e trasmette i rendiconti periodici dei pagamenti effettuati a carico delle aperture di credito, insieme alla relativa documentazione giustificativa, all’ufficio amministrazione del Consiglio provinciale per il riscontro amministrativo-contabile. 10)(10) Prima dell’approvazione, la proposta di regolamento è trasmessa all’Ufficio di presidenza del Consiglio provinciale, che può formulare osservazioni per i profili attinenti al raccordo procedurale tra Consiglio e Consiglio provinciale.', '6': "(1) Il Consiglio esprime parere obbligatorio sui progetti di legge e sui disegni di legge, sui regolamenti provinciali, sugli atti amministrativi generali, quando essi riguardano materie nelle quali in tutto o in parte le funzioni sono attribuite o sono da attribuire ai comuni ovvero riguardano i tributi locali o la finanza locale. Il Consiglio esprime altresì parere obbligatorio sui piani e programmi provinciali di carattere generale aventi per oggetto il territorio, i servizi pubblici nonché lo sviluppo socio-economico, se riguardano gli interessi dei comuni. In relazione ai disegni di legge di iniziativa della Giunta, il parere è richiesto prima dell’approvazione definitiva dei medesimi da parte della Giunta. Per i disegni di legge concernenti la manovra finanziaria provinciale, il parere è richiesto con riguardo alle sole linee di impostazione della manovra di bilancio e ai contenuti del disegno di legge finanziaria riguardanti gli enti locali. La/il presidente del Consiglio o una sua delegata/un suo delegato, qualora ne faccia richiesta, è sentita/sentito dalla commissione del Consiglio provinciale competente per la trattazione dei progetti di legge, dei disegni di legge e degli altri atti di cui al presente comma e ha il diritto di partecipare a tale riunione senza il diritto di intervenire anche dopo l’audizione. 11)(2) Prima della loro approvazione definitiva, sono comunicati al Consiglio gli atti di cui al comma 1 che, già sottoposti all’esame di detto organo, sono stati successivamente oggetto di sostanziali modificazioni nel corso del procedimento.(3) La segreteria del Consiglio provinciale o l’assessore/l’assessora provinciale proponente trasmettono al Consiglio i progetti degli atti di cui al comma 1 per il parere. I pareri sono resi dal Consiglio entro 30 giorni dalla richiesta, salvo quanto diversamente stabilito dal regolamento interno del Consiglio provinciale. Il termine può essere elevato su richiesta motivata della/del presidente del Consiglio ovvero ridotto per ragioni di urgenza prospettate dal Consiglio provinciale o dalla Giunta provinciale. Decorso il termine, si prescinde dal parere. 12)(4) Nel caso in cui il parere in ordine a progetti di legge o disegni di legge risultasse obbligatorio o tale lo ritenga il Consiglio e fosse negativo o condizionato all'accoglimento di specifiche modifiche, la commissione legislativa, prima di giungere alla votazione finale del progetto di legge o del disegno di legge deve motivatamente deliberare di non seguire il parere. La segreteria del Consiglio provinciale trasmette al Consiglio per la discussione in aula, oltre al parere del Consiglio dei comuni, anche la suddetta delibera della commissione legislativa. Dell’eventuale delibera della commissione legislativa deve altresì essere informato il Consiglio dei comuni.(5) Nel caso in cui il parere in ordine a regolamenti provinciali o ad atti amministrativi risultasse obbligatorio o tale lo ritenga il Consiglio e fosse negativo o condizionato all’accoglimento di specifiche modifiche, la Giunta provinciale, all’atto di approvazione dei provvedimenti deve specificamente motivare il discostamento dal parere del Consiglio, informandolo di conseguenza.", '7': "(1) II Consiglio ha l'iniziativa legislativa per le leggi provinciali riguardanti materie di cui all'articolo 6, comma 1. L'iniziativa è deliberata con il voto favorevole dei due terzi dei componenti il Consiglio. Esso può avvalersi dell'assistenza degli uffici provinciali competenti per la predisposizione della norma di copertura finanziaria del disegno di legge. Trovano applicazione le disposizioni dell'articolo 16, comma 3, della legge provinciale 3 dicembre 2018, n. 22, e successive modifiche.(2) II Consiglio, con il voto favorevole dei due terzi dei componenti, può chiedere il referendum popolare per l’abrogazione totale o parziale di una legge provinciale riguardante materie di cui all'articolo 6, comma 1, escluse le leggi provinciali aventi a oggetto tributi locali, la finanza locale o la manovra finanziaria provinciale. Si applicano le disposizioni di cui al Capo II della legge provinciale 3 dicembre 2018, n. 22, e successive modifiche.(3) Il Consiglio, con il voto favorevole dei due terzi dei componenti, può promuovere il referendum propositivo nelle materie di cui all'articolo 6, comma 1. Esso può avvalersi dell'assistenza degli uffici provinciali competenti per la predisposizione della copertura finanziaria del progetto di legge da sottoporre a referendum. Si applicano le disposizioni di cui al Capo Il della legge provinciale 3 dicembre 2018, n. 22, e successive modifiche.(4) II Consiglio può chiedere il referendum consultivo secondo quanto disposto dalla legge provinciale 3 dicembre 2018, n. 22, e successive modifiche. 13)", '8': '(1) Il Consiglio esercita le funzioni che lo Statuto di autonomia, le norme di attuazione e le leggi provinciali assegnano a rappresentanze unitarie dei comuni in materia di finanza locale.', '9': '(1) Il Consiglio formula proposte relative a materie di interesse dei comuni, da sottoporre al Consiglio provinciale o alla Giunta provinciale.(2) Il Consiglio può esprimere osservazioni su tutte le proposte, anche emendative di altre, depositate in Consiglio provinciale. A tal fine le proposte sono comunicate al Consiglio, secondo le modalità stabilite dal regolamento interno del Consiglio provinciale.(3) Il Consiglio esprime parere facoltativo, quando richiesto dagli organi provinciali.(4) Il Consiglio esercita le competenze, anche deliberative e di amministrazione attiva, a esso assegnate dalla legislazione provinciale, particolarmente per quanto attiene ai criteri di riparto, al riparto e all’assegnazione di contributi finanziari.(5) Il Consiglio promuove intese per la programmazione e l’attuazione di progetti di collaborazione tra comuni, tra questi e la Provincia, nonché con i loro enti strumentali, allo scopo di favorire lo svolgimento più adeguato e coordinato delle funzioni amministrative nel territorio provinciale, e di assicurare adeguati livelli di servizio pubblico. Le intese tra la Provincia e i comuni sono definite nella conferenza prevista dall’articolo 10.(6) Il Consiglio prepara e sottopone ai comuni:direttive di indirizzo e di coordinamento relative alla determinazione delle imposte comunali, delle tariffe comunali e delle altre entrate patrimoniali;linee guida per l’attuazione uniforme delle disposizioni a livello provinciale;discipline tipo per lo statuto, il regolamento interno del consiglio comunale, per regolamenti comunali, deliberazioni del consiglio comunale e della giunta comunale, per convenzioni, nonché per altri provvedimenti;comunicazioni e raccomandazioni su argomenti di interesse dei Comuni. 14)', '10': '(1) È istituita la Conferenza per i rapporti tra la Provincia e i comuni, per la definizione di intese tra la Giunta provinciale e il Consiglio. La Conferenza si riunisce su richiesta di uno dei due organi.(2) La Conferenza è costituita con la partecipazione della/del presidente della Provincia, dei/delle componenti della Giunta provinciale e dei/delle componenti del Consiglio. 15)(3) Con apposita intesa è adottato il regolamento di organizzazione e funzionamento della Conferenza.(4) Le intese sono approvate con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti della Giunta provinciale e della maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio.(5) Le intese sono sottoscritte dalla/dal presidente della Provincia e dalla/dal presidente del Consiglio. Le intese sono pubblicate nel Bollettino ufficiale della Regione. 16)(6) Il regolamento di organizzazione e funzionamento della Conferenza prevede i casi nei quali le intese possono essere definite con procedura semplificata mediante sottoscrizione da parte della/del presidente della Provincia e della/del presidente del Consiglio, previa approvazione dello schema di intesa a maggioranza assoluta dei componenti rispettivamente della Giunta provinciale e del Consiglio. 17)', '11': '(1) Alla/al Presidente del Consiglio dei comuni spetta un’indennità di carica corrispondente al 30 per cento degli emolumenti fissi mensili lordi spettanti, ai sensi delle disposizioni vigenti, ai consiglieri/alle consigliere del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano. 18)(2) Ai componenti del Consiglio è corrisposto, a carico del bilancio del Consiglio provinciale, quando compete, per la partecipazione alle sedute, il doppio delle indennità previste dalla legge provinciale 19 marzo 1991, n. 6, e successive modifiche, per i componenti di comitati aventi un’autonoma funzione di rilevanza esterna. Ad essi spetta altresì, alle condizioni e con le modalità indicate nella citata legge provinciale, il trattamento economico di missione previsto per i dipendenti dell’amministrazione provinciale.', '12': '(1) Il Consiglio provinciale e il Consiglio possono riunirsi di comune accordo in seduta congiunta per un esame dello stato del sistema delle autonomie comunali nella provincia.', '13': '(1). La presente legge non comporta spese per l’anno finanziario 2009.(2) Per gli anni finanziari successivi le spese per l’attività del Consiglio derivanti dalla presente legge sono a carico del bilancio del Consiglio provinciale. Al loro finanziamento si provvede con le modalità stabilite dall’articolo 34 della legge provinciale 29 gennaio 2002, n. 1, e successive modifiche.', '14': '(1) La legge provinciale 11 giugno 2003, n. 10, e successive modifiche, è abrogata.', '15': "(1) In prima applicazione, il Consiglio è costituito secondo le disposizioni della presente legge successivamente al turno generale del 2010 per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali della provincia.(2) Fino all’insediamento del Consiglio costituito secondo le disposizioni della presente legge rimane in carica il Consiglio di cui alla legge provinciale 11 giugno 2003, n. 10, e successive modifiche, che opera secondo la normativa ivi prevista, fatta salva la nuova competenza di cui all'articolo 2, comma 7.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare, come legge della Provincia."}
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http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-2010-9/legge_provinciale_7_luglio_2010_n_9.aspx
{'1': '(1) La Provincia autonoma di Bolzano favorisce ed incentiva, in conformità alla politica energetica dell’Unione europea, l’uso razionale dell’energia, il risparmio energetico nonché l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia.(2) Per i fini di cui al comma 1 sono considerate rinnovabili le seguenti fonti energetiche non fossili: eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas.(3) La Provincia, nell’ambito degli obiettivi di tutela del clima internazionali, nazionali e dell’Unione europea, promuove la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e nel contempo un approvvigionamento energetico sostenibile. 3)', '1-bis': "(1) La costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli interventi di modifica e potenziamento, il rifacimento totale o parziale e la riattivazione nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli impianti stessi sono soggetti all’autorizzazione unica di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e successive modifiche, nonché all’articolo 5 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28. 4)", '1-ter': "(1) Per l'attività di costruzione ed esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale fino ad 1 MW elettrico, per le opere connesse e per le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli impianti, nonché per le modifiche sostanziali degli impianti stessi, si applica la procedura abilitativa semplificata di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28. Nel caso in cui la normativa provinciale preveda autorizzazioni ambientali o paesaggistiche di competenza provinciale, la realizzazione e l'esercizio di detti impianti sono assoggettati all'autorizzazione unica di cui all’articolo 1-bis.(2) Gli oneri istruttori a carico del proponente e a favore del comune competente per territorio sono stabiliti in misura pari a:0,015 per cento delle spese complessive di investimento relative all'installazione di impianti con capacità di generazione non superiore a 500 kW;0,020 per cento delle spese complessive di investimento relative all'installazione di impianti con capacità di generazione superiore a 500 kW. 5)", '1-quater': "(1) Fatte salve le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e comunque nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie e di quelle relative all’efficienza energetica nonché delle norme in materia di tutela e conservazione del patrimonio storico, artistico e popolare e di tutela del paesaggio e delle disposizioni di cui all’articolo 3, comma 5, della legge provinciale 30 settembre 2005, n. 7, e successive modifiche, gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili di cui ai paragrafi 11 e 12 delle linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, adottate ai sensi dell'articolo 12, comma 10, del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e successive modifiche, possono essere eseguiti senza alcun titolo abilitativo, previa comunicazione, anche per via telematica, dell’inizio dei lavori da parte dell’interessato all’amministrazione comunale, alle condizioni e modalità previste dalle linee guida. Fatta salva la disciplina in materia di valutazione di impatto ambientale e di tutela delle risorse idriche, il regime della comunicazione è esteso ai progetti di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili con potenza nominale fino a 50 kW, nonché agli impianti fotovoltaici di qualsivoglia potenza da realizzare sugli edifici. 6)", '1-quinquies': '(1) Con frequenza bimestrale i comuni comunicano, per via telematica, alla Ripartizione provinciale Natura, paesaggio e sviluppo del territorio e all’Agenzia provinciale per l’ambiente le informazioni sui titoli abilitativi rilasciati nonché le comunicazioni di inizio lavori pervenute, con indicazione del tipo di impianto e della localizzazione. 7)', '1-sexies': '', '2': "(1) La Provincia autonoma di Bolzano, secondo le modalità e i criteri fissati dalla Giunta provinciale, può concedere contributi per investimenti nella misura massima del 80 per cento ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, nonché concedere contributi per iniziative volte alla divulgazione delle conoscenze, per l’elaborazione di strumenti di pianificazione, per certificazioni e audit nell’ambito dell’energia. I contributi a favore delle imprese vengono concessi nell’ambito delle norme dell’Unione europea per gli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente e per l’energia. 9)(1-bis) 10)(2) La Provincia autonoma di Bolzano, secondo le modalità e i criteri fissati dalla Giunta provinciale, può erogare contributi nella misura massima dell’80 per cento per la costruzione e l’ampliamento di impianti di produzione di energia elettrica alimentati con fonti rinnovabili a favore di edifici rurali, prime abitazioni, edifici aziendali, rifugi e malghe, qualora questi non siano allacciati alla rete elettrica e non risulti realizzabile un allacciamento alla rete elettrica a costi proporzionati e senza specifiche difficoltà tecniche.(3) La Provincia autonoma di Bolzano può inoltre erogare contributi nella misura massima dell’80 per cento alle imprese elettriche distributrici:nel caso siano colpite da calamità naturali;per nuovi allacciamenti, la sostituzione o il potenziamento di impianti di distribuzione nelle zone rurali;per l’interramento di linee aeree a media e bassa tensione;per l’allacciamento elettrico di malghe e rifugi, qualora non sussista una forma di approvvigionamento di energia elettrica più economica.(4) Per le spese ammesse a contributo superiori a 500.000 euro può essere concessa la liquidazione di un anticipo nella misura massima del 50 per cento del contributo stesso.(5) Qualora le somme siano ammesse a contributo e già impegnate a carico del bilancio provinciale, la documentazione di spesa deve essere inoltrata entro il termine massimo di tre anni successivi a quello dell’esercizio cui l’impegno si riferisce, pena la decadenza dal contributo.(6) I contributi di cui ai commi 1 e 2 non sono cumulabili per le stesse spese ammissibili con altri contributi o agevolazioni di qualunque tipo previsti dalla normativa statale o a carico del bilancio provinciale. I contributi di cui al comma 1 sono cumulabili con finanziamenti di opere pubbliche ai sensi degli articoli 3 e 5 della legge provinciale 11 giugno 1975, n. 27, e successive modifiche. 11)(6-bis) Per gli interventi previsti dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 16 febbraio 2016 realizzati da pubbliche amministrazioni, i contributi di cui al comma 1 possono essere concessi unicamente nella misura del 20 per cento ad integrazione degli incentivi statali. 12)(7) Sono abrogati:la legge provinciale 19 febbraio 1993, n. 4, e successive modifiche;il comma 4 dell’articolo 6 della legge provinciale 13 febbraio 1997, n. 4;le lettere f) e g) del comma 1 dell’articolo 8 della legge provinciale 30 agosto 1972, n. 18, e successive modifiche.", '2-bis': "(1) Nei condomini, negli edifici polifunzionali e comunque negli edifici con più di un utente finale, riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o teleraffreddamento, è obbligatoria l'installazione, a cura del proprietario, di sistemi di termoregolazione e di sotto-contatori. Viene misurato l'effettivo consumo di calore, di raffreddamento e di acqua calda per ciascuna unità immobiliare. 13)(2) Nel caso di edifici esistenti in cui l’installazione di sotto-contatori di cui al comma 1 non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi rispetto ai risparmi energetici potenziali, per la misurazione dei consumi relativi al riscaldamento si ricorre, a cura dei proprietari, all'installazione di sistemi di contabilizzazione indiretta del calore in corrispondenza di ogni corpo scaldante presente all'interno delle singole unità immobiliari, salvo che l'installazione di tali sistemi risulti essere non efficiente in termini di costi.(3) I sotto-contatori e i sistemi di contabilizzazione indiretta del calore di cui ai commi 1 e 2 di nuova installazione devono essere leggibili da remoto. Entro il 1° gennaio 2027, tutti i sotto-contatori e i sistemi di contabilizzazione indiretta del calore di cui ai commi 1 e 2 devono essere dotati di dispositivi che ne permettono la lettura da remoto, ferme restando le condizioni di fattibilità tecnica ed efficienza in termini di costi.(4) Negli edifici di cui ai commi 1 e 2, per la corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di calore per riscaldamento e raffreddamento delle singole unità immobiliari e delle aree comuni, nonché per l'uso di acqua calda, se prodotta in modo centralizzato, l'importo complessivo è suddiviso tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 50 per cento agli effettivi prelievi volontari di energia termica. Le disposizioni di cui al presente comma sono facoltative negli edifici ove, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, si sia già provveduto all'installazione dei dispositivi di cui ai commi 1 e 2 nonché alla suddivisione delle relative spese.(5) La Giunta provinciale fissa i criteri per la misurazione e contabilizzazione dei consumi energetici per riscaldamento, raffreddamento e acqua calda. 14)", '2-ter': "(1) In caso di inosservanza delle disposizioni di cui all’articolo 2-bis, l’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima procede alla diffida, fissando un termine entro il quale devono essere eliminate le inosservanze riscontrate.(2) L’inottemperanza alla diffida di cui al comma 1 comporta l’applicazione delle seguenti sanzioni amministrative:il proprietario dell'unità immobiliare che non provvede a installare un sotto-contatore di cui all’articolo 2-bis, comma 1, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 750 euro per ciascuna unità immobiliare;il proprietario dell'unità immobiliare che non provvede ad installare sistemi di contabilizzazione indiretta del calore di cui all’articolo 2-bis, comma 2, in corrispondenza di ogni corpo scaldante presente all'interno dell'unità immobiliare è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 750 euro per ciascuna unità immobiliare;i proprietari degli edifici di cui all’articolo 2-bis che non ripartiscono le spese in conformità alle disposizioni di cui all’articolo 2-bis, comma 4, sono soggetti alla sanzione amministrativa pecuniaria da 200 a 600 euro per ciascuna unità immobiliare. 15)", '2-quater': "(1) Ai fini del risparmio energetico, le porte di accesso al pubblico degli esercizi commerciali devono essere mantenute chiuse nel periodo di accensione degli impianti di riscaldamento e nel periodo estivo qualora nei locali sia attivo un impianto di climatizzazione, ad eccezione del tempo necessario per l’entrata e l’uscita dei clienti nonché per le operazioni di carico e scarico delle merci.(2) Le disposizioni di cui al comma 1 non trovano applicazione, qualora le porte non si affaccino direttamente verso l'aria esterna oppure quando sulle porte è in funzione una barriera a lama d’aria per ridurre le perdite di energia.(3) La Giunta provinciale, sentito il Consiglio dei Comuni, fissa i criteri per l’applicazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 2.(4) In caso di inosservanza delle disposizioni di cui al comma 1, il comune procede alla diffida. In caso di inottemperanza alla diffida il comune applica sanzioni amministrative da un minimo di 500,00 euro a un massimo di 1.500,00 euro. 16)", '2-quinquies': '(1) Ai fini del risparmio energetico e della tutela del clima, gli apparecchi di refrigerazione degli esercizi commerciali devono essere dotati di porte o di sistemi equivalenti per la chiusura.(2) La Giunta provinciale fissa i criteri per l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 1, sentito il Consiglio dei Comuni.(3) In caso di inosservanza delle disposizioni di cui al presente articolo, il comune procede alla diffida nei confronti del proprietario dell’apparecchio di refrigerazione e fissa un termine entro il quale devono essere eliminate le inosservanze riscontrate. In caso di inottemperanza alla diffida, il comune applica una sanzione amministrativa da un minimo di 200,00 euro a un massimo di 600,00 euro per ogni apparecchio di refrigerazione non conforme alle disposizioni di cui al comma 1. 17)', '2-sexies': '(1) All’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima è affidata la vigilanza sugli attestati di prestazione energetica (APE) di cui all’articolo 8, commi 1 e 2, del decreto del Presidente della Provincia 20 aprile 2020, n. 16; l’Agenzia esercita tale vigilanza con il supporto dell’Agenzia per l’energia Alto Adige – CasaClima.(2) La vigilanza è esercitata mediante controlli a campione su almeno il 2 per cento degli attestati caricati nell’anno solare precedente per la Provincia autonoma di Bolzano nel Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica. I controlli a campione sono prioritariamente orientati alle classi energetiche più efficienti e comprendono la verificadell’autodichiarazione di qualificazione e abilitazione professionale del tecnico certificatore;della congruità e coerenza dei parametri chiave del calcolo energetico e della geometria;della documentazione relativa agli attestati di prestazione energetica.(3) In caso di irregolarità, il tecnico abilitato dovrà regolarizzare l’attestato di prestazione energetica entro un termine fissato dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima.(4) Al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni in materia di prestazione energetica degli edifici, i Comuni esercitano la vigilanza sugli annunci di vendita o locazione ai sensi dell’articolo 8, comma 3, del decreto del Presidente della Provincia 20 aprile 2020, n. 16, e dispongono controlli a campione direttamente o tramite soggetti da loro incaricati.18)', '2-septies': '(1) In caso di irregolarità in relazione alle lettere b) e c) del comma 2 dell’articolo 2-sexies, l’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima procede alla diffida, fissando un termine entro il quale le irregolarità riscontrate devono essere sanate.(2) Il tecnico abilitato che non provvede a regolarizzare l’attestato di prestazione energetica (APE) ai sensi della lettera b) del comma 2 dell’articolo 2-sexies o non fornisce la documentazione tecnica di cui alla lettera c) del comma 2 dell’articolo 2-sexies è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000,00 euro a 3.000,00 euro, applicata dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima.(3) In caso di inosservanza delle disposizioni di cui all’articolo 8, comma 3, del decreto del Presidente della Provincia 20 aprile 2020, n. 16, il Comune applica al/alla responsabile dell’annuncio la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000,00 euro a 3.000,00 euro. 19)', '3': '(1) Alla copertura della spesa per gli interventi a carico dell’esercizio 2010, derivanti dalla presente legge, si fa fronte con le quote di stanziamento ancora disponibili sulle UPB 23105, 23205 e 23210 del bilancio provinciale 2010, autorizzate per gli interventi di cui alle leggi abrogate dall’articolo 2, comma 7, lettere a), b) e c).(2) La spesa a carico dei successivi esercizi finanziari è stabilita con la legge finanziaria annuale.La presente legge sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia.'}
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http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1991-33/legge_provinciale_13_dicembre_1991_n_33.aspx
{'1': "(1) La presente legge disciplina la professione di guida alpina - guida sciatore e l'attività delle scuole di alpinismo.", '2': '(1) È guida alpina - guida sciatore, di seguito denominata guida alpina, chi svolge professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, le seguenti attività:accompagnamento di persone in ascensioni sia su roccia, sia su ghiaccio o comunque in escursioni in montagna;accompagnamento di persone in ascensioni scialpinistiche o in escursioni sciistiche;insegnamento delle tecniche alpinistiche e scialpinistiche.', '3': "(1) La professione si articola in due gradi:aspirante guida,guida alpina.(2) L'aspirante guida può svolgere le attività di cui all'articolo 2, comma 1, lettere a) e b), con esclusione dell'accompagnamento di più di una persona in ascensioni ed escursioni superiori al sesto grado. Questo divieto non sussiste se l'aspirante guida faccia parte di comitive condotte da una guida alpina. 2)(3) L'aspirante guida può esercitare l'insegnamento sistematico delle tecniche alpinistiche e scialpinistiche solo nell'ambito di una scuola di alpinismo.(4) L'abilitazione tecnica all'esercizio della professione di aspirante guida si consegue mediante la frequenza degli appositi corsi di formazione per aspirante guida, il superamento degli esami parziali e dell’esame di abilitazione per aspirante guida. 3)(5) Gli aspiranti guida conseguono l'abilitazione tecnica all'esercizio della professione di guida alpina mediante la frequenza dell'apposito corso di promozione e il superamento dei relativi esami parziali. 4)(6) L'aspirante guida deve conseguire il grado di guida alpina entro il decimo anno successivo a quello in cui ha conseguito l'abilitazione tecnica all'esercizio della professione di aspirante guida. In mancanza, egli decade di diritto dall'iscrizione nell'albo professionale provinciale.", '4': "(1) Nella provincia di Bolzano l'esercizio stabile della professione di guida alpina, nei due gradi di aspirante guida e di guida alpina, è subordinato all'iscrizione nell'albo professionale.(2) Le cittadine e i cittadini di Stati dell’Unione europea in possesso di analoghe abilitazioni conseguite secondo l’ordinamento del Paese d’appartenenza, che intendono svolgere stabilmente la propria attività in provincia di Bolzano, sono soggetti alla normativa di recepimento della direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2005 relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali. 5)(3) Le cittadine e i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea in possesso di analoghe abilitazioni conseguite secondo l’ordinamento del Paese d’appartenenza, che intendono svolgere stabilmente la propria attività in provincia di Bolzano, sono soggetti alle disposizioni statali sull’immigrazione e sulla condizione dello straniero. 6)", '5': "(1) Possono ottenere l'iscrizione nell'albo delle guide alpine e degli aspiranti guida coloro che sono in possesso della relativa abilitazione tecnica conseguita anche all'estero, nonché dei seguenti requisiti:età minima di 21 anni per le guide alpine e di 18 anni per gli aspiranti guida;idoneità psicofisica attestata da certificato rilasciato dall'unità sanitaria locale del comune di residenza;possesso del diploma di scuola media inferiore;non aver subito condanne penali che comportino l'interdizione dai pubblici uffici e per le quali non sia stata applicata la sospensione condizionale della pena, salvo avere ottenuto la riabilitazione;residenza o domicilio o stabile recapito in un comune della provincia. 7)", '6': "(1) È ammesso il trasferimento, a domanda, della guida alpina e dell’aspirante guida, iscritta nell’albo di un’altra regione o della Provincia autonoma di Trento, all’albo professionale della Provincia autonoma di Bolzano. 8) (2) Il trasferimento è disposto dal collegio provinciale, a condizione che l'interessato abbia la propria residenza o il proprio domicilio o la stabile dimora in un comune della provincia.(3) La guida alpina iscritta in albi di altre regioni o della provincia autonoma di Trento che intenda svolgere per periodi determinati, della durata massima di sei mesi, l'attività di insegnamento in scuole di alpinismo aventi sede nella provincia di Bolzano, può chiedere l'aggregazione temporanea all'albo provinciale.(4) La guida alpina iscritta all'albo provinciale che svolga temporaneamente l'attività di insegnamento in scuole di alpinismo in altre regioni o nella provincia autonoma di Trento, conserva l'iscrizione nell'albo della provincia autonoma di Bolzano.(5) L'aggregazione è disposta dal collegio provinciale.", '6-bis': '(1) Le persone che si spostano in provincia di Bolzano da un altro Stato dell’Unione europea per esercitare, in modo temporaneo e occasionale, la professione di cui all’articolo 3 informano anticipatamente, con qualsiasi mezzo idoneo, l’Ufficio provinciale competente, allegando quanto prescritto dalla normativa di recepimento della direttiva 2005/36/CE.(2) In seguito alla comunicazione di cui al comma 1, in occasione della prima prestazione dell’attività deve essere effettuata la verifica della qualifica professionale, delle conoscenze dell’interessato e della copertura assicurativa per l’attività in provincia di Bolzano, onde evitare rischi per la salute e la sicurezza dei clienti. In caso di differenze sostanziali tra la qualifica professionale del prestatore e la formazione richiesta dalle norme provinciali, che possano mettere a rischio la salute e la sicurezza dei clienti, il richiedente può colmare tali lacune attraverso il superamento di una specifica prova attitudinale. Gli oneri della prova attitudinale sono a carico dell’interessato. 9)', '7': "(1) L'iscrizione nell'albo professionale delle guide alpine e degli aspiranti guide ha efficacia per tre anni ed è rinnovata previo accertamento dell'idoneità psico-fisica, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera c).(2) Il rinnovo è subordinato all'adempimento degli obblighi di aggiornamento professionale di cui all'articolo 9.", '8': "(1) La Provincia, sia direttamente che tramite il collegio provinciale delle guide alpine, organizza i seguenti corsi teorico-pratici distinti per categoria: 10)corsi di formazione per aspirante guida, 11)corsi di promozione,corsi di aggiornamento,corsi di specializzazione.(1-bis) Al termine di ogni corso di cui alle lettere a) e b) del comma 1, i candidati devono sostenere e superare un esame parziale davanti al direttore del corso e ai relativi istruttori. 12)(2) Con regolamento di esecuzione, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 25 della legge 2 gennaio 1989, n. 6, e previo parere del collegio provinciale delle guide alpine, sono stabiliti i requisiti per l'ammissione alla prova attitudinale, la durata, le modalità di svolgimento e i programmi dei corsi, i criteri e i contenuti delle prove degli esami parziali e dell’esame di abilitazione per aspirante guida alpina, nonché le modalità di conseguimento dell’abilitazione tecnica all’esercizio della professione di guida alpina. 13)(3) I corsi e gli esami si tengono in lingua italiana o in lingua tedesca a scelta del candidato.(4) All’esame di abilitazione per aspirante guida sono ammessi coloro che hanno superato gli esami parziali al termine dei singoli corsi di formazione per aspirante guida. L’esame di abilitazione si svolge davanti alla commissione di cui all’articolo 11. 14)(5) La prova attitudinale di ammissione al ciclo dei corsi di formazione per aspirante guida va sostenuta davanti ad una commissione formata da un funzionario appartenente almeno al VI livello della ripartizione provinciale competente in materia di turismo, che funge da presidente, e quattro guide alpine con esperienza professionale almeno quinquennale designate dal collegio provinciale delle guide alpine. Funge da segretario un impiegato della ripartizione competente. La commissione è nominata di volta in volta con decreto dell'assessore al turismo. Per essa si applicano le disposizioni di cui all'articolo 11, commi 2, 3 e 4. 15)(6) Il finanziamento dei corsi del presente articolo è a totale o parziale carico del bilancio provinciale. La Giunta provinciale determina l'ammontare della compartecipazione dei corsisti, che provvedono al pagamento della relativa quota direttamente al soggetto incaricato della formazione. 16)", '8-bis': '(1) Le funzioni di istruttore tecnico nei corsi sono affidate esclusivamente a guide alpine che siano in possesso del diploma di istruttore di guida alpina rilasciato a seguito della frequenza degli appositi corsi organizzati dal collegio nazionale delle guide alpine o dal collegio provinciale delle guide alpine. 17)', '8-ter': '', '9': "(1) Le guide alpine e gli aspiranti guida sono tenuti a frequentare, almeno ogni tre anni, apposito corso di aggiornamento organizzato dalla Provincia.(2) Le guide alpine che nel triennio di validità della rispettiva iscrizione nell’albo professionale abbiano conseguito il diploma di istruttore di guida alpina, rilasciato a seguito della frequenza di appositi corsi organizzati dal collegio nazionale delle guide alpine o dal collegio provinciale delle guide alpine, sono esonerate dall’obbligo di frequenza del corso di aggiornamento. 19)(3) L'aspirante guida che superi, nel periodo considerato, l'esame di abilitazione per guida alpina è esonerato dall'obbligo di frequentare il corso di aggiornamento.", '10': '(1) Le guide alpine e gli aspiranti guida possono conseguire, mediante la frequenza di appositi corsi di formazione, organizzati dalla Provincia o dal collegio nazionale delle guide, e il superamento dei relativi esami, le seguenti specializzazioni:arrampicata sportiva in roccia o ghiaccio,speleologia,altre specializzazioni eventualmente definite nel regolamento di esecuzione o dal direttivo del collegio nazionale delle guide alpine.', '11': "(1) La commissione d'esame è composta:da un impiegato appartenente almeno al VI livello della ripartizione provinciale competente in materia di turismo, quale presidente;da un rappresentante del collegio provinciale delle guide, quale vicepresidente;da due rappresentanti delle organizzazioni alpinistiche più rappresentative nella provincia;da tre istruttori dei corsi di formazione tra cui l'istruttore capo;da due esperti nelle materie teoriche previste nei programmi;da un medico.(2) Funge da segretario un impiegato della ripartizione competente in materia di turismo.(3) La composizione della commissione deve adeguarsi alla consistenza dei gruppi linguistici esistenti in provincia, quale risulta dall'ultimo censimento generale della popolazione. È garantita comunque la presenza del gruppo linguistico ladino.(4) La commissione d'esame è nominata con decreto dell'assessore al turismo e dura in carica per due sessioni. Per ogni componente e per il segretario è nominato un supplente che sostituisce il membro effettivo in caso di assenza.(4-bis) L’assessore competente in materia di turismo può nominare sottocommissioni della commissione d’esame per l’accertamento della conoscenza dei contenuti di singole materie d’esame. 20)(5) Ai membri della commissione e ai segretari sono corrisposti, in quanto spettino, i compensi ed il trattamento economico di missione secondo la vigente normativa provinciale.", '12': "(1) Le guide alpine e gli aspiranti guida iscritti nell'albo professionale sono tenuti ad esercitare la professione con dignità e correttezza, conformemente alle norme della deontologia professionale.(2) È fatto obbligo alle guide alpine e agli aspiranti guida di apporre sulla propria divisa, durante lo svolgimento dell'attività professionale, il distintivo ufficiale e di recare appresso la tessera di riconoscimento rilasciata dal presidente del collegio professionale.(3) Le guide alpine e gli aspiranti guida sono tenuti, in caso di infortuni in montagna o comunque di pericolo per alpinisti, escursionisti o sciatori, a prestare la loro opera individualmente o nell'ambito delle operazioni di soccorso, compatibilmente con il dovere di mantenere le condizioni di massima sicurezza per i propri clienti.(4) L'esercizio della professione di guida alpina e di aspirante guida, esclusa la partecipazione a scuole di alpinismo, non è incompatibile con impieghi pubblici o privati, né con l'esercizio di altre attività di lavoro autonomo.", '13': '', '14': "(1) È istituito, come organismo di autodisciplina e di autogoverno della professione, il collegio provinciale delle guide alpine.(2) Del collegio fanno parte di diritto tutte le guide alpine e gli aspiranti guida iscritti nell'albo professionale nonché le guide alpine e gli aspiranti guida che abbiano cessato l'attività per anzianità o per invalidità, residenti in provincia. Fanno altresì parte del collegio gli accompagnatori/le accompagnatrici di media montagna, iscritti in apposito elenco speciale, alla cui tenuta provvede il collegio provinciale stesso. 22)(3) L'assemblea del collegio è formata da tutti i componenti del collegio medesimo. Gli accompagnatori/le accompagnatrici di media montagna partecipano all’assemblea del collegio senza diritto di voto. 23)(4) Il collegio provinciale ha un direttivo formato da nove rappresentanti, otto dei quali eletti dai componenti del collegio fra i propri iscritti e uno eletto dagli accompagnatori/delle accompagnatrici di media montagna fra i propri componenti. 24)(5) Il direttivo elegge il presidente del collegio provinciale, scegliendolo fra le guide alpine iscritte nell'albo provinciale delle guide alpine componenti il direttivo medesimo.(6) L'assemblea si riunisce di diritto una volta all'anno, in occasione dell'approvazione del bilancio, e tutte le volte che lo decida il direttivo ovvero ne faccia richiesta motivata almeno un terzo dei componenti.(7) Il direttivo si riunisce ogni volta che lo decida il presidente o ne facciano richiesta motivata almeno due componenti.(8) Il direttivo nomina una commissione tecnica che si esprime in ordine ai contenuti tecnici e all'organizzazione dei corsi di cui all'articolo 8.(9) La vigilanza sul collegio provinciale delle guide è esercitata dalla Giunta provinciale.", '15': "(1) Spetta all'assemblea del collegio provinciale:eleggere il direttivo;approvare annualmente il bilancio del collegio predisposto dal direttivo;pronunciarsi su ogni questione di massima che le venga sottoposta dal direttivo o sulla quale una pronuncia dell'assemblea sia richiesta da almeno un terzo dei componenti.(2) Spetta al direttivo del collegio provinciale:svolgere tutte le funzioni concernenti la tenuta dell'albo professionale, nonché l'iscrizione nel medesimo e il rinnovo della stessa;vigilare sull'osservanza, da parte dei componenti del collegio, delle regole della deontologia professionale, nonché applicare le sanzioni disciplinari;mantenere i rapporti con gli organismi e le associazioni rappresentative di altre categorie professionali, nonché di guide alpine di altri Paesi;dare parere, ove richiesto, alla Provincia e alle autorità amministrative su tutte le questioni che coinvolgano l'ordinamento e la disciplina della professione, l'attività delle guide alpine e degli aspiranti guida o riguardino in generale l'alpinismo e il turismo montano;collaborare, avvalendosi della commissione tecnica, con le competenti autorità provinciali, anche sulla base di apposite convenzioni, ai fini della definizione dei programmi dei corsi di formazione e dei criteri per le prove d'esame, nonché dello svolgimento dei corsi stessi;contribuire alla diffusione della conoscenza e del rispetto dell'ambiente montano e della pratica dell'alpinismo;stabilire la misura dei contributi a carico degli iscritti;svolgere ogni altra funzione ad esso attribuita.", '16': "(1) Sono scuole di alpinismo le organizzazioni stabili che svolgono professionalmente l'attività di insegnamento delle tecniche alpinistiche e scialpinistiche mediante corsi di roccia, di ghiaccio, di scialpinismo, anche mediante l'accompagnamento in escursioni alpine e scialpinistiche, senza limiti di durata e di numero di partecipanti.(2) Le scuole di alpinismo possono essere istituite per iniziativa di almeno una guida alpina che, per lo svolgimento dell'attività, deve avvalersi della collaborazione di almeno due guide alpine.(3) L’attivazione di scuole di alpinismo è subordinata ad apposita autorizzazione rilasciata dall’assessore provinciale competente in materia, previo parere del collegio provinciale per le guide e della consulta provinciale per le attività alpinistiche. 25)(4) L'attività di insegnamento nelle scuole di alpinismo deve essere svolta esclusivamente da guide alpine, rispettivamente da aspiranti guida, purché il loro numero non superi quello delle guide alpine, iscritti nell'albo provinciale o ad esso temporaneamente aggregati.(5) Agli effetti della presente legge non è subordinata ad autorizzazione alcuna attività alpinistica organizzata dalle associazioni alpinistiche riconosciute, per finalità statutarie per i propri soci e senza scopo di lucro. Gli istruttori delle società alpinistiche svolgono la loro opera a carattere non professionale e non possono ricevere retribuzioni o compensi a nessun titolo.", '17': '', '17-bis': "(1) La presente legge non si applica all’attività svolta professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, di accompagnamento di escursionisti senza l'ausilio di ramponi, corda e piccozza su sentieri, esclusi le vie ferrate, i sentieri attrezzati e i ghiacciai, purché non sia effettuata nell'ambito di apposite organizzazioni.(2) La Giunta provinciale, sentito il collegio provinciale delle guide alpine e la consulta provinciale per le attività alpinistiche, può stabilire i criteri applicativi dell’attività svolta ai sensi del comma 1. La relativa deliberazione è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. 27)", '17-ter': '(1) Chi esercita l’attività di cui all’articolo 17-bis può chiedere l’iscrizione nell’elenco speciale degli accompagnatori/delle accompagnatrici di media montagna di cui all’articolo 14, comma 2, previa frequenza di un corso con superamento del relativo esame. La Giunta provinciale determina i contenuti dei corsi di preparazione, le materie oggetto delle prove d’esame, le modalità di effettuazione e i criteri per la valutazione delle prove d’esame.(2) Il collegio provinciale delle guide alpine rilascia a coloro che sono iscritti nell’elenco speciale di cui all’articolo 14, comma 2, la tessera di riconoscimento di: “Accompagnatore/Accompagnatrice di media montagna dell’Alto Adige” e il relativo distintivo. Resta fermo che le denominazioni: “Accompagnatore/Accompagnatrice di media montagna” e/o “Guida di media montagna” non possono essere utilizzate da persone non iscritte nell’anzidetto elenco speciale. 28)', '18': "(1) Le guide alpine e gli aspiranti guida e gli accompagnatori di media montagna/le accompagnatrici di media montagna devono essere assicurati contro la responsabilità civile verso terzi e gli infortuni, nel rispetto del minimale di garanzia stabiliti dalla Giunta provinciale, sentito il collegio provinciale delle guide. Le scuole di alpinismo devono essere assicurate contro la responsabilità civile verso terzi per un minimale stabilito dalla Giunta provinciale, sentito il collegio. 29)(2) Nell'esercizio delle funzioni previste dalla presente legge sono assicurati per gli infortuni i componenti delle commissioni esaminatrici, il segretario, i partecipanti alle prove di ammissione ed ai corsi di formazione di cui all'articolo 8, comma 1, compresi gli istruttori.30) (3) L'assessore competente in materia è autorizzato a stipulare le polizze di cui al comma 2, nel rispetto dei minimali di garanzia di cui al comma 1.", '19': "(1) Sono incaricati del controllo dell'osservanza della presente legge i dipendenti addetti alla ripartizione competente in materia di turismo, espressamente designati con decreto dell'assessore al turismo.(2) La Giunta provinciale provvede a dotare il personale provinciale di cui al comma precedente dell'attrezzatura necessaria per l'espletamento delle funzioni per i sopralluoghi e le ispezioni da effettuarsi.(3) La Giunta provinciale è altresì autorizzata ad applicare il trattamento di cui sopra ai componenti delle commissioni previste dalla presente legge.", '20': "(1) Le guide alpine e gli aspiranti guida iscritti nell'albo professionale che si rendano colpevoli di violazione delle norme della deontologia professionale, ovvero violino le norme di cui agli articoli 12 e 13, sono passibili delle seguenti sanzioni disciplinari:ammonizione scritta;censura;sospensione dall'albo per un periodo da un mese ad un anno;radiazione dall'albo.(2) I provvedimenti disciplinari sono adottati dal direttivo del collegio, a maggioranza assoluta dei componenti.(3) Contro i provvedimenti disciplinari è ammesso ricorso al direttivo del collegio nazionale, entro 30 giorni dalla loro notifica. La proposizione del ricorso sospende, fino alla decisione, l'esecutorietà del provvedimento.", '21': "(1) L'esercizio abusivo della professione, di cui all'articolo 2, soggiace al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di Euro 276 ad un massimo di Euro 2.744.31) 32) (2) Chi esercita la professione stabilmente, ai sensi del comma 1 dell'articolo 2, nel territorio della provincia, essendo iscritto o temporaneamente aggregato all'albo di altra regione o della provincia autonoma di Trento, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 68 a Euro 690.32) (3) Chiunque istituisce o gestisce, senza la prescritta autorizzazione, una scuola di alpinismo è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 2.059 a Euro 6.168.32) (4) Le guide alpine e gli aspiranti guida alpina che applicano ai clienti tariffe superiori ai limiti vigenti sono puniti con la sanzione pecuniaria da Euro 207 a Euro 621 e sono soggetti a procedimento disciplinare.32) (5) Chiunque usi il nome di guida alpina, di aspirante guida, di scuola di alpinismo o denominazioni simili, senza esserne abilitato o autorizzato, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.375 euro a 4.113 euro. Questa sanzione si applica anche nei confronti di coloro che utilizzano le denominazioni di cui all’articolo 17-ter, comma 2, senza essere iscritti nell’elenco speciale degli accompagnatori e accompagnatrici di media montagna di cui all’articolo 14, comma 2. 33)(6) Le guide alpine, gli aspiranti guida, gli accompagnatori di media montagna/le accompagnatrici di media montagna nonché le scuole di alpinismo che contravvengono alle norme sull'assicurazione obbligatoria, di cui all'articolo 18, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 690 a Euro 2.059. La violazione comporta altresì l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dall'albo, rispettivamente dell'autorizzazione, da disporsi dai competenti organi per un periodo non inferiore ad un mese e non superiore ad un anno.32) 34)(6-bis) 35)(7) L'accertamento delle infrazioni di cui ai commi da 1 a 6 compete, su richiesta del Presidente della giunta provinciale, agli organi di sicurezza pubblica, agli organi di polizia locale e forestale, nonché al personale di cui all'articolo 19, comma 1.", '22': "(1) La consulta per le attività alpinistiche è composta:dall'assessore competente in materia o da un suo delegato, quale presidente;da due funzionari di qualifica funzionale non inferiore alla VI, addetti alle ripartizioni provinciali competenti in materia di turismo e di tutela ambientale;da quattro rappresentanti di associazioni alpinistiche o di soccorso alpino, aventi sede in provincia;da due rappresentanti del collegio delle guide;da un rappresentante dell'associazione degli albergatori e pubblici esercenti più rappresentativa in provincia;da un rappresentante dell'associazione provinciale dei maestri di sci maggiormente rappresentativa in provincia;da un rappresentante delle organizzazioni turistiche;da un rappresentante dell'organizzazione degli agricoltori più rappresentativa in provincia.(2) Funge da segretario un impiegato della ripartizione provinciale competente in materia di turismo.(3) La consulta esercita le funzioni previste dalla presente legge ed è organo consultivo della Provincia nelle materia riguardanti le attività alpinistiche, il patrimonio alpinistico e il soccorso alpino.(4) La composizione della consulta deve adeguarsi alla consistenza dei gruppi linguistici esistenti in provincia, quale risulta dall'ultimo censimento generale della popolazione. È garantita in ogni caso la rappresentanza del gruppo linguistico ladino.", '23': "(1) La Giunta provinciale è autorizzata a concedere contributi e sovvenzioni a guide alpine e ad aspiranti guida, alle loro organizzazioni e alle scuole di alpinismo, nonché ai maestri di sci, alle loro organizzazioni e alle scuole di sci, per iniziative rivolte allo sviluppo del settore, ivi comprese iniziative rivolte al mondo della scuola.(2) L'erogazione e la liquidazione dei contributi e delle sovvenzioni avviene in base alla documentazione e alle procedure stabilite dalla legge provinciale 16 ottobre 1990, n. 19, e relativo regolamento di esecuzione, in quanto applicabili.(3) La Giunta provinciale è autorizzata ad assumere impegni finanziari di spesa per la promozione e la gestione diretta di iniziative attinenti alla presente legge e per lo sviluppo del settore.(4) A favore delle scuole di sci e di alpinismo regolarmente autorizzate, nonché delle organizzazioni di maestri di sci e di guide alpine, può essere concesso un contributo rateale annuo costante per la durata di 5 anni fino al 6% della spesa per l'acquisto o la costruzione di un immobile da adibire all'attività della scuola rispettivamente dell'organizzazione stessa.(5) Per l'acquisto dei relativi arredi ed attrezzature può essere concesso un contributo fino ad un massimo del 30% della spesa.(6) Per la concessione dei contributi di cui ai commi 4 e 5 si applicano le procedure della legge provinciale 13 agosto 1986, n. 25, in quanto applicabili.36) (7) Alla copertura degli oneri derivanti dai commi 4 e 5 si provvede mediante l'utilizzo degli stanziamenti per l'attuazione della predetta L.P. n. 25/1986.36)", '24': "(1) Con regolamento di esecuzione sono stabilite le modalità di presentazione delle domande, i diritti e i doveri delle guide alpine e degli aspiranti guida in quanto non disciplinati dalla presente legge, le caratteristiche del distintivo ufficiale e della tessera di riconoscimento.(2) Pure con norma regolamentare saranno stabiliti, in quanto non previsti dalla presente legge, i criteri per il rilascio dell'autorizzazione di una scuola di alpinismo.", '25': "(1) A coloro che alla data di entrata in vigore della presente legge siano in possesso della licenza di cui all'articolo 1 della legge provinciale 24 agosto 1978, n. 54, è rilasciata d'ufficio, alla scadenza per il suo rinnovo e con l'osservanza delle norme di cui all'articolo 7, la tessera di riconoscimento. La validità delle licenze in vigore alla data di entrata in vigore della presente legge è prorogata fino alla scadenza per il rinnovo.(2) Le guide alpine e gli aspiranti guida iscritte alla data di entrata in vigore della presente legge nel registro di cui all'articolo 10 della L.P. n. 54/1978sono trascritte d'ufficio all'albo professionale delle guide alpine.(3) Le autorizzazioni per le scuole di alpinismo, rilasciate ai sensi dell'articolo 4 della L.P. n. 54/1978, conservano la validità fino alla loro scadenza.(4) I procedimenti amministrativi riguardanti il rilascio di licenze a guide alpine ed aspiranti guida, o autorizzazioni per scuole di alpinismo, nonché i corsi di formazione e aggiornamento iniziati prima della data di entrata in vigore della presente legge, vanno portati a compimento ai sensi della L.P. n. 54/1978.(5) Nella prima applicazione della presente legge i candidati che abbiano frequentato il ciclo di corsi di formazione dell'Associazione Guide Alpine Italiane (AGAI) rispettivamente per aspiranti guida-guida alpina oppure siano in possesso di una qualficazione equipollente conseguita all'estero sono ammessi all'esame di licenza.37) (6) Nella prima applicazione della presente legge possono essere ammessi ai benefici di cui all'articolo 23 le iniziative e gli investimenti che siano stati attuati dopo il 1° gennaio 1991. Per tali iniziative deve essere presentata domanda entro il termine di sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge.", '26': '(1) La Giunta provinciale è autorizzata a concedere alle associazioni alpinistiche Alpenverein Südtirol e Club Alpino Italiano sovvenzioni annue forfettarie per le spese di manutenzione di modesta entità dei rifugi alpini. La Giunta provinciale stabilisce i criteri per l’erogazione e la liquidazione delle sovvenzioni, la data di presentazione delle domande e la documentazione richiesta. 38)', '27': '', '28': '', '29': "(1) Sono abrogate:la legge provinciale 24 agosto 1978, n. 54;la cifra n. 4 del comma 2 dell'articolo 11 della legge provinciale 22 ottobre 1984, n. 12.", '30': '', '31': "(1) La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione."}
2,452
bolzano
1,991
7
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1991-7/legge_provinciale_20_marzo_1991_n_7.aspx
{'1': "(1) Sono costituite le seguenti comunità comprensoriali, quali enti di diritto pubblico ai sensi dell'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 279, allo scopo di promuovere la valorizzazione e la tutela ambientale delle zone montane o parzialmente montane interessate, favorendo la partecipazione della popolazione allo sviluppo economico, sociale, culturale ed ecologico delle stesse:comunità comprensoriale della Val Venosta;comunità comprensoriale della Alta Val d'Isarco;comunità comprensoriale della Val Pusteria;comunità comprensoriale del Burgraviato;comunità comprensoriale della Val d'Isarco;comunità comprensoriale di Salto-Sciliar;2)comunità comprensoriale dell'Oltradige e della Bassa Atesina.(2) La Giunta provinciale è autorizzata a delimitare gli ambiti territoriali delle comunità di cui al comma 1, secondo criteri di omogeneità geografica e socioeconomica, sentiti i consigli comunali interessati.(3) 2) (4) La Giunta provinciale, a seguito di mutate condizioni socio-economiche di zone del comprensorio o di dislocazione di servizi comuni o di modifiche ai collegamenti viari, può, su richiesta di singoli comuni e sentite le comunità interessate, autorizzare l'aggregazione di ambiti territoriali comunali o frazionali a comunità diversa da quella di appartenenza, purché confinante.(4/bis) Le funzioni amministrative attribuite o delegate alle comunità comprensoriali secondo la vigente normativa sono esercitate dal Comune di Bolzano, cui sono erogati i corrispondenti finanziamenti. Il Comune di Bolzano subentra nei rapporti attivi e passivi e nella proprietà dei beni patrimoniali della soppressa comunità comprensoriale di Bolzano.3)", '2': '(1) La comunità comprensoriale:persegue gli interessi comuni del comprensorio;.promuove e coordina iniziative per lo sviluppo culturale, sociale, economico ed ecologico, facendole valere nei confronti delle autorità competenti.(2) La Provincia ed i comuni possono delegare alla comunità comprensoriale compiti di carattere sovracomunale.(3) La comunità comprensoriale esercita inoltre funzioni attribuitele con legge provinciale.', '3': "(1) La comunità comprensoriale è retta da uno statuto, nel rispetto delle disposizioni della presente legge.(2) Lo statuto deve contenere, fra l'altro:l'individuazione dei comuni che ne fanno parte e della sede;l'indicazione degli scopi;le norme sulla composizione ed elezione indiretta degli organi nel rispetto della legge provinciale 8 marzo 2010, n. 5, e successive modifiche; 4)lle attribuzioni degli organi, anche rinviando a norme regolamentari di carattere organizzativo che attribuiscano al presidente, agli assessori o alla giunta il potere di adottare atti anche di natura tecnico-gestionale;5)le norme sul funzionamento degli organi;l'ordinamento degli uffici e dei servizi;la partecipazione finanziaria dei comuni interessati;la consistenza patrimoniale;l’affidamento del servizio di tesoreria della comunità comprensoriale.6)(3) Le deliberazioni di approvazione e di modifica dello statuto sono adottate dal consiglio comprensoriale a maggioranza di due terzi dei componenti.7)(4) Qualora la maggioranza qualificata di cui al comma 3 non venga raggiunta, la votazione è ripetuta in successive sedute da tenersi entro 30 giorni. Lo statuto è approvato o modificato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.(5) Lo statuto ovvero la modifica dello statuto sono affissi all’albo pretorio della comunità comprensoriale per 30 giorni consecutivi ed entrano in vigore il trentesimo giorno successivo alla loro affissione all’albo pretorio. Lo statuto vigente deve essere pubblicato sul sito internet della comunità comprensoriale.8)", '4': "(1) Sono organi della comunità comprensoriale:il consiglio;la giunta;il presidente;il revisore dei conti.(2) Il consiglio comprensoriale è composto da:i sindaci dei comuni facenti parte della comunità comprensoriale oppure da una persona da essi delegata;un rappresentante aggiuntivo per i comuni con un numero di abitanti tra 5.001 e 10.000;due rappresentanti aggiuntivi per i comuni con più di 10.000 abitanti.Qualora non venisse rispettata la consistenza dei gruppi linguistici, i rappresentanti aggiuntivi sono inviati dai comuni con la più alta percentuale di questo gruppo linguistico. I componenti aggiuntivi sono eletti dai consigli comunali partecipanti e possono essere scelti anche fra cittadini non facenti parte dei consigli comunali, purché abbiano i requisiti per essere eletti consiglieri comunali. Va garantita la partecipazione delle minoranze politiche, compatibilmente con l'osservanza della disposizione di cui all’articolo 7, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 279. Per il calcolo dei rappresentanti aggiuntivi nel consiglio comprensoriale, si fa riferimento al numero di abitanti al 31 dicembre dell’anno precedente l’insediamento. La composizione del consiglio comprensoriale deve adeguarsi alla consistenza dei gruppi linguistici esistente nel territorio comprensoriale, quale risulta dall'ultimo censimento ufficiale della popolazione. Nelle comunità comprensoriali con competenza sul territorio di comuni delle località ladine va comunque garantita la rappresentanza del gruppo linguistico ladino.(3) Nel consiglio comprensoriale devono essere rappresentati entrambi i generi.(4) Il consiglio comprensoriale è rinnovato ogni cinque anni. La durata in carica del consiglio comprensoriale coincide con quella dei consigli comunali. Il consiglio comprensoriale resta in carica fino al suo nuovo insediamento.(5) La giunta comprensoriale è composta dal presidente, che la presiede, e da un numero di assessori, stabilito dallo statuto, non superiore a due per le comunità comprensoriali fino a 26.000 abitanti, a quattro per le comunità comprensoriali fino a 80.000 abitanti e non superiore a sei per le altre comunità comprensoriali. Se previsto dallo statuto, uno degli assessori può essere nominato vicepresidente, il quale sostituisce il presidente in caso di assenza o impedimento temporaneo svolgendo le sue funzioni. Se il vicepresidente non è stato nominato o è assente o temporaneamente impedito, le funzioni del presidente assente o temporaneamente impedito sono svolte dall'assessore più anziano. Per il calcolo del numero degli assessori comprensoriali, in occasione dell’insediamento della nuova giunta comprensoriale, viene tenuto conto del numero di abitanti applicato in sede di insediamento del consiglio comprensoriale.(6) La Giunta provinciale di concerto con il Consiglio dei comuni determina le indennità spettanti agli amministratori e al revisore dei conti delle comunità comprensoriali. 9) 10)", '5': "(1) Nel rispetto della legge e dello statuto la comunità comprensoriale adotta regolamenti per l'organizzazione degli uffici e dei servizi, e per l'esercizio delle funzioni.(2) Le deliberazioni di approvazione ovvero di modifica del regolamento interno del consiglio comprensoriale sono adottate dal consiglio comprensoriale a maggioranza dei consiglieri assegnati.11)(3) Entro il periodo di pubblicazione ogni cittadino può presentare alla giunta comprensoriale opposizione a tutte le deliberazioni. Le modalità, i termini e le procedure di risposta all’opposizione sono disciplinati con regolamento.11)", '6': '(1) La vigilanza sulla comunità comprensoriale ed il controllo sugli organi della stessa sono esercitati dalla Giunta provinciale, ai sensi dell’articolo 54, primo comma, numero 5, del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, e in base alla normativa vigente per i comuni.12)', '7': '(1) Fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 3, per la disciplina dello stato giuridico dei segretari generali delle comunità comprensoriali si osservano le disposizioni vigenti per i segretari comunali e, per la disciplina dello stato giuridico degli altri dipendenti, le disposizioni delle leggi provinciali in materia di personale.(2) Per la nomina a segretario generale della comunità comprensoriale trova applicazione la disciplina vigente per la nomina a segretario generale comunale di seconda classe. Può partecipare al concorso anche chi è in possesso del certificato di abilitazione di cui all’articolo 146 della legge regionale 3 maggio 2018, n. 2, e successive modifiche, e ha prestato servizio quale direttrice/direttore di ripartizione ovvero di ufficio di comunità comprensoriale per almeno tre ovvero sei anni, oppure quale dipendente pubblico nell’ottava qualifica funzionale per almeno nove anni. Il segretario generale della comunità comprensoriale esercita anche le funzioni di direttore generale ai sensi dell’articolo 134 della legge regionale 3 maggio 2018, n. 2. 13) 14)(2-bis) Al personale dirigente delle comunità comprensoriali si applica il titolo I della legge provinciale 21 luglio 2022, n. 6, e successive modifiche. Ai direttori dei servizi sociali è riconosciuta la qualifica di dirigente di prima fascia e a tutti gli altri dirigenti è riconosciuta la qualifica di dirigente di seconda fascia. 15)(2-ter) In caso di assenza o impedimento il dirigente può essere sostituito dal segretario generale. 16)(3) Tutti i posti occupati, sia quelli relativi al personale a tempo indeterminato, sia quelli relativi al personale a tempo determinato, devono essere previsti nella pianta organica della comunità comprensoriale. È escluso il personale stagionale assunto ai sensi dell’articolo 18 della legge 31 gennaio 1994, n. 97, e successive modifiche, e il personale con disabilità ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68, e successive modifiche, assunto previa stipulazione di una convenzione individuale per l’inserimento lavorativo ai sensi dell’articolo 14, comma 1, lettera d), della legge provinciale 14 luglio 2015, n. 7, o stipulazione di una convenzione individuale per l’occupazione lavorativa ai sensi della lettera a) del comma 1 dell’articolo 16 della legge provinciale 14 luglio 2015, n. 7, o partecipazione a un progetto per l’impiego temporaneo di lavoratori disoccupati ai sensi della legge provinciale 11 marzo 1986, n. 11, e successive modifiche, o conclusione di un tirocinio ai sensi dell’articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196. Inoltre, sono esclusi i collaboratori dei progetti, i quali assumono la gestione di progetti UE per conto delle Comunità comprensoriali o dei comuni del loro comprensorio, per la durata del relativo progetto nonché eventuali assunzioni di personale disciplinate da leggi speciali che prevedono assunzioni al di fuori della pianta organica. 17)(4) La pianta organica non può superare i parametri stabiliti con regolamento. 18)', '8': '', '8/bis': '(1) Alle comunità comprensoriali si applicano, in quanto compatibili, le norme sugli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni che trovano applicazione per i comuni.(2) La disposizione di cui all’articolo 14, comma 1, lettera f), del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, viene applicata solamente ai membri della giunta comprensoriale.(3) All´attuazione del presente articolo si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 20)', '9': "(1) Alle comunità comprensoriali spettano i finanziamenti previsti dalla vigente normativa in favore delle comunità montane, e dei consorzi tra enti locali per l'espletamento delle funzioni, la costruzione delle opere ed impianti pubblici, nonché per l'istituzione e gestione dei servizi di cui all'articolo 2.(2) In caso di delega di funzioni alla comunità comprensoriale da parte di un ente pubblico, quest'ultimo mette a disposizione i necessari mezzi finanziari.(3) I finanziamenti concernenti le spese correnti delle comunità comprensoriali sono posti a carico del fondo ordinario di cui all'articolo 4 della legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 6, e sono stabiliti nell'ambito dell'intesa prevista dall'articolo 2 della legge stessa.21)", '10': '', '11': "(1)Con effetto dal 1° luglio 1991 le comunità comprensoriali di cui all'articolo 1, succedono alle comunità montane, di valle o comprensoriali in atto alla stessa data, secondo la coincidenza o prevalenza di ambiti territoriali di competenza, che viene accertata con deliberazione della Giunta provinciale.(2) Gli organi degli enti di cui al comma 1, in carica alla data del 1° luglio 1991, continuano ad espletare le loro funzioni fino a quando non sono eletti i nuovi consigli delle comunità comprensoriali. Le relative elezioni devono tenersi entro il 31 dicembre 1991.(3) Le comunità comprensoriali di cui all'articolo 1 subentrano, con effetto dal 1° luglio 1991 in tutti i rapporti attivi e passivi, compresi quelli di natura patrimoniale o demaniale, posti in essere dalle comunità montane, di valle o comprensoriale cui succedono.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,453
bolzano
1,991
2
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1991-2/legge_provinciale_21_gennaio_1991_n_2.aspx
{'1-3.': '', '4': '(1) 3)(2) La Giunta provinciale è altresì autorizzata a par tecipare alla società "Aereoporto Valerio Catullo di Verona Villafranca S.p.A.", mediante la sottoscrizione di azioni per un importo di spesa non superiore di lire 521 milioni a carico dell\'esercizio finanziario 1991 (capitolo 12250). 4)', '5': '', '6': '', '7': '', '8': '', '9': '', '10': '', '11': '', '12': '', '13-14.': '', '15': '', '16': '', '17': '', '18': "(1) La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuo speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, con effetto dal 1° gennaio 1991. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,454
bolzano
1,967
15
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1967-15_1/legge_provinciale_27_novembre_1967_n_15.aspx
{'1': "(1) Alla formazione professionale per l'esercizio di attività lavorative nel settore agricolo, nonché in quello di economia domestica rurale si provvede mediante l'istruzione professionale e l'addestramento professionale agricolo.(2) L'istruzione professionale agricola è impartita in istituti professionali, che saranno disciplinati con apposita legge provinciale.(3) L'addestramento professionale è effettuato a mezzo di corsi di addestramento professionale.(4) Per quanto non diversamente disposto nella presente legge si applicano all'addestramento professionale nei settori di cui al primo comma le disposizioni della legge provinciale 27 agosto 1962, n. 9, e successive modificazioni.", '2': "(1) Al fine di favorire la qualificazione e la specializzazione dei lavoratori addetti al settore agricolo, nonché a quello di economia domestica rurale, l'Amministrazione provinciale promuove direttamente o autorizza l'istruzione di corsi di addestramento professionale per i lavoratori agricoli e per le massaie rurali.(2) Agli effetti della presente legge sono considerati lavoratori del settore agricolo i coltivatori diretti e gli operai fissi e giornalieri, che comunque dedichino la propria attività professionale alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all'allevamento del bestiame e alle attività connesse, dirette alla trasformazione o all'alienazione dei prodotti agricoli, quando rientrano nell'esercizio normale dell'agricoltura e della silvicoltura.(3) Sono anche considerate massaie rurali le contadine e le domestiche fisse e giornaliere addette ai lavori agricoli femminili ed all'allevamento degli animali da cortile.", '3': "(1) I corsi possono essere generali o speciali o di specializzazione: i primi hanno per argomento gli elementi fondamentali e generali dei diversi rami dell'agricoltura, delle foreste e dell'economia domestica rurale; i secondi determinate operazioni e pratiche in singoli rami dell'agricoltura, delle foreste e dell'economia domestica rurale; i terzi le prestazioni in un determinato ramo di attività speciale agricola o forestale o di economia domestica rurale.(2) Ai corsi generali o speciali possono essere annessi corsi di specializzazione.", '4': "(1) Ai corsi generali possono essere ammessi i giovani che abbiano raggiunto l'età di lavoro; per i corsi speciali e di specializzazione l'età prescritta per l'ammissione non potrà essere inferiore ai 16 anni.", '5': "(1) Quando i corsi sono pluriennali, gli alunni accedono al corso successivo dopo avere frequentato con esito positivo il corso precedente. Nel settore agricolo, al termine dei corsi di addestramento professionale, l'allievo sostiene un esame di idoneità per essere dichiarato qualificato o specializzato per il ramo seguito.(2) La Giunta provinciale nomina le commissioni giudicatrici che sono costituite dal direttore del corso o dall'insegnante incaricato della direzione, dagli insegnanti delle singole materie di insegnamento, di un rappresentante dei datori di lavoro e di uno dei lavoratori in agricoltura, designati dalle rispettive organizzazioni sindacali più rappresentative in provincia, di un rappresentante dell'Ufficio provinciale per l'addestramento professionale nell'agricoltura.(3) Il superamento degli esami viene attestato da apposito certificato firmato dal direttore del corso e dal rappresentante dell'Ufficio provinciale per l'addestramento professionale nell'agricoltura.", '6': '', '7': '', '8-22.': 'La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia.'}
2,455
bolzano
1,999
30
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1999-30/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_10_giugno_1999_n_30.aspx
{'1': '(1) Il presente regolamento di esecuzione disciplina i criteri e le modalità per la concessione di sostegni per investimenti promossi da rifugi alpini, in attuazione dell\'articolo 4 della legge provinciale 7 aprile 1997, n. 5, recante "Interventi della Provincia autonoma di Bolzano per il sostegno di rifugi alpini".(2) Possono beneficiare delle agevolazioni anche coloro che, pur non essendo proprietari, abbiano la disponibilità degli immobili.', '2': "(1) È ammissibile soltanto una domanda all'anno per ogni azienda.(2) Essa deve essere presentata alla Ripartizione provinciale Turismo entro sei mesi dalla data di inizio dei lavori o dalla effettuazione degli acquisti. Non sono previsti contributi per i lavori iniziati e gli acquisti effettuati prima di tale termine.", '3': "(1) Sono ammessi alle agevolazioni l'ammodernamento, il risanamento, il restauro, la ricostruzione e l'ampliamento di rifugi alpini, l'acquisto di impiantistica tecnologica, la costruzione, l'ammodernamento ed il risanamento di teleferiche.(2) I lavori agevolabili comprendono anche l'ammodernamento e l'arredamento dei locali per il personale o il gestore, sempreché non si tratti di un'abitazione di prima casa ai sensi della vigente legislazione sull'edilizia agevolata.(3) Sono ammesse alle agevolazioni anche la costruzione, l'ammodernamento e l'arredamento di locali di fortuna situati all'interno o all'esterno dei rifugi secondo l'articolo 1, comma 3, della legge provinciale 7 aprile 1997, n. 5.(4) Sono ammesse inoltre le infrastrutture primarie dei rifugi alpini, quali sentieri e mulattiere esclusi i sentieri pubblici, approvvigionamento elettrico ed idrico, smaltimento delle acque e simili, nonché gli investimenti volontari nei settori ambiente ed energia alternativa.(5) Può essere agevolata anche la riattivazione tramite trasformazione o ricostruzione di ex rifugi alpini, a condizione che abbiano tutte le caratteristiche di una tale struttura. Prima della liquidazione dell'agevolazione deve essere inoltrata però la nuova licenza di esercizio.(6) Le agevolazioni possono essere concesse anche per iniziative realizzate mediante operazione di locazione finanziaria con riscatto finale del bene locato.", '4': "(1) Investimenti non ammissibili sono:a) la costruzione di nuovi rifugi alpini;b) l' acquisto di oggetti d'arte e di articoli decorativi;c) l' acquisto di biancheria, stoviglie ed altri oggetti soggetti a facile usura.(2) Sono agevolabili in maniera limitata:a) l' ampliamento dei rifugi alpini nella misura prevista dall'articolo 2, comma 1, della legge provinciale 7 giugno 1982, n. 22.", '5': '(1) I limiti minimi degli investimenti agevolabili vengono fissati come segue:a) 10 milioni di lire per contributi una tantum;b) 800 milioni di lire per mutui a tasso agevolato.(2) I limiti massimi vengono fissati come segue:a) fino a 800 milioni di lire per contributi una tantum;b) fino a 2.000 milioni di lire per mutui a tasso agevolato.', '6': "(1) Per agevolazione si intende un contributo in conto capitale o un mutuo a tasso agevolato dal fondo di rotazione. Le singole forme di contributo non sono applicabili congiuntamente.(2) L'ammontare delle agevolazioni viene determinato in base alla tabella della classificazione dei rifugi riportata in appendice.(3) In caso di contributi una tantum l'agevolazione ammonta:a) fino al 40 per cento della spesa ammessa per i rifugi alpini classificati nella 3 a categoria;b) fino al 50 per cento della spesa ammessa per i rifugi alpini classificati nella 2 a categoria;c) fino al 60 per cento della spesa ammessa per i rifugi alpini classificati nella 1 a categoria.(4) Limitatamente al fondo di rotazione il beneficio viene espresso come equivalente lordo di sovvenzione attualizzato ai vigenti tassi di riferimento dell'Unione Europea (UE). La misura dell'agevolazione non deve superare il valore di un analogo contributo una tantum.(5) La partecipazione finanziaria della Provincia alla costituzione del mutuo non deve superare la quota dell'80 per cento.(6) La durata complessiva ammonta a dieci anni per le opere di costruzione e sei anni per l'acquisto di arredamenti ed attrezzature.(7) Nel caso di investimenti comprendenti sia opere di costruzione che l'acquisto di arredamenti ed attrezzature, saranno calcolate le decorrenze medie, arrotondate al semestre, secondo la seguente formula: 4 x opere di costruzionedurata = 6 anni +————————————— spesa complessiva(8) Il preammortamento non deve superare un anno ed è incluso nella durata complessiva. La Giunta provinciale può prorogare, su domanda motivata del richiedente e preventivo assenso dell'Istituto bancario mutuante, il periodo di preammortamento di un'ulteriore anno, dietro corrispondente riduzione del periodo di ammortamento.(9) Le percentuali previste dall'articolo 6, comma 3, lettere a), b) e c), del presente regolamento, possono essere aumentate fino al 20 per cento per investimenti ambientali secondo l'articolo 3, comma 1, lettere a) e b), della legge provinciale 7 aprile 1997, n. 5, qualora possa essere dimostrata la modesta redditività dell'esercizio in proporzione all'investimento.(10) La certificazione della modesta redditività deve avvenire tramite un'apposita dichiarazione del titolare dell'azienda, dalla quale risultino gli indicatori: affitto, numero di tutti i collaboratori dell'azienda ed il volume d'affari riferito agli ultimi due anni.", '7': "(1) In fase di classificazione dei rifugi alpini è stato tenuto conto dei criteri: distanza a piedi, bacino di utenza, dotazione, orario di apertura e la presenza o meno di un locale di fortuna accessibile tutto l'anno.(2) La classificazione nelle singole categorie è evidenziata dalla tabella riportata in appendice a questo regolamento.(3) Essa sarà revisionata periodicamente e comunque entro cinque anni dall'entrata in vigore del presente regolamento.", '8': "(1) Le richieste devono essere prodotte su carta legale o su apposita modulistica elaborata dall'Ufficio ed integrata con una marca da bollo.(2) Le domande vengono evase nel medesimo ordine in cui pervengono all'ufficio.(3) Fermo restando la condizione di priorità prevista dall'articolo 4, comma 1, della legge provinciale 7 aprile 1997, n. 5, le richieste saranno trattate, a causa della particolare ubicazione degli esercizi, con priorità rispetto a quelle inoltrate per i pubblici esercizi.(4) Per lavori soggetti a concessione edilizia, la domanda è corredata della seguente documentazione:a) relazione tecnico-illustrativa;b) progetto esecutivo, approvato dagli organi competenti;c) preventivo dettagliato di spesa;d) estratto tavolare;e) concessione o autorizzazione edilizia;f) dichiarazione del Comune attestante la data di inizio dei lavori (non oltre 6 mesi antecedenti alla presentazione della domanda).(5) Per iniziative non soggette ad autorizzazione, la domanda è corredata della seguente documentazione:a) relazione illustrativa;b) preventivo dettagliato;c) illustrazione grafica dei locali interessati.(6) Le domande per la concessione di mutui a tasso agevolato ai sensi della legge provinciale 15 aprile 1991, n. 9, devono essere corredate anche del parere positivo di un'Istituto bancario autorizzato da apposita convenzione.(7) Nella domanda va dichiarato che non verrà mutata la destinazione dell'azienda per un periodo di cinque anni dalla data di ultimazione dei lavori o degli acquisti, pena la revoca del contributo. Per i mutui a tasso agevolato tale periodo è esteso all'intera durata del mutuo.(8) I richiedenti che non siano proprietari dell'immobile, dovranno dimostrare o la disponibilità del bene per l'intera durata della destinazione, oppure allegare una dichiarazione del proprietario secondo il comma 7 del presente articolo.", '9': "(1) L'ufficio provinciale competente individua la spesa ammissibile.(2) La determinazione della spesa da ammettere e della quota sulla quale viene commisurato il contributo, l'ammontare del contributo stesso, nonché il termine, entro il quale devono essere ultimate le opere, sono disposte con deliberazione della Giunta provinciale, sentito il parere della commissione nominata per il settore alberghiero.(3) La commissione è autorizzata a chiedere perizie sulla presumibile redditività degli investimenti o studi comparati con soluzioni alternative.(4) Le domande non accolte nell'anno, nel quale sono state presentate, possono essere ammesse negli esercizi finanziari successivi.", '10': "(1) La liquidazione dei contributi può essere accertata da parte dell'Ufficio responsabile del procedimento con le procedure fissate con decreto del Presidente della giunta provinciale 10 maggio 1994, n. 15, dietro presentazione delle fatture o contratti di acquisto o di leasing registrati, nonché di una dichiarazione del richiedente l'agevolazione, autenticata ai sensi dell'articolo 20 della Legge 4 gennaio 1968, n. 15, relativa alla regolare effettuazione dell'investimento.(2) Qualora la spesa ammessa sia superiore al miliardo di lire deve essere presentata inoltre una dichiarazione asseverata del direttore dei lavori relativa all'effettuazione degli investimenti.(3) L'accertamento della regolare esecuzione dei lavori e degli acquisti può essere effettuata anche con un verbale di sopralluogo e di collaudo redatto dal direttore dei lavori che si basa a tal fine sullo stato finale dei lavori particolareggiato.(4) Qualora in sede di verifica dei lavori eseguiti e degli acquisti venga accertata una spesa inferiore a quella, sulla base della quale è stato commisurato il contributo, esso viene ridotto proporzionalmente e ricalcolato in base all'effettiva spesa dimostrata. Nel caso che la spesa effettuata non raggiunga il 70 per cento di quella ammessa a contributo, le agevolazioni potranno essere comunque liquidate, ma il beneficiario non potrà presentare, per un periodo di quattro anni, ulteriori domande di agevolazione per investimenti.(5) All'atto della liquidazione dei contributi va verificato che i beni d'investimento risultanti dalla documentazione di spesa corrispondano, per quanto riguarda il loro utilizzo, a quelli preventivati nella domanda di contributo.", '11': '(1) Verranno effettuati controlli a campione secondo le modalità previste nel decreto del Presidente della giunta provinciale del 10 maggio 1994, n. 15, presso le aziende che hanno beneficiato di agevolazioni al fine di verificare la destinazione dei beni agevolati.', '12': '(1) Il decreto del Presidente della giunta provinciale 26 febbraio 1999, n. 6, è abrogato.Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.'}
2,456
bolzano
1,999
16
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1999-16/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_9_aprile_1999_n_16.aspx
{'1': "(1) Il corso teorico-pratico per l'abilitazione alla conduzione di carrelli elevatori verte sui seguenti argomenti:a) responsabilità del conduttore della macchina, dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti;b) normativa di legge e sua applicazione;c) diversi tipi di carrelli elevatori;d) nozioni elementari di matematica e fisica, calcolo dei volumi, peso specifico dei materiali, limiti di portata e diagrammi di carico, condizioni di equilibrio;e) segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro;f) norme di sicurezza in caso di stazionamento del mezzo;g) corretta esecuzione delle manovre di circolazione, movimentazione e immagazzinaggio dei materiali;h) presenza di ostacoli, percorsi pedonali, incroci, strettoie, portoni, varchi e sottopassi ecc;i) rifornimento, circuiti idraulici;j) lavori in condizioni particolari ovvero all' esterno, su terreni scivolosi e su pendenze e con scarsa visibilità;k) manutenzione dei mezzi;l) cautele e precauzioni contro il ribaltamento dei mezzi, dispositivi di arresto automatico;m) mezzi personali di protezione;n) direttiva-macchine.", '2': "(1) L'esame di abilitazione alla conduzione dei carrelli elevatori si articola in una prova scritta e in una pratica.(2) La prova scritta consiste di domande in forma di quiz. Questa prova è da intendersi superata se il candidato ottiene i 2/3 del punteggio massimo ammissibile. Ogni risposta viene valutata con un punteggio da 1 a 3. Coloro i quali non raggiungessero il punteggio minimo stabilito saranno sottoposti ad un colloquio, al fine di approfondire l'accertamento della preparazione. Nel caso in cui la commissione dovesse esprimere un parere complessivamente positivo sulla preparazione del candidato, questo viene ammesso alla prova pratica.(3) La prova pratica, con un carrello elevatore, consiste nella corretta esecuzione di alcune delle seguenti operazioni e manovre:a) corretta operazione di prelievo e magazzinaggio di una cassa o pallet;b) trasporto di un carico con il carrello elevatore in marcia avanti e retromarcia su un percorso stabilito;c) operazioni di controllo del carrello elevatore prima dell' inizio del lavoro;d) stazionamento del mezzo.(4) La prova pratica si intende superata qualora il candidato esegua correttamente le operazioni e le manovre richieste.(5) Ai candidati che hanno superato positivamente le due prove d'esame viene rilasciato, dall'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente e la tutela del lavoro un certificato di abilitazione alla conduzione dei carrelli elevatori, ai fini delle norme di prevenzione, con cui si ottiene, inoltre, l'iscrizione nel relativo elenco provinciale istituito presso l'Ufficio sicurezza del lavoro.", '3': "(1) I candidati provvisti dei requisiti di cui all'articolo 25, comma 4, della legge provinciale 27 ottobre 1988, n. 41, devono dimostrare di aver effettuato un periodo di tirocinio pratico, della durata non inferiore a tre mesi, sotto la guida di una persona esperta, mediante dichiarazione da parte di tale persona, secondo lo schema riportato nell'allegato A.(2) Sono inoltre ammessi all'esame coloro i quali sono in possesso dell'attestazione comprovante la frequenza di un corso teorico-pratico sulla conduzione di carrelli elevatori, il cui programma corrisponda a quello descritto all'articolo 1, comma 1, della durata di almeno 9 ore.", '4': "(1) Il rinnovo del certificato di abilitazione viene effettuato dall'ufficio sicurezza del lavoro su presentazione della certificazione medica, di cui all'articolo 25, comma 4, lettera b) della legge provinciale 27 ottobre 1988, n. 41.Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare."}
2,457
bolzano
1,999
60
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1999-60/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_28_ottobre_1999_n_60.aspx
{'1': "(1) I corsi per manutentori di ascensori e gli esami per l'iscrizione nell'elenco provinciale, di cui all'articolo 25 della legge provinciale 27 ottobre 1988, n. 41, devono rispettivamente sviluppare e accertare conoscenze e competenze in materia di:a) leggi e altre disposizioni:1) nozioni fondamentali attinenti alla installazione, all' esercizio e alla manutenzione degli ascensori;2) compiti e funzioni delle autorità e degli uffici competenti;3) leggi e norme tecniche sugli ascensori;b) programmazione e organizzazione:1) apparecchi e strumenti di lavoro: tecnologia e impiego;2) programmazione della manutenzione;3) riconoscimento dei fattori di rischio nella manutenzione e nella riparazione e verifiche di sicurezza;c) pianificazione della sicurezza:1) riconoscimento delle concrete situazioni di pericolo e soluzioni per la sicurezza;2) verifiche di sicurezza degli impianti d' ascensore;3) controllo della documentazione prescritta per la sicurezza degli ascensori;4) esecuzione dei lavori nel rispetto della sicurezza.", '2': "(1) Il corso teorico pratico per l'abilitazione alla manutenzione di ascensori verte sui seguenti argomenti:a) responsabilità del manutentore d' ascensore in qualità di lavoratore subordinato, del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti;b) responsabilità del manutentore di ascensori in qualità di lavoratore autonomo;c) compiti del manutentore di ascensori;d) normativa sugli ascensori e sue applicazioni;e) collaudi e verifiche di sicurezza;f) enti preposti;g) nozioni di matematica e fisica, calcolo del volume, peso specifico dei materiali, calcolo elementare delle correnti elettriche nei circuiti, uso degli strumenti di misure elettriche, misure di forze meccaniche e di momento e misure di pressione;h) tecnologia degli ascensori, elementi costituenti;i) accesso ai punti pericolosi per la manutenzione degli ascensori;j) dispositivi di sicurezza degli ascensori;k) protezione dei circuiti elettrici;l) dispositivi di sicurezza;m) manovre d' emergenza.", '3': "(1) Per essere ammessi all'esame è necessario:a) aver frequentato un corso teorico-pratico, della durata di almeno sessanta ore, inerente alla manutenzione di ascensori, secondo gli obiettivi e il programma di cui agli articoli 1 e 2 del presente regolamento; tale corso e la specifica competenza in materia dei docenti devono essere approvati preventivamente dall' Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente e la tutela del lavoro;b) aver svolto un tirocinio pratico della durata di almeno un anno presso una ditta d' ascensori, sotto la guida di un manutentore abilitato e da questi attestato.", '4': "(1) L'esame di abilitazione alla manutenzione di ascensori consta di una prova teorica e di una prova pratica.(2) Se il candidato supera la prova teorica dell'esame, viene ammesso alla prova pratica.(3) La prova pratica è svolta su un impianto d'ascensore e consiste in un intervento realistico.(4) Ai candidati che hanno superato le prove d'esame viene rilasciato, da parte dell'assessore provinciale competente in materia di sicurezza del lavoro, un certificato di abilitazione alla manutenzione di ascensori, che dà diritto all'iscrizione nell'elenco provinciale dei manutentori di ascensori.(5) Tale certificato di abilitazione ha, ai sensi dell'articolo 5 del Decreto del Presidente della Repubblica 1 novembre 1973, n. 689, la stessa validità di quello rilasciato dal Prefetto, ai sensi dell'articolo 9 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 dicembre 1951, n. 1767.Il presente decreto sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare."}
2,458
bolzano
1,999
11
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1999-11/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_15_marzo_1999_n_11.aspx
{'1': "(1) Il presente regolamento disciplina il programma del corso triennale di base e le prove d'esame per il conseguimento della qualifica professionale di automeccanico presso le scuole professionali provinciali in lingua italiana ai sensi dell'articolo 5 della legge provinciale 12 novembre 1992, n. 40.", '2': "(1) Le competenze professionali, gli obiettivi formativi, i requisiti d'accesso, il programma e la durata del corso e dei moduli, le materie, nonché le prove d'esame sono stabilite nell'allegato progetto di qualifica 2).", '3': "(1) Le disposizioni contenute nel presente regolamento trovano applicazione a partire dal triennio avviato nell'anno formativo 1998/99.Il presente decreto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare."}
2,459
bolzano
1,999
37
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1999-37/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_7_luglio_1999_n_37.aspx
{'1': '(1) Il presente regolamento istituisce e disciplina i corsi di specializzazione in psicoterapia della Scuola provinciale superiore di sanità ai sensi della legge provinciale 26 ottobre 1993, n. 18 e successive modifiche.', '2': "(1) Presso la Scuola provinciale superiore di sanità sono istituiti i corsi di specializzazione in psicoterapia aventi lo scopo di impartire agli allievi una formazione professionale mirata all'esercizio dell'attività terapeutica secondo un indirizzo scientifico culturale riconosciuto in ambito nazionale ed internazionale.(2) Per l'attivazione di tali corsi la Giunta provinciale, previo parere dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri e dell'Ordine degli psicologi della provincia di Bolzano, nonché del comitato provinciale di cui all'articolo 14 della legge provinciale 30 luglio 1977, n. 28 e successive modifiche, può stipulare convenzioni con istituti nazionali o esteri, anche universitari, particolarmente idonei. La convenzione disciplina anche le modalità di finanziamento.", '3': "(1) Ai corsi di specializzazione in psicoterapia possono accedere i laureati in psicologia o in medicina e chirurgia iscritti ai rispettivi albi. I predetti laureati possono essere iscritti ai corsi purché conseguano il titolo di abilitazione all'esercizio professionale entro la prima sessione utile successiva all'effettivo inizio dei corsi stessi.(2) L'aspirante allievo deve presentare alla commissione nominata dal Consiglio dei corsi una relazione che contempli gli obiettivi personali e professionali nonché il tipo di formazione acquisito in precedenza.(3) Il candidato deve inoltre sostenere dinnanzi alla predetta commissione un colloquio volto ad individuare motivazioni ed attitudini rispetto all'indirizzo prescelto. La commissione verifica la conoscenza della lingua italiana e di quella tedesca dell'aspirante allievo, che deve essere in grado di seguire le lezioni bilingui. L'ammissione ai corsi è subordinata al parere positivo della commissione. Il giudizio è insindacabile.(4) Non vi è alcun limite massimo di allievi iscrivibili a ciascun corso, fermo restando che i docenti didatti sono tenuti a seguire gruppi che non superino le 14 persone.", '4': "(1) In via straordinaria possono accedere ai corsi in qualità di uditori coloro che per motivi professionali, operando nel settore socio sanitario e con titolo di studio universitario, sono interessati alle tematiche dei corsi. La loro frequenza è limitata al 1° biennio e non deve comunque assumere carattere continuativo e deve essere circoscritta a specifiche aree.(2) L'ammissione in qualità di uditore è autorizzata dalla commissione di cui all'articolo 2, previa valutazione dell'attinenza delle discipline del corso con la professione dell'aspirante uditore e la durata della partecipazione, al termine della quale la commissione rilascia il relativo attestato di frequenza.", '5': "(1) I corsi di specializzazione in psicoterapia hanno durata almeno quadriennale.(2) Le ore di insegnamento, non inferiori a 500 annuali, sono suddivise in:a) 400 ore di insegnamento teorico clinico di cui 300 relative all' approfondimento clinico teorico metodologico dell'indirizzo psicoterapeutico specifico del corso e 100 comprendenti:- un' ampia parte di psicologia generale, di psicologia dello sviluppo, di psicopatologia e diagnostica clinica, nonché la presentazione e la discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici; questi insegnamenti impartiti durante i corsi, in numero non inferiore a 15, sono individuati dal consiglio dei docenti con riferimento alle aree disciplinari;b) 100 ore dedicate alla parte pratica, cioè al tirocinio.(3) L'allievo deve inoltre seguire un percorso di training personale le cui modalità e tempi sono stabiliti dal consiglio dei corsi coerentemente al particolare indirizzo terapeutico prescelto.", '6': "(1) Il tirocinio è svolto presso una struttura pubblica o privata convenzionata svolgente attività psicoterapeutica e prevede la partecipazione dell'allievo all'attività clinica. Tale attività, coerentemente al tipo di indirizzo psicoterapeutico del corso, deve essere supportata da momenti di training, supervisione e discussione di casi.(2) L'allievo deve potersi confrontare con la specificità del proprio modello di formazione ed acquisire esperienza concreta di diagnostica clinica e metodologia di intervento.(3) Il tirocinio è guidato da un tutore operante all'interno della struttura prescelta, il quale redige una relazione scritta riguardante l'andamento del tirocinio.", '7': "(1) Le 100 ore annuali di insegnamento teorico clinico sono affidate ai docenti delle singole aree disciplinari e cioè a docenti e ricercatori delle università italiane o straniere di alta qualificazione o a professionisti di comprovata esperienza nella materia di insegnamento, iscritti ai relativi albi, ove esistenti.(2) Le 300 ore dedicate all'approfondimento clinico teorico metodologico sono affidate a docenti didatti (trainer) legittimati all'esercizio della psicoterapia e aventi una comprovata esperienza formativa clinica di almeno otto anni.", '8': "(1) Il consiglio dei corsi è composto dai seguenti membri:a) un direttore tecnico scientifico; 2)b) un direttore amministrativo;c) tre rappresentanti per ogni singolo corso e cioè un responsabile del corso di formazione, un responsabile coordinatore degli insegnamenti teorici di cui all' articolo 5, comma 2, punto a), che sovrintende alle attività didattiche programmate ed un responsabile coordinatore della formazione clinico pratica che coordina l'attività di tirocinio e di training personale, assegna i tutori e ne coordina l'attività.(2) I membri del consiglio dei corsi sono nominati dalla Giunta provinciale su proposta dell'Assessore provinciale alla sanità, sentito il parere dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri e dell'Ordine degli psicologi della provincia di Bolzano. Nel caso di stipula della convenzione di cui all'articolo 2, comma 2, i tre rappresentanti sono scelti dall'istituto convenzionato.", '9': "(1) Il consiglio dei corsi:a) definisce i contenuti, i tempi e la metodologia dell' insegnamento e del training personale, nonché i contenuti e le modalità degli esami annuali e della prova finale;b) valuta con giudizio insindacabile e inappellabile l' esclusione temporanea o definitiva dai corsi dell'allievo il cui requisito d'idoneità è venuto meno;c) nomina la commissione di cui all' articolo 3.", '10': "(1) Relativamente all'area di insegnamento teorico clinico il numero di ore di assenza annualmente consentito non può superare il 20 per cento del totale delle ore previste, con facoltà del consiglio dei corsi di far recuperare tali assenze nelle discipline particolarmente rilevanti.(2) Non sono consentite ore di assenza relativamente alla parte pratica. Le eventuali assenze devono essere recuperate.", '11': "(1) Sono ammessi all'esame finale gli allievi in regola con la frequenza ed i tirocini.(2) Le attività svolte e le eventuali assenze risultano dal libretto di formazione, nel quale va altresì annotato l'esito degli esami annuali e di quello finale.(3) L'esame finale riguarda la verifica dell'assimilazione dei concetti teorico clinici, la discussione di una tesi predisposta dall'allievo, l'analisi dei casi clinici trattati nonché la valutazione del tirocinio pratico.(4) All'esito dell'esame finale viene rilasciato un diploma, il quale legittima l'esercizio dell'attività psicoterapeutica.", '12': "(1) In sede di prima applicazione del presente regolamento è istituita una commissione con il compito di valutare il corso quadriennale di formazione alla terapia sistemica istituito in base alla convenzione stipulata tra la Provincia autonoma di Bolzano e l'Istituto altoatesino per la Ricerca e la Terapia sistemica approvata con deliberazione della Giunta provincia 26 giugno 1995, n. 3252.(2) La valutazione concerne il rispetto della convenzione, la corrispondenza della formazione impartita ai requisiti minimi di cui alla normativa statale, nonché la disamina della documentazione dei singoli allievi.(3) Conformemente alla decisione della commissione è rilasciato il diploma di specializzazione in psicoterapia, il quale legittima l'esercizio dell'attività psicoterapeutica.(4) La commissione viene nominata dal direttore di ripartizione ed è composta da un numero dispari (non meno di 3 e non più di 5) di membri esperti della materia. 3)Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare."}
2,460
bolzano
1,999
1
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1999-1_1/legge_provinciale_3_maggio_1999_n_1.aspx
{'1-4.': '', '5': '(1) La Giunta provinciale è autorizzata a disporre la partecipazione alla Società "BrennerCom" e ad acquistare azioni di tale società per un importo di spesa non superiore a lire 350 milioni a carico dell\'esercizio finanziario 1999. 3)(2) La Giunta provinciale è inoltre autorizzata a disporre la partecipazione alla Società "Interbrennero S.p.A." e ad acquistare azioni di tale società per un importo di spesa non superiore a lire 8 miliardi a carico dell\'esercizio finanziario 1999.', '6': '', '7-8.': '', '9': "(1) La Giunta provinciale è autorizzata ad effettuare le spese connesse alla partecipazione della Provincia alla Comunità di lavoro delle regioni alpine ARGE ALP sulla base del relativo statuto.(2) La Giunta provinciale è inoltre autorizzata ad anticipare, laddove la Provincia stessa sia responsabile della realizzazione di singoli progetti e anche per conto delle altre regioni partecipanti, le spese necessarie.(3) Per le finalità di cui al comma 2 è autorizzata a carico dell'esercizio finanziario 1999 (capitolo 102265) la spesa di lire 253 milioni. La spesa a carico degli esercizi finanziari successivi sarà autorizzata con la legge finanziaria annuale.", '10-11.': '', '12': '', '13': '', '14': '', '15': '', '16': '', '17': '', '18': '', '19': '', '20': '', '21': '', '22': '', '23': '', '24': "(1) I commi 5, 6 e 8 dell'articolo 2 della legge provinciale 11 agosto 1998, n. 8, sono abrogati.", '25': "(1) Sono abrogati il comma 2 dell'articolo 4 e l'articolo 5 della legge provinciale 22 gennaio 1975, n. 15, e successive modifiche.", '26': '', '27': '', '28': '', '29': '', '30': '', '31': '', '32': '', '33': '', '34': '', '35': '', '36': '', '37': '', '38': '', '39': '', '40': '(1)(2)(3) 30)(4) 31)', '41': '', '42': '', '43': '', '44': '', '45-50.': '', '51': "(1) La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,461
bolzano
1,999
7
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1999-7_1/legge_provinciale_9_agosto_1999_n_7.aspx
{'1-3': '', '4': "(1) La Giunta provinciale è autorizzata ad aumentare la partecipazione della Provincia alla società costituita ai sensi dell'articolo 2 della legge provinciale 10 ottobre 1997, n. 14(società elettrica altoatesina per azioni) con un limite di spesa non superiore a lire 7.550 milioni a carico dell'esercizio finanziario 1999.(2) La Giunta provinciale è autorizzata ad aumentare la partecipazione della Provincia al capitale dalla S.T.A. - Strutture Trasporto Alto Adige S.p.A., con sede a Bolzano, fino all'importo massimo di spesa di lire 20 miliardi a carico dell'esercizio finanziario 1999.", '5': '', '6': '', '7': '', '8': '', '9': '', '10': '', '11': '', '12': '', '13': '', '14': '', '15': '', '16': '', '17': '', '18': '', '19': '', '20': '', '21': '', '22': '', '23': '', '24': '', '25': '', '26': '', '27': '', '28': '', '29': '', '30': '', '31': '', '32': '', '33': '', '34': '', '35': '', '36': '', '37': '', '38': '', '39': "(1) La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,462
bolzano
1,985
12
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1985-12/legge_provinciale_20_agosto_1985_n_12.aspx
{'1-5.': '', '6': '', '7': '', '8': '', '9-11.': ''}
2,463
bolzano
1,992
39
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1992-39/legge_provinciale12_novembre_1992_n_39.aspx
error
2,464
bolzano
1,992
18
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1992-18/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_4_maggio_1992_n_18.aspx
{'1': "(1) Il registro degli infortuni di cui all'articolo 403 del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547, non è soggetto a vidimazione.(2) Ai fini della regolare tenuta del registro degli infortuni e della statistica degli infortuni, di cui agli articoli 403 e 404 del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547, le aziende possono sostituire il registro degli infortuni con registrazioni continue, preferibilmente su supporto elettronico, che contengano tutti i dati sugli infortuni e dai moduli di denuncia all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).(3) I dati di cui al comma 2 devono essere immediatamente disponibili mediante stampa, a richiesta degli organi ispettivi.(4) I supporti di registrazione devono offrire la possibilità di effettuare i rilievi statistici sugli infortuni e le malattie professionali perlomeno a cadenza annuale.Il presente decreto sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare."}
2,465
bolzano
1,992
40
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1992-40/legge_provinciale_12_novembre_1992_n_40.aspx
{'1': "(1) La Provincia Autonoma di Bolzano promuove la formazione e l'elevazione professionale al fine di favorire la produzione e l'evoluzione dell'organizzazione del lavoro, in armonia con il progresso scientifico e tecnologico, di accrescere la competitività del sistema economico provinciale e di facilitare la partecipazione attiva dei lavoratori alla vita sociale.(2) Le iniziative di formazione professionale costituiscono un servizio di interesse pubblico inteso ad assicurare un sistema di interventi formativi rivolti al primo inserimento, alla qualificazione, alla riqualificazione, alla specializzazione, all'aggiornamento ed al perfezionamento dei lavoratori, in un quadro di formazione permanente.(3) Allo scopo di salvaguardare i principi di parità nell'accesso al lavoro, possono essere riservate azioni formative a coloro che si trovano in particolare posizione di debolezza sul mercato del lavoro.(4) La provincia promuove altresì attività di formazione e di aggiornamento per il personale addetto alla formazione professionale, pubblico e privato, nonché progetti di sperimentazione guidata, iniziative di ricerca, di documentazione e di studio.(5) Le azioni formative sono prioritariamente destinate a persone residenti in provincia di Bolzano. La Giunta provinciale può prevedere eccezioni con delibera nei limiti dei posti disponibili.2) (6) L'esercizio delle attività di formazione professionale è libero.", '1/bis': '(1) Alle istituzioni scolastiche disciplinate dalla presente legge è attribuita a decorrere dal 1° gennaio 2017 la personalità giuridica di diritto pubblico. Esse sono dotate di autonomia amministrativa, finanziaria e patrimoniale.(1/bis) La Giunta provinciale è autorizzata a istituire e a sopprimere istituzioni scolastiche disciplinate dalla presente legge, nel rispetto di un opportuno decentramento territoriale, anche tramite scissione o accorpamento di scuole esistenti. 3)(2) Le istituzioni scolastiche disciplinate dalla presente legge adottano a decorrere dal 1° gennaio 2017 la contabilità civilistica e seguono le relative disposizioni contenute nel decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modifiche.(3) Con regolamento d’esecuzione sono stabilite le disposizioni per la gestione finanziaria e amministrativa contabile delle istituzioni scolastiche di cui al comma 1, tenuto conto di quanto previsto al comma 2, nonché le disposizioni transitorie per l’adozione del relativo sistema contabile. 4)(4) A decorrere dal 1° gennaio 2017 e fino all’adozione di una specifica disciplina con contratto collettivo, le disposizioni relative alla retribuzione di posizione e di risultato, nonché all’orario di lavoro dei dirigenti delle scuole professionali con personalità giuridica sono adeguate alle disposizioni previste dal contratto collettivo provinciale dei dirigenti delle scuole a carattere statale. L’adeguamento avviene con deliberazione della Giunta provinciale. 5)', '2': "(1) La Provincia può attuare le seguenti tipologie formative di breve durata, annuali, pluriennali o a cicli modulari:azioni di formazione e di orientamento al lavoro:formazione successiva al titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, finalizzata al conseguimento della qualifica professionale, del diploma professionale e della specializzazione. Nell'ambito di questa formazione può essere assolto anche l'obbligo di istruzione stabilito dalle norme statali. I rispettivi anni formativi consentono l'acquisizione dei saperi e delle competenze definite a livello statale per l'assolvimento dell'obbligo scolastico. In questa fase della formazione si applicano didattiche incentrate anche sull'apprendimento in contesti operativi. L'istruzione obbligatoria può essere assolta, in conformità alle norme statali, anche sotto forma di apprendistato; 6)formazione attraverso corsi annuali di preparazione all'esame di stato utile ai fini dell'accesso all'università e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica per coloro che sono in possesso di un diploma professionale; 7)formazione integrativa alla scuola statale;formazione di qualificazione e di raccordo scolastico;azioni di transizione al lavoro;formazione successiva al conseguimento del diploma di istituto di istruzione secondaria di secondo grado o di titolo universitario;formazione superiore di secondo livello volta al conseguimento di diplomi previsti per specifiche aree professionali, ai sensi e per gli effetti della normativa dell'Unione europea. 8) 9)azioni di formazione sul lavoro; 10)formazione prevista negli accordi contrattuali di lavoro;aggiornamento e specializzazione;perfezionamento;riqualificazione e riconversione professionale;corsi di preparazione agli esami per l'abilitazione all'esercizio delle professioni ed ai concorsi pubblici;azioni di formazione e di cooperazione con l'impresa,offerta formativa aggiuntiva per bambini e adolescenti per promuovere e rafforzare le competenze per la vita e le competenze chiave. 11)(2) A sostegno del sistema formativo, la Provincia promuove attività di assistenza tecnica, visite di istruzione e periodi di formazione-lavoro in azienda, manifestazioni competitive ed espositive, nonché iniziative di studio, di ricerca e di documentazione, ivi compresi i convegni, i concorsi di idee, i progetti, i seminari, le conferenze e le pubblicazioni, nonché adeguati servizi di mensa, di convitto ed ogni altra attività idonea a favorire la socializzazione.(3) Per l'attuazione delle iniziative di cui ai commi 1 e 2, la Giunta provinciale può autorizzare la stipulazione di convenzioni non privati, enti pubblici o istituti, università e centri di ricerca.(4) Nell'ipotesi dell'adempimento dell'obbligo scolastico di cui al comma 1, lettera a), punto 6) le scuole professionali garantiscono l'insegnamento delle materie fondamentali comuni degli istituti secondari superiori ed assicurano comunque il rispetto degli obiettivi formativi definiti dalla legge 10 febbraio 2000, n. 30. Al termine della scuola di base di cui all'articolo 3 della legge 10 febbraio 2000, n. 30, gli studenti ovvero i loro rappresentanti legali decidono se continuare gli studi, fino all'esaurimento dell'obbligo scolastico, nella scuola secondaria superiore oppure presso una delle scuole professionali della Provincia.12) (5) Ai fini del sostegno e dell'integrazione delle allieve/degli allievi e delle apprendiste portatrici di handicap/degli apprendisti portatori di handicap la Giunta provinciale provvede ad assegnare alla formazione professionale del personale, tenendo conto del fabbisogno effettivo.13)", '2/bis': "(1) La Giunta provinciale è autorizzata a istituire istituti di alta formazione volti alla formazione di tecnici ed esperti con elevate competenze tecnico-professionali con riferimento ai settori interessati da innovazioni tecnologiche e dalla internazionalizzazione dei mercati.(2) Gli istituti di alta formazione fanno parte del sistema di formazione professionale della provincia ai sensi della legge provinciale 12 novembre 1992, n. 40.(3) La Giunta provinciale disciplina con regolamento i corsi di studio, i piani di studio e le procedure degli esami degli istituti di alta formazione.(4) I corsi degli istituti tecnici superiori hanno la durata massima di tre anni e si concludono con il diploma di alta formazione.(5) Può accedere agli istituti tecnici superiori chi è in possesso del diploma di scuola secondaria superiore, chi è in possesso del diploma professionale conseguito al termine di un corso di formazione quadriennale e chi è in possesso del diploma di maestro artigiano/maestra artigiana.(6) I diplomi rilasciati al termine dei corsi di alta formazione sono equipollenti, a tutti gli effetti, ai diplomi ai sensi e agli effetti della normativa dell'Unione europea. In ogni caso i diplomi sono equipollenti ai diplomi rilasciati al termine dei corsi degli istituti tecnici superiori istituiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2008. 15) 16)", '3': "(1) Al fine di assicurare la coerenza tra gli interventi formativi e quelli di politica del lavoro, in riferimento agli indirizzi dell'Unione europea ed in accordo con il sistema scolastico generale, la Provincia adotta un piano pluriennale quale quadro di riferimento per la programmazione annuale degli interventi in materia di formazione professionale. 17)(2) Le ripartizioni provinciali competenti in materia di formazione professionale, in armonia con gli indirizzi stabiliti dal piano pluriennale, predispongono annualmente i programmi operativi, che contengono un'elencazione dei corsi annuali e pluriennali, ed indicano il profilo professionale, le modalità di iscrizione, di gestione e di realizzazione, nonché la durata ed i contenuti dei corsi stessi.(3) Nel processo di programmazione, la Provincia adotta come modalità ordinaria la valutazione dell'efficacia e dell'efficienza degli interventi.", '4': "(1) La gestione delle azioni formative di cui all'articolo 2 può essere affidata dalla Giunta provinciale alle strutture organizzative provinciali della formazione professionale o a terzi, privati, enti pubblici, istituti ed università mediante convenzione.(2) La Giunta provinciale può concedere contributi, fino ad un massimo dell'80% delle spese di gestione ritenute ammissibili, ad enti pubblici o privati che organizzano corsi che perseguono le finalità di cui all'articolo 1. I contributi sono liquidabili, dietro presentazione di documentazione delle spese sostenute e previa verifica dei risultati, in un'unica soluzione a conclusione dell'iniziativa, o in forma rateale durante lo svolgimento della stessa.", '5': "(1) L'iscrizione ai corsi avviene su domanda degli interessati. La Giunta provinciale può stabilire una tassa di iscrizione o di frequenza a carico degli allievi.18) (2) La Giunta provinciale approva i programmi dei corsi formativi nonché l'articolazione e i contenuti delle prove d'esame per il conseguimento delle qualifiche e dei diplomi professionali e di abilitazione, considerando come minimi i livelli essenziali determinati a livello nazionale.19) (3) Le qualifiche e i diplomi professionali e di abilitazione rilasciati al termine dei corsi di formazione professionale, gestiti dalla Provincia o da essa riconosciuti, hanno la stessa validità degli attestati rilasciati a norma della legislazione statale, ai sensi dell'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 1 novembre 1973, n. 689.20) (4) Le ripartizioni competenti per la formazione professionale effettuano le verifiche necessarie e decidono in merito all'equipollenza dei diplomi e dei titoli professionali ai sensi della presente legge. 21)", '6': "(1) Ai sensi dell'articolo 3 della legge provinciale 20 giugno 1980, n. 19, viene istituita nell'ambito della Commissione provinciale per l'impiego una sottocommissione, denominata Commissione provinciale per la formazione professionale.(2) La Commissione provinciale per l'impiego definisce la composizione e le modalità di lavoro della sottocommissione del comma 1; di diritto fanno parte di questa commissione:gli assessori provinciali aventi competenza in materia di apprendistato e di formazione professionale, di cui uno con funzioni di presidente;i direttori delle ripartizioni provinciali competenti in materia di formazione professionale e di apprendistato.(3) La commissione provinciale per la formazione professionale adempie alle funzioni attribuitele da leggi e regolamenti, ed esprime parere in merito:al coordinamento delle azioni in materia di formazione professionale realizzate nell'ambito della provincia;ai piani pluriennali ed ai programmi operativi delle attività di formazione di cui all'articolo 3;alle questioni inerenti alla formazione professionale, che la Giunta provinciale sottopone al suo esame;alla concessione di provvidenze di assistenza professionale di cui all'articolo 3 del testo unico delle leggi provinciali sullo sviluppo della formazione professionale, approvato con decreto del Presidente della giunta provinciale 17 ottobre 1975, n. 49.(4) Le funzioni di segretario sono svolte da un impiegato provinciale di qualifica funzionale non inferiore alla VI.(5) Ai componenti della commissione è corrisposto, in quanto spetti, il trattamento economico e di missione previsto dalla vigente normativa provinciale.", '6/bis': '(1) In conformità con gli indirizzi dell’Unione europea e il decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, la Provincia autonoma di Bolzano promuove interventi e servizi volti alla validazione e alla certificazione delle competenze acquisite dalla persona lungo tutto l’arco della vita in contesti di apprendimento formali, non formali e informali.(1/bis) Il sistema di validazione e certificazione delle competenze è gestito dalle direzioni provinciali competenti in materia di formazione professionale in collaborazione con le scuole professionali provinciali. 22)(2) La Giunta provinciale definisce i criteri, i termini e le modalità dei servizi e dei processi di validazione e certificazione delle competenze.(3) Le competenze validabili e certificabili, intese come insieme strutturato di conoscenze e abilità, sono quelle riferite alle qualificazioni presenti nel repertorio provinciale di cui al comma 7.(4) La valutazione delle competenze da validare o certificare avviene sulla base di un esame. 23)(5) Le direzioni provinciali competenti in materia di formazione professionale sono preposte al rilascio di documenti di validazione o certificazione, che sono atti pubblici aventi gli elementi minimi fissati dalla Giunta provinciale nel rispetto dell’articolo 6 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13. 24)(6) Per quanti ricorrono ai servizi per la validazione o certificazione delle competenze è prevista una compartecipazione finanziaria ai costi sostenuti per gli stessi, salvo i casi di esenzione stabiliti con deliberazione della Giunta provinciale. 25)(7) In conformità agli indirizzi dell’Unione europea e al decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, la Provincia istituisce il Repertorio provinciale dei titoli di formazione professionale e delle qualificazioni professionali e ne definisce i criteri, i termini e le modalità di istituzione, implementazione e aggiornamento. 26)(8) La Giunta provinciale provvede, inoltre, alla progressiva armonizzazione dei repertori esistenti sul territorio provinciale e al raccordo con le banche dati nazionali. 27)', '7': '', '8': "(1) Per l'attuazione delle attività formative la Provincia si avvale:delle proprie strutture, scuole o centri di formazione professionale;di sedi e mezzi didattici delle scuole a carattere statale, previa intesa con l'autorità scolastica competente;di strutture appartenenti a terzi, enti pubblici o privati.(2) Qualora si avvalga delle strutture e dei mezzi di cui alle lettere b) e c) del comma 1, la Provincia può contribuire alle spese per migliorie e ampliamenti delle sedi e strutture, per l'acquisto di attrezzature e per l'arredamento dei locali destinati alle attività di formazione professionale. Gli organismi beneficiari dei contributi di cui sopra sono tenuti a non modificare la destinazione dei locali o degli edifici adibiti alla formazione professionale. La durata del relativo vincolo non può essere inferiore a dieci anni e viene fissata dalla Giunta provinciale.(3) Tra la formazione professionale e le imprese, individuate come punti di eccellenza in specifici campi di intervento, possono essere stipulati protocolli di intesa o convenzioni, con disciplina dei relativi oneri, per l'uso di attrezzature, di locali e di risorse umane, al fine di erogare azioni di formazione adeguate ai fabbisogni formativi del mercato del lavoro.(4) La Provincia ha cura che le scuole ed i centri di formazione professionale siano dotati di personale e di attrezzature sufficienti ad assicurare loro una autonomia funzionale. 29)(5) 30)", '9': "(1) I programmi didattici dei corsi possono prevedere, quali elementi integranti, periodi di formazione lavoro in aziende ubicate nel territorio provinciale, nazionale od estero, nel rispetto della vigente normativa:durante l'anno scolastico;durante le ferie scolastiche;a conclusione dei corsi.(2) Scopo di tali periodi di formazione-lavoro è l'acquisizione, da parte degli allievi, di esperienze pratiche nell'ambiente produttivo e del loro avvicinamento progressivo al mondo del lavoro. Inoltre i periodi di formazione-lavoro dovrebbero anche favorire il miglioramento della conoscenza delle lingue.(3) La Giunta provinciale può autorizzare la stipulazione di apposite convenzioni con aziende pubbliche o private per assicurare la disponibilità di un congruo numero di posti per gli allievi in formazione.(4) Le scuole professionali possono prevedere a favore dei propri allievi brevi tirocini in azienda già a partire dal primo anno formativo. Tali tirocini sono parte integrante della formazione scolastica e non danno luogo ad alcun tipo di rapporto di lavoro, nè a diritti, richieste e obblighi contrattuali e previdenziali.31)(5) Per i tirocini di cui al comma 4, compresi quelli che comportano lavori leggeri, deve essere rispettato il requisito dell’età minima di 14 anni previsto dall’articolo 4, comma 2, lettera b), della direttiva 94/33/CE del Consiglio del 22 giugno 1994 relativa alla protezione dei giovani. I datori di lavoro che offrono tirocini sono obbligati a prendere le misure necessarie per la protezione della sicurezza e della salute dei giovani conformemente all’articolo 6 della direttiva 94/33/CE, a limitare la durata massima del lavoro giornaliero e settimanale prevista all’articolo 8 della direttiva 94/33/CE, a rispettare il divieto di lavoro notturno di cui all’articolo 9 della direttiva 94/33/CE nonché i periodi di riposo di cui agli articoli 10 e 11 e le pause di cui all’articolo 12 della direttiva 94/33/CE. 32)", '10': "(1) I corsi finalizzati al conseguimento di una qualifica, specializzazione o abilitazione professionale si concludono con l'esame di diploma. La Giunta provinciale disciplina lo svolgimento dell’esame di diploma. 33)(2) 34)(3) 34)(4) 34)(5) 34)(6) 34)(7) 34)", '10/bis': "(1) E'nominata con deliberazione della Giunta provinciale la Commissione tecnica provinciale per le sostanze esplosive e infiammabili di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modifiche, nonché al regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, e successive modifiche, nella composizione ivi prevista.(2) La Commissione di cui al comma 1 rimane in carica per cinque anni ed effettua almeno una volta all'anno, nella composizione prevista dalla normativa vigente, l'esame per il conseguimento del certificato di abilitazione per fochini.35)", '11': "(1) L'inizio ed il termine dell'anno di formazione, nonché i periodi feriali, sono stabiliti dalla Giunta provinciale, sentito il comitato tecnico per la formazione professionale.(2) La durata complessiva dell'anno formativo, o periodo corrispondente, non può essere inferiore a mille ore di lezione.", '12': "(1) Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Presidente della giunta provinciale, previa deliberazione della Giunta stessa, emana il regolamento per la formazione professionale, che disciplina dettagliatamente gli aspetti organizzativi e procedurali interni della scuola ed in particolare:la durata delle unità di lezione, che non deve essere inferiore a 45 minuti;le valutazioni, promozioni, ripetizioni dell'anno scolastico e le misure disciplinari;le modalità di giustificazione delle assenze;l'utilizzo dei beni prodotti e dei servizi resi dalle officine o dai laboratori della scuola, nell'ambito delle esercitazioni pratiche;le competenze degli organi collegiali previsti dal vigente testo unico delle leggi provinciali sull'ordinamento del personale provinciale addetto alla formazione professionale, nel rispetto delle funzioni ad essi legislativamente demandate.", '12/bis': "(1) Chi ha superato l'esame previsto al termine di un corso di qualifica almeno triennale della formazione professionale provinciale di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), numero 1), può proseguire gli studi al quarto anno di istituto professionale statale dello stesso indirizzo o di indirizzo affine, eventualmente previo superamento di esami integrativi previsti limitatamente all'area linguistica e matematica. Ciò vale anche per coloro che hanno concluso una formazione almeno triennale per apprendisti di cui alla legge provinciale 20 marzo 2006, n. 2, a condizione che dimostrino di aver svolto un monte-ore adeguato di insegnamento nell'area linguistica e matematica.(2) La Provincia istituisce commissioni miste formate da rappresentanti delle intendenze scolastiche e da rappresentanti delle ripartizioni per la formazione professionale, che valutano le competenze rilevanti ai fini della prosecuzione degli studi nell'altro sistema di istruzione o formazione e che individuano gli esami integrativi e/o le misure di sostegno eventualmente necessarie, che servono come linee guida alle singole istituzioni scolastiche e formative in sede di decisione riguardo ai passaggi.]36)", '13': "(1) La presente legge non comporta maggiori spese a carico del bilancio provinciale per l'esercizio finanziario 1992 e per la sua attuazione sono utilizzati gli stanziamenti autorizzati in bilancio dalla legislazione previgente in materia di addestramento e formazione professionale.(2) Per gli anni successivi al 1992, le spese per l'attuazione della presente legge sono stabilite nella legge finanziaria annuale.", '14': "(1) È abrogata la legge provinciale 27 agosto 1962, n. 9, modificata dall'articolo 2 della legge provinciale 19 maggio 1968, n. 6, e dall'articolo 12 della legge provinciale 6 dicembre 1972, n. 36.(2) È soppresso il comitato allargato degli assessori previsto dall'articolo 3 del testo unico delle leggi provinciali sullo sviluppo della formazione professionale, approvato con decreto del Presidente della giunta provinciale 17 ottobre 1975, n. 49.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,466
bolzano
1,992
22
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1992-22/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_17_giugno_1992_n_22.aspx
{'1': '(1) La formazione professionale del podologo è intesa a fornire conoscenze integrate di tipo igienico, sanitario e sociale esplicate in rapporto diretto con persone affette da alterazioni ipercheratosiche cutanee, unghie ipertrofiche, deformi e incarnite, verruche dei piedi e piede doloroso.', '2': "(1) Le unità sanitarie locali mettono a disposizione della scuola per podologi i servizi e le strutture in dotazione, che siano necessarie per lo svolgimento dell'attività di formazione.", '3': "(1) La direzione della scuola è affidata a un medico preferibilmente specializzato in ortopedia.(2) Il direttore è coadiuvato da un istruttore didattico che ha il compito di coordinare le attività di tirocinio e di valutarne gli esiti in relazione ai singoli allievi.(3) Possono essere nominati docenti della scuola:a) medici abilitati all' esercizio della professione, esperti nella materia d'insegnamento;b) altri esperti, particolarmente preparati nelle materie e nelle tecniche che sono oggetto di insegnamento.(4) Il segretario della scuola assolve gli affari amministrativi e cura l'esecuzione delle deliberazioni del consiglio direttivo.(5) Il consiglio dei docenti è composto dai docenti e dal direttore della scuola in veste di presidente.", '4': "(1) Il consiglio direttivo è composto dai seguenti membri:a) il direttore della scuola che presiede il consiglio;b) un rappresentante dell' ufficio provinciale competente;c) un rappresentante dell' ente eventualmente incaricato della gestione della scuola;d) l' istruttore didattico.(2) Il consiglio direttivo si riunisce periodicamente per permettere la reciproca informazione sullo svolgimento delle attività formative e viene convocato dal direttore della scuola.(3) Alle riunioni prendono parte, con voto consultivo, i docenti di volta in volta interessati agli argomenti all'ordine del giorno.(4) Il consiglio direttivo esercita le seguenti funzioni:a) nomina il corpo docente;b) determina sedi e modalità d' espletamento del tirocinio pratico;c) designa due docenti in seno alla commissione dell' esame di diploma;d) formula proposte di carattere organizzativo-didattico;e) adotta i provvedimenti disciplinari, compresa l' espulsione degli allievi dalla scuola;f) adotta ogni altro provvedimento di natura programmatica, organizzativa e didattica che non sia di esclusiva competenza della direzione della scuola.(5) Le decisioni sono prese a maggioranza di voti espressi dai membri effettivi.", '5': "(1) Sono ammessi alla scuola di podologi, ai sensi e nei limiti di cui all'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 1979, n. 761, e del decreto del Ministro della Sanità 26 gennaio 1988, n. 30, i cittadini che:a) abbiano superato il secondo anno di una scuola media di secondo grado;b) abbiano compiuto 16 anni d' età;c) siano idonei psichicamente e fisicamente a svolgere la professione.(2) I candidati residenti in provincia di Bolzano hanno la precedenza nell'ammissione.(3) I documenti da allegare alla domanda di ammissione al corso sono elencati nel bando d'istituzione di ogni singolo corso.", '6': "(1) La Giunta provinciale stabilisce il numero minimo e massimo di allievi ammissibili alla scuola.(2) Qualora il numero degli aspiranti sia superiore al numero massimo di posti stabiliti, si procede alla selezione stilando una graduatoria sulla base di titoli di preferenza e di un esame scritto ed orale, o soltanto orale, o soltanto scritto.(3) I punteggi di valutazione sono stabiliti come segue:a) prova scritta od orale: se positiva, fino a 5 punti;b) titolo di studio di assistente geriatrico e familiare oppure di estetista: fino a 3 punti;c) titolo di studio superiore a quello richiesto per l' ammissione: fino a 3 punti;d) ultima valutazione o giudizio risultanti dal titolo di studio richiesto per l' ammissione alla scuola:1) da 36 a 41/60 o sufficiente: 1 punto;2) da 42 a 47/60 o buono: 2 punti;3) da 48 a 53/60 o distinto: 3 punti;4) da 54 a 60/60 od ottimo: 4 punti.(4) In caso di parità di voti è data precedenza all'aspirante più anziano di età.", '7': "(1) La scuola di formazione per podologi ha durata triennale e comprende complessivamente almeno 3000 ore d'insegnamento, suddivise in 2000 ore d'insegnamento teorico e 1000 ore d'insegnamento pratico.(2) L'insegnamento teorico comprende le seguenti materie:a) cultura generale (educazione civica, corrispondenza);b) seconda lingua;c) inglese;d) informatica;e) educazione fisica;f) disegno anatomico;g) legislazione sanitaria ed etica professionale;h) psicologia e sociologia;i) pronto soccorso;j) anatomia;k) fisiologia;l) medicina sociale;m) patologia generale;n) patologia chirurgica;o) ortopedia e traumatologia;p) geriatria;q) patologia del piede, clinica e terapia;r) dermatologia;s) biologia;t) chimica;u) microbiologia/igiene;v) fisica;w) farmacologia;x) tecniche podologiche;y) calzature e ortesi;z) terapia fisica.(3) Il tirocinio pratico verte sulle materie di cui al comma 2.", '8': '(1) È obbligatoria la frequenza delle lezioni teoriche e del tirocinio.', '9': "(1) Le assenze non possono superare un terzo delle ore di lezioni complessive dell'anno scolastico.(2) Qualora le assenze superino un terzo delle ore di lezione previste, l'allievo deve ripetere l'anno.(3) Le assenze, per qualsiasi motivo, devono essere immediatamente giustificate e motivate per iscritto, in caso di malattia mediante certificato medico da presentarsi al direttore della scuola.(4) Le ore di tirocinio pratico non svolte, devono essere in ogni caso recuperate.", '10': '(1) Le ore dedicate alle lezioni teoriche ed al tirocinio pratico non possono superare complessivamente il numero di 37 ore settimanali.', '11': '(1) Gli allievi sono assicurati contro gli infortuni sul lavoro e contro i danni arrecati a terzi durante la frequenza della scuola, comprese le attività di tirocinio.', '12': "(1) I singoli docenti tengono un registro giornaliero che contiene la descrizione del programma di tutte le ore di lezione.(2) I docenti sono tenuti a verificare regolarmente l'apprendimento degli allievi, sia in forma orale, sia in forma scritta.(3) La valutazione delle prove viene espressa in decimi.(4) Il risultato delle prove è annotato nel registro e dei giudizi si tiene conto in sede di scrutinio finale.", '13': "(1) Alla fine di ogni anno scolastico si tengono gli scrutini finali nei quali il consiglio dei docenti valuta il profitto di ciascun allievo.(2) Per essere ammesso al corso successivo, l'allievo deve conseguire una valutazione non inferiore a 6/10 in ciascuna materia.", '14': "(1) Gli allievi che abbiano riportato non più di tre insufficienze sono ammessi a sostenere gli esami di riparazione nelle relative materie. Qualora l'esame non venga superato, anche in una sola materia, l'allievo deve ripetere l'anno scolastico.(2) L'allievo non può ripetere più di una volta uno stesso anno scolastico.", '15': "(1) L'esame finale del corso è diretto ad accertare le capacità teoriche e pratiche acquisite dall'allievo e consiste in una dissertazione di un caso pratico precedentemente elaborato in forma scritta.(2) L'esame finale è sostenuto davanti ad apposita commissione, che viene nominata con deliberazione della Giunta provinciale ed è composta come segue:a) dal direttore della scuola con funzioni di presidente;b) da un rappresentante della Provincia;c) dall' istruttore didattico;d) da due docenti del corso.(3) Funge da segretario della commissione il segretario della scuola.", '16': "(1) In caso di assenza giustificata di un candidato all'esame di diploma, questo può accedere ad una nuova sessione dell'esame di diploma.(2) La data della nuova sessione è fissata dal consiglio direttivo.(3) In caso di assenza ingiustificata di un candidato all'esame di diploma, questo può accedere all'esame di riparazione.(4) L'esame di diploma può essere ripetuto solamente una volta.(5) Il giudizio negativo in sede di esame di riparazione, comporta per l'allievo la ripetizione dell'ultimo anno di corso.", '17': "(1) L'esame di diploma è valutato in cinquantesimi.(2) Nel diploma viene indicata la media aritmetica delle valutazioni delle due prove d'esame, elaborazione scritta e dissertazione.", '18': "(1) Il diploma è rilasciato dall'assessorato provinciale competente in materia di formazione sanitaria ed è sottoscritto anche dal presidente della commissione giudicatrice."}
2,467
bolzano
1,992
16
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1992-16/legge_provinciale_10_giugno_1992_n_16.aspx
{'1': '(1) La Giunta provinciale, sulla base di apposita convenzione, è autorizzata ad assegnare alla società nazionale approvvigionamento metano S.p.A., di seguito denominata SNAM, un contributo a fondo perduto per la realizzazione del metanodotto principale, secondo il tracciato da definirsi nella convenzione stessa, nonché a corrispondere alla SNAM gli importi erogati per il risarcimento dei danni connessi alla costituzione del metanodotto e le indennità per la costituzione della servitù necessarie alla realizzazione dei relativi impianti.', '2': "(1) Nella convenzione di cui al precedente articolo 1 e sulla base del progetto elaborato dalla SNAM, viene stabilito l'ammontare del contributo e le modalità di erogazione dello stesso.(2) Gli importi dovuti per il risarcimento dei danni e per le indennità di costituzione delle servitù, da stabilirsi in conformità alle vigenti disposizioni di legge provinciali, vengono liquidati con deliberazione della Giunta provinciale, sulla base di idonea documentazione e su conforme parere dell'ufficio estimo della Provincia.", '2/bis': '(1) In attuazione della direttiva 2003/55/CE la Giunta provinciale è autorizzata a definire, ai fini della sicurezza antincendi per il trasporto di gas naturale, per le tubazioni di nuova costruzione o in esercizio ubicate sul territorio provinciale, con pressione di esercizio fino a 64 bar, le distanze di sicurezza con proprio provvedimento. 2)', '3': "(1) La legge provinciale 21 novembre 1983, n. 46, modificata dall'articolo 17 della legge provinciale 25 febbraio 1986, n. 5, concernente interventi diretti a consentire la realizzazione del metanodotto Bolzano-Merano e del condotto per il trasporto dei fanghi dall'impianto di depurazione di Merano all'impianto di Bolzano, è abrogata.", '4': '(1) La Provincia autonoma di Bolzano ravvisa la necessità di realizzare e gestire, in collaborazione con il Comune di Bolzano ed i Comuni vicini, impianti per lo smaltimento dei rifiuti. La Giunta provinciale è autorizzata a disporre e concludere la partecipazione della Provincia alla società per azioni "ECO CENTER", a prevalente capitale pubblico locale.(2) Lo statuto della società deve prevedere in particolare:a) tra i fini sociali la gestione e la realizzazione degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti;b) un\' adeguata rappresentanza della Provincia, rapportata alla quota di capitale sottoscritto, negli organi di amministrazione e di controllo; i rappresentanti della Provincia sono nominati dalla Giunta provinciale.(3) La Giunta provinciale è autorizzata a partecipare al capitale azionario della società in misura non superiore al 10%, fino ad una spesa totale massima di lire 50.000.000 a carico dell\'esercizio finanziario 1992.(4) Nei limiti dello stanziamento annuale di bilancio stabilito dalla legge finanziaria, la Giunta provinciale è autorizzata a sottoscrivere e versare ulteriori quote del capitale della società di cui al comma 1 e a disporre la copertura di eventuali perdite di esercizio, mediante reintegro del capitale sociale in ragione delle azioni possedute, in base a regolari deliberazioni assunte dagli organi sociali.(5) Alla copertura dell\'onere indicato al comma 3 si provvede mediante riduzione per pari importo dell\'autorizzazione di spesa di cui all\'articolo 2, tabella B, n. 5, della L.P. 16 marzo 1992, n. 7, e dello stanziamento iscritto al capitolo 85050 dello stato di previsione della spesa per l\'anno 1992.', '5-6.': 'La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia.'}
2,468
bolzano
1,992
34
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1992-34/legge_provinciale_21_agosto_1992_n_34.aspx
{'1-5.': '', '6': '(1) La Giunta provinciale è autorizzata a partecipare alla società "Airport Bolzano-Bozen S.p.A." mediante la sottoscrizione di azioni per un importo di spesa non superiore a lire 200 milioni, da iscrivere nel capitolo 12250 dello stato di previsione della spesa per l\'anno finanziario 1992. 3)', '7-8.': '', '9': '', '10': '', '11': '', '12': '', '13': '', '14': '', '15': '', '16': "(1) L'articolo 2 della legge provinciale 19 marzo 1991, n. 6, è abrogato.", '17-18.': '', '19': '', '20': '', '21': "(1) La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
2,469
bolzano
1,992
6
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1992-6/legge_provinciale_14_febbraio_1992_n_6.aspx
{'1': '(1) La Provincia autonoma di Bolzano, di seguito denominata Provincia, assegna ai comuni idonei mezzi finanziari allo scopo di adeguare le loro finanze al raggiungimento delle finalità e all’esercizio delle funzioni stabilite dalle leggi. Le assegnazioni vengono stabilite annualmente nell’accordo di cui all’articolo 2. L’ammontare complessivo delle assegnazioni viene incrementato ai sensi degli articoli 4 e 5 della legge provinciale 16 novembre 2017, n. 18, nel caso in cui vengano trasferite ai comuni nuove funzioni amministrative. 3) 4)(2) Sono istituiti, a seconda della natura degli interventi, i seguenti fondi, da iscriversi nello stato di previsione della spesa del bilancio provinciale: fondo ordinario;fondo per investimenti;fondo per ammortamento mutui; 5)fondo perequativo;fondo di rotazione per investimenti. 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13)(3) I finanziamenti a carico del fondo ordinario, destinati alla copertura delle spese correnti dei comuni e delle comunità comprensoriali, sono erogati in quattro rate, la prima delle quali di regola entro il mese di gennaio. L’accordo di cui all’articolo 2 può prevedere che le erogazioni siano effettuate secondo il fabbisogno di cassa degli enti locali documentato dal rispettivo tesoriere. Le modalità di erogazione dei mezzi finanziari previsti per gli altri fondi di cui al comma 2 sono stabilite con l’accordo di cui all’articolo 2. I mezzi finanziari a carico del fondo per ammortamento mutui sono erogati in rate semestrali di norma nel mese precedente a quello di scadenza delle rate di ammortamento. 14)(4) I finanziamenti a carico del fondo di ammortamento mutui e del fondo di rotazione per investimenti sono sospesi. Fanno eccezione i finanziamenti già concessi e tuttora in essere. 15)(5)La dotazione dei fondi destinati alla finanza locale viene stabilita annualmente sulla base dell’intesa di cui all’articolo 2 con legge provinciale di stabilità ed eventualmente con successive variazioni di bilancio. 16)', '2': "(1) La dotazione dei fondi e la loro ripartizione tra i singoli comuni sono concordate ogni anno tra il/la Presidente della Provincia ed una rappresentanza dei comuni. 17)(2) Ai fini dell'intesa, si tiene conto delle risorse globali e della politica tariffaria e tributaria dei comuni, computate con l'aliquota minima fissata dalla legge ovvero nella misura stabilita dalla legge.(3) Le funzioni della rappresentanza dei comuni sono svolte dal consiglio dei comuni di cui alla legge provinciale 8 febbraio 2010, n. 4. 18)(4) Il consiglio dei comuni esercita le competenze, anche deliberative e di amministrazione attiva, per quanto attiene ai criteri di riparto, al riparto e all’assegnazione di finanziamenti agli enti locali. Le modalità per l’esercizio delle competenze sono stabilite nell’accordo di cui al presente articolo. 19)", '2/bis': '(1) In sede di vigilanza e tutela, nelle sedute della Giunta provinciale le funzioni di segretario/segretaria sono esercitate dal direttore/dalla direttrice della ripartizione provinciale competente per gli enti locali o, in caso di assenza o impedimento, dal suo sostituto/dalla sua sostituta o da un funzionario/una funzionaria incaricati. Esso/Essa verifica anche l’attuazione delle decisioni. 20)', '2/ter': '', '3': '', '4': '(1) I finanziamenti a carico del fondo ordinario sono utilizzati dai comuni per far fronte alle spese correnti.(2) L’assegnazione dei finanziamenti ai comuni di cui al comma 1 avviene sulla base di criteri e parametri che descrivono il fabbisogno finanziario dei singoli comuni, tenendo conto anche delle risorse finanziarie dei comuni. I criteri e i parametri per il rilevamento del fabbisogno finanziario e la loro ponderazione nonché i dettagli per tenere conto delle risorse finanziarie sono stabiliti con l’accordo di cui all’articolo 2.(3) Sono inoltre assegnati ai comuni i fondi per far fronte alle spese risultanti dalle funzioni delegate, in base ai programmi di attività e di spesa concordati. 23)(4) Per il finanziamento delle spese correnti sono assegnati alle comunità comprensoriali finanziamenti dal fondo ordinario, stabiliti con accordo di cui all’articolo 2. 24)', '5': '(1) Per la copertura delle spese di investimento i comuni ricevono annualmente, sulla base di criteri di fabbisogno, contributi agli investimenti. Con questi contributi agli investimenti sono da finanziare le opere di cui all’articolo 2 della legge provinciale 11 giugno 1975, n. 27, e successive modifiche; si applicano le disposizioni di cui all’articolo 7 della stessa legge provinciale. 25)(2) 26)(3) I criteri di fabbisogno e la loro ponderazione, le norme transitorie per la nuova disciplina sugli investimenti, nonché i dettagli e le procedure per il finanziamento delle spese di investimento sono stabiliti con l’accordo di cui all’articolo 2. 27) 28)(4) Ai comuni, alle comunità comprensoriali e ai consorzi di comuni possono essere assegnati mezzi finanziari provenienti dal fondo per gli investimenti e destinati a progetti speciali. I criteri per queste assegnazioni sono disciplinati dall’accordo di cui all’articolo 2. 29)', '5/bis': '(1) A copertura delle spese di investimento dei comuni è istituito il “Nuovo fondo per gli investimenti”. Alle opere finanziate ai sensi del presente comma si applicano le disposizioni di cui all’articolo 7 della legge provinciale 11 giugno 1975, n. 27. 30)(2) Il fondo è così suddiviso:una quota parte assegnata e liquidata d’ufficio ai comuni in base a criteri di fabbisogno. I criteri di fabbisogno e la loro ponderazione vengono stabiliti con l’accordo di cui all’articolo 2;una quota parte messa a disposizione, dietro presentazione di istanza da parte dei comuni, per finanziare particolari categorie di opere pubbliche da selezionarsi mediante bando per la presentazione di progetti.(3) La suddivisione del fondo di cui al comma 2, la destinazione della quota di cui al comma 2, lettera b), tra diverse categorie di opere pubbliche e i criteri per la concessione delle risorse del fondo sono proposti da un comitato paritetico composto dal presidente della Provincia, eventuali altri rappresentanti della Provincia e da rappresentanti del Consiglio dei Comuni. La gestione amministrativa del fondo e la valutazione tecnico-amministrativa delle opere sono affidate a una commissione tecnica paritetica.(4) Con l’accordo di cui all’articolo 2 sono stabiliti: la composizione del comitato paritetico e della commissione tecnica paritetica, la suddivisione del fondo di cui al comma 2, la destinazione della quota di cui al comma 2, lettera b), tra diverse categorie di opere pubbliche nonché i criteri e le procedure per la concessione dei contributi agli investimenti. Con lo stesso accordo sono inoltre stabilite le modalità e la tempistica di utilizzo del fondo.(5) A valere sul “Nuovo fondo per gli investimenti” vengono inoltre concessi i contributi di cui all’articolo 5 della legge provinciale 11 giugno 1975, n. 27, e successive modifiche. 31)', '6': '(1) I finanziamenti a carico del fondo ammortamento mutui sono utilizzati dai comuni per far fronte ad oneri di ammortamento dei mutui contratti o da contrarsi, secondo i criteri e le modalità della legge provinciale 7 agosto 1986, n. 24, nel testo vigente. 33)(2) 34)', '7': "(1) I finanziamenti a carico del fondo perequativo sono assegnati ai comuni allo scopo di sostenerli nella salvaguardia degli equilibri di bilancio nonché per coprire le spese da sostenere per il raggiungimento delle finalità previste dai commi 1-bis e 1-ter. 35)(1-bis) Ai comuni possono essere assegnati ulteriori mezzi finanziari a carico del fondo perequativo per coprire i maggiori oneri derivanti da spese straordinarie e per il finanziamento di progetti pilota e progetti speciali. 36)(1-ter) Ai comuni delle località ladine dell’Alto Adige vengono concesse assegnazioni in proporzione alla rispettiva popolazione per la copertura dei maggiori oneri derivanti dall’attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 32 del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 574, e successive modifiche, sull’uso della lingua ladina nei rapporti con la cittadinanza. 37)(2) I criteri per l'assegnazione ai singoli comuni dei finanziamenti di cui al presente articolo sono stabiliti con l’accordo di cui all’articolo 2. 38)", '7/bis': "(1) 40)(2) Per mezzo del fondo di rotazione vengono disposti finanziamenti ai comuni per spese di investimento, con obbligo per i comuni di restituire al fondo medesimo in parte o per intero gli importi anticipati. Con gli accordi di cui all'articolo 2 sono definiti le spese di investimento finanziabili, le modalità per la concessione ed i relativi requisiti, la quota che i comuni sono obbligati a restituire e le relative rate, le modalità di pagamento a favore dei comuni e il riversamento da parte dei medesimi.(2/bis) Compatibilmente con il regime degli aiuti di Stato, hanno altresì accesso al fondo di rotazione le società a totale partecipazione pubblica che svolgono servizi pubblici locali a livello provinciale. 41)(2/ter) Tramite il fondo di rotazione possono essere concessi finanziamenti a Comuni in dissesto o predissesto che sono necessari per la riduzione dei mutui del comune ovvero delle sue società partecipate al 100 per cento. Con gli accordi di cui all’articolo 2, sono definite le modalità per la concessione ed i relativi requisiti, la quota che i Comuni sono obbligati a restituire e le relative rate, nonché le modalità di pagamento a favore dei Comuni. 42)(2/quater) I Comuni possono mettere a disposizione del fondo di rotazione mezzi finanziari anche per finanziare opere di investimenti di altri comuni della provincia. Con gli accordi di cui all’articolo 2, sono definiti i relativi requisiti e le modalità per la restituzione dei mezzi finanziari ai Comuni. 43)(2/quinquies) La Giunta provinciale è comunque autorizzata a far affluire al bilancio provinciale quote del fondo di rotazione, nei limiti delle relative disponibilità. 44)(3) Per il fondo di rotazione di cui al comma 2 è autorizzata a carico del bilancio 2008 (UPB 26200) una spesa pari a 50 milioni di euro, alla cui copertura si provvede mediante riduzione di pari importo degli stanziamenti autorizzati ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera b), della legge provinciale 21 dicembre 2007, n. 14. Alla relativa variazione del piano di gestione si provvede con decreto dell'assessore provinciale alle finanze e bilancio ai sensi dell'articolo 24 della legge provinciale 29 gennaio 2002, n. 1.45)", '7/ter': '(1) Le disposizioni di cui all’articolo 2 della legge provinciale 25 settembre 2015, n. 11, si applicano, secondo le modalità e per i fini di cui al medesimo articolo 2, anche alle società autonomamente istituite o partecipate dagli enti locali, nonché agli altri soggetti, organismi o strutture comunque denominati disciplinati dall’ordinamento dei comuni della Regione autonoma Trentino-Alto Adige in materia di forme collaborative intercomunali e di disciplina dei servizi pubblici locali. 46)', '8': '', '9': "(1) Il ricorso all'indebitamento da parte dei comuni è ammesso, nelle forme previste dal presente articolo, per il finanziamento di spese in conto capitale e per l'estinzione anticipata di passività onerose derivanti da mutui contratti con gli istituti di credito. È consentito il ricorso a mutui passivi per il finanziamento dei debiti fuori bilancio e per altre destinazioni di legge. 48)(2) Le entrate relative ai mutui di cui al comma 1 hanno destinazione vincolata. 49)(3) Il ricorso all’indebitamento è consentito solo se:è previsto nel bilancio di previsione triennale;è dimostrata la disponibilità delle risorse finanziarie per l’ammortamento del capitale e per il pagamento degli interessi;sussistono i requisiti previsti dall’articolo 204, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modifiche. 50)(4) I contratti di mutuo con enti diversi dalla cassa depositi e prestiti, dall'istituto nazionale per i dipendenti dell'amministrazione pubblica e dall'istituto per il credito sportivo devono contenere le seguenti clausole e condizioni:l'ammortamento non può avere durata inferiore a cinque anni; 51)la decorrenza dell'ammortamento deve essere fissata al primo gennaio dell'anno successivo a quello della stipulazione del contratto, salvo diversa disposizione di legge; 52)la rata di ammortamento deve essere comprensiva, fin dal primo anno, della quota capitale e della quota interessi; 53)devono essere stabilite le modalità di corresponsione degli eventuali interessi di preammortamento; 54)deve essere indicata la natura della spesa da finanziare con il mutuo e, ove necessario, avuto riguardo alla tipologia dell'investimento, deve essere dato atto dell'intervenuta approvazione del progetto definitivo o esecutivo, secondo le norme vigenti.(5) Ove nel corso dell'esercizio si renda necessario attuare investimenti o variare quelli già in atto, l'organo competente modifica il Documento unico di programmazione e il Programma delle opere pubbliche prima dell'assunzione del mutuo. 55)(6) I comuni sono autorizzati ad attivare prestiti obbligazionari nelle forme consentite dalla legge.(7) A titolo di garanzia del pagamento delle rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti i comuni possono rilasciare delegazione di pagamento a valere sulle entrate afferenti ai primi tre titoli del bilancio di previsione nonché accendere ipoteche e altre forme di garanzia previste dalla legge. 56)(8) Il tesoriere, su richiesta del comune corredata dalla deliberazione della Giunta, concede allo stesso anticipazioni di tesoreria, entro il limite massimo dei tre dodicesimi delle entrate accertate nel penultimo anno precedente, afferenti ai primi tre titoli di entrata del bilancio.(9) Gli interessi sulle anticipazioni di tesoreria decorrono dall’effettivo utilizzo delle somme con le modalità previste dalla convenzione relativa all’affidamento del servizio di tesoreria stipulata con il tesoriere. 57) 58)", '10': "(1) Per gli investimenti relativi alla realizzazione di opere pubbliche di importo superiore ai limiti fissati dal Comitato per gli accordi finanziari ai sensi dell'articolo 2, è approvato unitamente al progetto esecutivo dell'opera un piano economico-finanziario diretto ad accertare l'equilibrio economico-finanziario dell'investimento e della connessa gestione, tenuto conto del prevedibile grado di utilizzo delle opere nonché del presumibile livello delle entrate derivante dalla riscossione di tariffe e dal concorso degli utenti alla spesa. 59) 60)", '11': "(1) I comuni possono rilasciare garanzia fideiussoria per l'assunzione di mutui destinati ad investimenti e per altre operazioni d'indebitamento fatte da aziende da essi dipendenti o da forme collaborative cui partecipano.(2) La garanzia fideiussoria, inoltre, può essere rilasciata a favore delle società di capitali costituite ai sensi dell'articolo 44, comma 6, lettera b), della legge regionale 4 gennaio 1993, n. 1, e successive modifiche, per l'assunzione di mutui destinati alla realizzazione delle opere necessarie al corretto svolgimento del servizio pubblico, nonché per la realizzazione di infrastrutture e di altre opere di interesse pubblico che non rientrino nelle competenze istituzionali di altri enti ai sensi della legislazione vigente; in tal caso gli enti predetti rilasciano la fideiussione limitatamente alle rate di ammortamento da corrispondersi da parte della società fino al secondo esercizio finanziario successivo a quello di entrata in funzione dell'opera e in misura non superiore alla propria quota percentuale di partecipazione alla società. 61)(3) La garanzia fideiussoria può essere rilasciata anche a favore di soggetti diversi da quelli di cui ai commi 1 e 2, per l'assunzione di mutui destinati alla realizzazione di opere ai fini culturali, sociali o sportivi, su terreni di proprietà del comune, a condizione che:il progetto sia approvato dal comune e sia stata stipulata una convenzione con il soggetto mutuatario per regolare la possibilità di utilizzo delle strutture in funzione delle esigenze della comunità locale;si preveda l'acquisizione, al termine della concessione, dell'opera realizzata al patrimonio del comune;la convenzione di cui alla lettera a) regoli i rapporti tra comune e mutuatario nel caso di rinuncia di quest'ultimo alla realizzazione dell'opera.(4) Gli interessi annuali relativi alle operazioni di indebitamento garantite con fideiussione concorrono alla formazione del limite di cui all'articolo 1, comma 3 quinquies, della legge provinciale 7 agosto 1986, n. 24, e successive modifiche.62) 63)", '12': '(1) Nel quadro delle disposizioni costituenti principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica e al fine di favorire uno sviluppo equilibrato della finanza comunale e il concorso della gestione finanziaria dei comuni alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, il Presidente della Provincia ed il Comitato per gli accordi finanziari dei comuni sottoscrivono annualmente, entro il termine massimo del 28 febbraio, un patto di stabilità provinciale. Tale patto di stabilità si riferisce a più esercizi finanziari ed è diretto a impegnare le amministrazioni locali a conseguire miglioramenti dei saldi di bilancio e riduzioni di finanziamenti in disavanzo delle spese, anche mediante misure correttive. 64)(2) Il Comitato per gli accordi finanziari dei comuni e il Presidente della Provincia stabiliscono, per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal patto di stabilità provinciale, criteri, modalità e indicatori compatibili con quelli a cui è tenuta la Provincia in virtù dei principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica.65)', '12.1': '(1) A decorrere dall’esercizio finanziario 2018 cessano di applicarsi le disposizioni provinciali che disciplinano gli obblighi relativi al patto di stabilità interno con riferimento agli enti locali.(2) I comuni concorrono al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica assicurando il pareggio di bilancio.(3) La Provincia provvede al coordinamento della finanza pubblica nei confronti dei comuni, definendo i concorsi e gli obblighi degli stessi.(4) 66) 67)(4/bis) Il Comitato per gli accordi finanziari dei comuni e il Presidente della Provincia fissano, mediante accordo, l’obiettivo complessivo dei comuni e stabiliscono le modalità di monitoraggio e certificazione delle risultanze del pareggio di bilancio. 68)(4/ter) Nell’ambito dell’accordo di cui al comma 4/bis sono determinate altresì le sanzioni applicabili ai comuni per il mancato conseguimento del pareggio di bilancio, mediante l’introduzione di un sistema sanzionatorio omogeneo rispetto al sistema statale, che sanzioni, in misura proporzionata all’entità delle infrazioni commesse, i colpevoli scostamenti registrati nelle singole gestioni di bilancio, anche mediante la decurtazione dei finanziamenti spettanti ai sensi delle leggi vigenti. 69)', '12/bis': "(1) Tutti i posti occupati, sia quelli relativi al personale a tempo indeterminato sia quelli relativi al personale a tempo determinato, devono essere previsti nella pianta organica del Comune. È escluso il personale stagionale assunto ai sensi dell’articolo 18 della legge 31 gennaio 1994, n. 97, e successive modifiche, e il personale con disabilità ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68, e successive modifiche, assunto previa:stipula di una convenzione individuale per l’inserimento lavorativo ai sensi dell’articolo 14, comma 1, lettera d), della legge provinciale 14 luglio 2015, n. 7;stipula di una convenzione individuale per l’occupazione lavorativa ai sensi dell’articolo 16, comma 1, lettera a), della legge provinciale 14 luglio 2015, n. 7;partecipazione a un progetto per l’impiego temporaneo di lavoratori disoccupati ai sensi della legge provinciale 11 marzo 1986, n. 11, e successive modifiche;conclusione di un tirocinio ai sensi dell’articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196. 70)(2) La pianta organica non può superare i parametri previsti tramite regolamento della Giunta Provinciale. 71)(3) Nel regolamento di cui al comma 2 possono essere previsti i parametri per l'assunzione di dirigenti nel caso di gestione associata di servizi o funzioni ai sensi dell’articolo 127, comma 1/bis, della legge regionale 3 maggio 2018, n. 2, e successive modifiche, e per assunzioni finalizzate a garantire la continuità nello svolgimento delle attività nei casi di cui agli articoli 91, comma 4/bis, e 155, comma 1, secondo periodo, della citata legge regionale, nonché per l’assunzione a tempo determinato nei casi di cui all’articolo 167, comma 1/bis, della stessa legge regionale. 72)", '13': "(1) La stipulazione di tutti i contratti deve essere preceduta da deliberazione indicante: 73)il fine che con il contratto si intende perseguire;l'oggetto del contratto, la sua forma e le clausole ritenute essenziali;le modalità di scelta del contraente entro quelle ammesse dalle disposizioni vigenti in materia di contratti della Provincia e le ragioni che ne sono alla base.(2) 74)(3) 75) 76)(4) L’alienazione di beni immobili avviene mediante pubblico incanto o, dopo la sua diserzione, tramite licitazione privata sulla base del valore determinato con un parere di stima. Gli enti locali definiscono con regolamento i casi in cui sono ammesse le vendite di immobili tramite trattativa privata, tuttavia il valore stimato di tali immobili non può superare l’importo massimo stabilito dall’articolo 16 della legge provinciale 21 gennaio 1987, n. 2, e successive modifiche. 77)(5) I contratti di affitto o di locazione attivi e passivi possono essere conclusi mediante trattativa privata ai sensi dell’articolo 3 del regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, e successive modifiche, purché rientranti nei limiti e nei casi stabiliti dal relativo regolamento dell’ente locale. Lo stesso vale per la scelta delle parti contraenti per tutti i contratti dai quali derivino entrate. 78)(6) Per i contratti dai quali derivino spese per l’ente locale valgono le vigenti disposizioni sugli appalti pubblici. 79)(7) I beni mobili divenuti inservibili vengono di regola permutati con altri beni, che li sostituiscono. Qualora tali beni non vengano permutati possono essere alienati tramite trattativa privata. L’alienazione può essere effettuata a condizione che il relativo consegnatario/la relativa consegnataria dichiari i beni fuori uso e rilasci un parere di congruità sul prezzo, ovvero lo richieda alla persona responsabile della procedura d’acquisto della relativa classe di beni. 80)", '13/bis': '(1) Nel rispetto delle disposizioni dell’Unione europea sugli aiuti di Stato, in territori strutturalmente deboli da individuarsi con apposita deliberazione della Giunta provinciale, i comuni possono concedere contributi a imprese per progetti di sviluppo sostenibile finalizzati alla promozione della sostenibilità e al sostegno delle aree rurali, previa approvazione di un regolamento comunale che ne definisca i criteri.(2) Ai fini di cui al comma 1 i comuni aventi diritto possono utilizzare anche la propria quota delle misure di compensazione ambientale nel rispetto dei fini previsti dalla normativa vigente e dei criteri stabiliti dalla Giunta provinciale. 81)', '14': '', '15': '(1) Per favorire lo sviluppo del territorio e la valorizzazione degli immobili oggetto di acquisizione ai sensi del protocollo di intesa sottoscritto in data 10 agosto 2007 dal Ministero della Difesa, l’Agenzia del Demanio e la Provincia autonoma di Bolzano, e per incentivare la partecipazione delle comunità locali ai processi di trasformazione urbana, ai Comuni interessati dai predetti processi è assegnata una quota, determinata nell’accordo di programma nell’ambito della conferenza dei servizi, non inferiore al 30 per cento dei benefici pubblici derivanti dalla valorizzazione degli immobili.(2) La Giunta provinciale definisce, sentito il Consiglio dei Comuni, i criteri per la quantificazione dei benefici pubblici e le modalità per la loro suddivisione, tenendo conto, in particolare, dei tempi di approvazione delle procedure, degli effettivi margini e dei rendimenti finanziari. Sono da considerare benefici pubblici anche le opere pubbliche e gli interventi di pubblica utilità richiesti dai Comuni, gli immobili a questi assegnati, eventuali sconti o agevolazioni concessi rispetto ai prezzi ordinari di mercato e i rendimenti finanziari della valorizzazione spettanti alla Provincia. 83)', '16': "(1) Allo scopo di ridurre le spese dei comuni e delle comunità comprensoriali per l’elaborazione dei dati e per i servizi amministrativi e di consulenza a gestione centralizzata vengono concessi ai comuni, al Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano o al Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano per il Bacino Imbrifero Montano dell’Adige contributi che verranno fissati annualmente dal Comitato per gli accordi finanziari di cui alla presente legge. 84)(2) Il Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano Società Cooperativa è una società costituita per svolgere, in forma di cooperazione fra enti pubblici, una specifica missione di pubblico interesse, necessaria per perseguire e realizzare le finalità istituzionali dei comuni ai sensi dell’articolo 2 della legge regionale 3 maggio 2018, n. 2, e delle comunità comprensoriali ai sensi dell’articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 279. Tale missione consiste fra l’altro anche nella gestione di funzioni e servizi, in attività di controllo, di revisione, di formazione, di elaborazione stipendi e di dati, anche in forma elettronica, per garantire il migliore svolgimento della funzione amministrativa secondo criteri di efficacia ed efficienza, anche ai sensi degli articoli 11 e 12 della direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE; il tutto si realizza nel Consorzio in forma centralizzata. Esborsi da parte dei comuni e delle comunità comprensoriali consorziati devono essere parametrati alle spese effettivamente sostenute, tenendo conto delle prestazioni in concreto richieste.(3) Il Comitato per gli accordi finanziari può destinare annualmente al Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano oppure al Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano del Bacino Imbrifero Montano dell'Adige finanziamenti dal fondo per la finanza locale per l'acquisto o la costruzione di immobili e per altri investimenti.(4) I contributi concessi in base al comma 1 nonché i finanziamenti di cui al comma 3 vengono erogati in una o più soluzioni su richiesta scritta del beneficiario in base al rispettivo fabbisogno di cassa. Il beneficiario è tenuto a evidenziare nel proprio bilancio il relativo utilizzo.(5) Per gli scopi di cui al comma 1 e per promuovere lo svolgimento di acquisti in forma congiunta, alle società cooperative d’acquisto, alle quali si sono associati Comuni, Comunità comprensoriali e altri enti pubblici, possono essere concessi, mediante accordo sulla finanza locale, contributi per l’acquisto di programmi informatici gestiti centralmente e per servizi amministrativi a gestione centralizzata ad essi connessi.(6) Il 50 per cento dei finanziamenti vengono erogati su richiesta scritta del beneficiario; il restante importo dietro documentazione dei costi amministrativi e d’acquisto. 85)La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
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http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1989-5/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_9_marzo_1989_n_5.aspx
{'1': "(1) La durata del corso di formazione per massofisioterapisti è biennale per complessive 2000 ore di insegnamento teorico e pratico.(2) L'insegnamento teorico e pratico comprende le seguenti materie:Materie Piano di studi 1° anno 2° annoAnatomia 50Fisiologia 50Patologia 80Educazione sanitaria 20Igiene 20Chimica e fisica 20Legislazione sanitaria 20Psicologia 20 20Seconda lingua 40 40Pronto soccorso e medicazioni 20Metodologia della massofisioterapia 60 30Fisioterapia strumentale 40Esercitazioni pratiche 720 750TOTALE 1000 1000", '2': '(1) Sono ammessi al corso cittadini italiani e stranieri con precedenza assoluta per i candidati residenti in Provincia di Bolzano.(2) Gli aspiranti alla scuola devono possedere i seguenti requisiti:diploma di scuola secondaria di primo grado o titolo di studio straniero equiparato;età non inferiore ad anni 16.', '3': "(1) Il numero minimo e massimo di allievi ammessi al corso di formazione per massofisioterapisti è stabilito in base alla programmazione provinciale dell'attività formativa per il personale socio-sanitario.(2) Qualora il numero degli aspiranti al corso sia superiore al numero massimo di posti stabiliti, si procede ad una selezione, stilando una graduatoria - punteggio sulla base di titoli di preferenza e di un esame scritto.(3) I punteggi di valutazione sono stabiliti come segue:fino ad un massimo di 20 punti per il giudizio riportato nel diploma di scuola media o di un istituto superiore;fino ad un massimo di 10 punti per la frequenza di scuole, corsi, seminari, convegni in materie sanitarie;fino ad un massimo di 10 punti per servizio prestato in attività sanitarie presso enti pubblici e privati;fino ad un massimo di 50 punti per l'esame scritto.", '4': "(1) Gli allievi hanno l'obbligo della frequenza.(2) Non sono ammessi al secondo anno di corso o all'esame di diploma coloro che non abbiano frequentato almeno un terzo delle lezioni teoriche o del tirocinio pratico.(3) I docenti verificano regolarmente il profitto degli allievi.(4) Al termine dell'insegnamento delle singole materie l'idoneità dell'allievo ad essere ammesso al corso successivo o a sostenere l'esame di diploma è valutata da una commissione della quale fanno parte:il docente della materia esaminata;il direttore didattico;l'istruttore didattico.(5) Funge da verbalizzante il segretario del corso.", '5': '(1) Sono ammessi gli esami di riparazione tra il primo e secondo anno di corso in non più di tre materie.', '6': "(1) Può sostenere l'esame di diploma l'allievo che abbia conseguito una valutazione positiva sia nelle materie teoriche che nel tirocinio pratico.(2) L'esame di diploma consiste:in una prova scritta o nella presentazione di una tesi svolta dal candidato durante il secondo anno di corso;in una discussione multidisciplinare attinente la prova scritta o la tesi presentata;in una prova pratica ove vengono valutate tecniche di massoterapia applicate a pazienti di diversa patologia.(3) L'esame di diploma può essere ripetuto solamente una volta.", '7': "(1) La commissione d'esame è nominata con delibera dell' U.S.L. ed è composta:dal Presidente dell' U.S.L. o un suo delegato, quale presidente;dal Direttore didattico del corso;da un docente del corso;dal massofisioterapista docente;da un rappresentante dell'Assessorato degli affari sociali e sanità.(2) Le mansioni amministrative sono svolte dal segretario della scuola.", '8': "(1) Il diploma viene predisposto a cura dell'Assessorato agli affari sociali e sanità e firmato dall'Assessore competente, dal presidente della commissione d'esame e dal Direttore didattico del corso."}
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bolzano
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http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1989-1/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_11_gennaio_1989_n_1.aspx
{'1': "(1) Possono beneficiare dei contributi di cui all'articolo 6, comma 2 della legge provinciale 3 gennaio 1986, n. 1, sia i dipendenti di ruolo che quelli non di ruolo dei servizi sanitari delle Unità Sanitarie Locali e di quelli gestiti direttamente dalla Provincia. Possono altresì beneficiare dei predetti contributi coloro che al momento della presentazione della domanda non operino nel servizio sanitario pubblico, fatta salva l'osservanza di quanto stabilito dall'articolo 7 della predetta legge provinciale, sostituito dall'articolo 4 della legge provinciale 19 gennaio 1988, n. 2.", '2': "(1) Per il personale delle Unità Sanitarie Locali, l'esigenza dell'espletamento di un periodo di specializzazione e/o di pratica viene valutata tramite apposito parere dal direttore sanitario dell'Unità Sanitaria Locale, dalla quale dipende l'interessato, su richiesta dell'interessato stesso rispettivamente su proposta del primario, per il cui reparto o servizio la specializzazione e/o pratica possono essere rilevanti. In caso di proposta da parte del primario occorre il consenso del dipendente.", '3': "(1) Per il personale della Provincia il parere viene espresso dal direttore di ripartizione, su richiesta dell'interessato.", '4': "(1) La domanda per la concessione di contributi di cui al presente regolamento deve essere redatta in carta libera e presentata all'ufficio provinciale competente per la formazione e l'aggiornamento del personale del servizio sanitario. La domanda deve contenere le seguenti indicazioni:a) le generalità del richiedente;b) lo scopo della specializzazione e/o pratica;c) il preventivo di spesa;d) la dichiarazione circa la percezione di altri emolumenti, assegni o borse di studio.(2) Alla domanda va allegato il parere rilasciato ai sensi dell'articolo 2 rispettivamente dell'articolo 3 del presente regolamento.", '5': '(1) La specializzazione e/o pratica può essere espletata in strutture universitarie o in altre strutture pubbliche, nonché presso istituzioni private, sia nazionali che estere.', '6': '(1) Per il personale delle Unità Sanitarie Locali il periodo di specializzazione e/o di pratica, da finanziare con il fondo, previsto dalla legge provinciale 3 gennaio 1986, n. 1, non può superare complessivamente i 4 anni per ogni richiedente, computando tutti i periodi di specializzazione e di pratica, finanziati con i contributi in oggetto.(2) Il personale della Provincia e coloro che non operino nel servizio sanitario pubblico possono presentare domanda per ottenere contributi anche per specializzazioni e/o pratiche di durata inferiore a 2 mesi.', '7': "(1) Qualora il periodo di specializzazione e/o di pratica viene espletato a tempo definito, il computo della durata del periodo, ai sensi dell'articolo precedente, viene effettuato proporzionalmente alle ore effettivamente espletate, considerando per tempo pieno una giornata di otto ore.", '8': "(1) L'ammontare del contributo viene determinato, tenendo conto del preventivo di spesa e non può superare la misura del trattamento di missione dei dipendenti provinciali per il corrispondente periodo. Ai fini della determinazione del contributo possono altresì essere considerate eventuali tasse d'iscrizione o di frequenza in misura pari al 50% delle somme effettivamente pagate e debitamente documentate.", '9': "(1) La liquidazione del contributo avviene a domanda del beneficiario previa dimostrazione dell'espletamento del periodo di specializzazione e/o di pratica. Ove detti periodi siano di durata superiore a 6 mesi, la liquidazione può avvenire anche in più soluzioni alla scadenza di ciascun semestre, previa presentazione di un attestato di frequenza."}
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http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-2001-49/decreto_del_presidente_della_provincia_30_agosto_2001_n_49.aspx
{'1': "(1) La graduatoria unificata di cui all'articolo 8 della legge 12 marzo 1999, n. 68, è stilata al 1° gennaio, al 1° maggio e al 1° settembre di ogni anno. Per la formazione della graduatoria del collocamento obbligatorio si considera l'anzianità di disoccupazione nelle liste di collocamento obbligatorio, fino ad un massimo di 60 mesi dalla data d'iscrizione.(2) Per la determinazione del punteggio valido per il diritto di precedenza nell'avviamento al lavoro presso un datore di lavoro pubblico o privato, si tiene conto, oltre che dell'anzianità di disoccupazione, anche delle percentuali d'invalidità secondo la tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1997, n. 246.(3) Per la determinazione del punteggio non hanno nessuna incidenza nè i familiari a carico nè le condizioni economiche.(4) A tutti gli iscritti è attribuito un punteggio iniziale pari a zero punti e per ogni mese di anzianità di disoccupazione pregressa dalla data di iscrizione o reiscrizione nelle liste del collocamento obbligatorio viene sommato un punto. A tale punteggio viene sommato il punteggio corrispondente alle percentuali d'invalidità secondo la tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1997, n. 246.(5) Il lavoratore con punteggio maggiore precede in graduatoria il lavoratore con punteggio minore. In caso di parità di punteggio precede il lavoratore con maggiore anzianità di disoccupazione nelle liste del collocamento obbligatorio e a parità d'iscrizione il più anziano di età.(6) La graduatoria unificata è suddivisa fra aspiranti al pubblico impiego in possesso dell'attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca ed aspiranti al settore privato. La graduatoria unificata per il pubblico impiego è ulteriormente suddivisa per gruppo di appartenenza linguistica.(7) Le persone disabili ai sensi dell'articolo 1 lettere a) e c) della legge 12 marzo 1999, n. 68, sono inserite in graduatoria con l'indicazione dei provvedimenti per l'inserimento lavorativo risultanti dalla dichiarazione della condizione di disabilità rilasciata dalla competente commissione medica di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104.(8) Le persone disabili ai sensi dell'articolo 1 lettere b) e d) della legge 12 marzo 1999, n. 68, sono inserite in graduatoria con l'indicazione dei provvedimenti per l'inserimento lavorativo risultanti dalla dichiarazione della condizione di disabilità, ove prevista, rilasciata dalla competente commissione medica.", '2': "(1) Le funzioni attribuite al comitato tecnico dall'articolo 6 della legge 12 marzo 1999, n. 68, sono esercitate dalla Ripartizione Lavoro-Ufficio del Lavoro, nonché dai servizi sanitari e sociali nell'ambito della Conferenza dei servizi, regolamentata con delibera della Giunta provinciale.(2) L'accertamento delle condizioni di disabilità ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge 12 marzo 1999, n. 68, spetta alla commissione medica di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104. I relativi criteri vengono fissati con delibera della Giunta provinciale ai sensi del comma 1.", '3': "(1) Sentita la Commissione provinciale per l'impiego, con delibera della Giunta provinciale sono definiti i criteri per la stipula, ai sensi degli articoli 11, comma 2 e 12 della legge 12 marzo 1999, n. 68, fra Ripartizione Lavoro-Ufficio del lavoro e le aziende, delle seguenti convenzioni:programma d'assunzione per la copertura cadenzata della quota d'obbligo;convenzione per il distacco di persone disabili a cooperative sociali o liberi professionisti disabili.(2) Per le convenzioni di cui all'articolo 11, comma 4, della legge 12 marzo 1999, n. 68, si attuano i progetti d'inserimento lavorativo in conformità all'articolo 11 della legge provinciale 30 giugno 1983, n. 20.", '4': '(1) In applicazione degli articoli 5, 13 e 14 della legge 12 marzo 1999, n. 68, la Provincia Autonoma di Bolzano istituisce un conto corrente, sul quale vengono versati i seguenti importi:pagamenti compensativi per l\'esonero dagli obblighi occupazionali ai sensi dell\'articolo 5, comma 3;sanzioni amministrative ai sensi dell\'articolo 15;contributi di fondazioni, enti di natura privata e soggetti comunque interessati, ai sensi dell\'articolo 14;importi erogati dallo Stato alla Provincia Autonoma di Bolzano ai sensi dell\'articolo 13, comma 4.(2) Le entrate sono versate su un apposito capitolo del bilancio provinciale denominato "Fondo provinciale per l\'occupazione dei disabili" ai sensi della legge provinciale 31 gennaio 2001, n. 2.(3) Le somme affluenti nel Fondo sono destinate ai fini di cui agli articoli 13 e 14, comma 4, della legge 12 marzo 1999, n. 68.(4) Ai sensi dell\'articolo 5, comma 7, della legge 12 marzo 1999, n. 68, le modalità di pagamento, di riscossione e di versamento del contributo esonerativo sono definite con delibera della Giunta provinciale.', '5': "(1) L'applicazione delle sanzioni amministrative compete all'Ispettorato del Lavoro.", '6': "(1) La prima graduatoria secondo i criteri di cui all'articolo 1 è stilata a partire dal 1° settembre 2001.(2) Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento si applicano le disposizioni di legge vigenti in materia di collocamento obbligatorio.Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare."}
2,473
bolzano
2,001
2
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-2001-2/legge_provinciale_31_gennaio_2001_n_2.aspx
{'1': '', '2-6.': '', '7': '(1) La Giunta provinciale è autorizzata ad aumentare la partecipazione della Provincia alla società "S.E.L. SpA", con sede a Bolzano, per una spesa massima di lire 20 miliardi a carico dell\'esercizio finanziario 2001 (cap. 12250).', '8': "(1) La Giunta provinciale è autorizzata ad effettuare le spese connesse alla partecipazione della Provincia alla Comunità d'azione per la Ferrovia del Brennero.(2) La Giunta provinciale è inoltre autorizzata ad anticipare, laddove la Provincia stessa sia responsabile della realizzazione di singoli progetti, le spese necessarie anche per conto degli altri membri.(3) Per le finalità di cui al comma 2 è autorizzata a carico dell'esercizio finanziario 2001 (capitolo 102268) la spesa di lire 160 milioni. La spesa a carico degli esercizi finanziari successivi sarà autorizzata con la legge finanziaria annuale.", '9': '(1) Al fine di promuovere una ricerca scientifica sugli effetti delle condizioni ambientali per la salute umana, la Giunta provinciale è autorizzata a disporre e a concludere a tal fine la partecipazione della Provincia alla società consortile per azioni "Istituto di Epidemiologia ambientale". 4)(2) L\'atto costitutivo e lo statuto della società devono essere approvati dalla Giunta provinciale che nomina i rappresentanti della Provincia per l\'atto costitutivo della società e per tutti gli atti utili per il conseguimento degli scopi di cui al comma 1.(3) La Giunta provinciale è autorizzata a partecipare al capitale azionario della società fino ad una spesa massima di lire 50 milioni a carico dell\'esercizio finanziario 2001 (cap. 12250).', '10': '', '11': '', '12': '', '13': '(1) 6)(2) 3)', '14': '', '15': '(1) (2) (3) (4) 3)(5) (6) (7) (8) (9) 7)(10) (11) 8)(12) (13) 9)', '16': '', '17': '', '18': '', '19': '', '20': '', '21': '', '22': '', '23': '', '24': '', '25': "(1) 18)(2) Gli effetti delle modifiche all'articolo 5, comma 8, della legge provinciale 14 dicembre 1999, n. 10, ai sensi del comma 1 della presente legge, decorrono dal giorno in cui sarà espresso il parere positivo da parte della Commissione Europea.", '26': '', '27': '', '28': '', '29': '', '30': '', '31': '', '32': '', '33': '', '34': '', '35': '(1) 28)(2)(3) 29)(4)(5) 30)(6)(7) 31)(8)(9) 32)', '36': '', '37-38.': '', '39': '(1)(2)(3)(4) 35)(5)(6) 36)(7) Le stime ai fini di consulenze immobiliari di competenza dei comuni, dei consorzi tra comuni, delle comunità comprensoriali e loro aziende sono redatte dagli enti medesimi.(8) 37)', '40': '', '41': '', '42': '(1) Sono abrogate:a) la legge provinciale 12 agosto 1951, n. 1, e successive modifiche;b) la legge provinciale 8 aprile 1988, n. 14, e successive modifiche.(2) I contributi concessi ai sensi della legge provinciale 8 aprile 1988, n. 14, sono erogati secondo i criteri vigenti fino alla data della sua abrogazione.', '43': "(1) La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 55 dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare, come legge della Provincia."}
2,474
bolzano
2,019
33
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/218301/decreto_del_presidente_della_provincia_13_dicembre_2019_n_33.aspx
{'1': "(1) L’articolo 5 del decreto del Presidente della Provincia 20 ottobre 2003, n. 46, è così sostituito:“Art. 5 (Composizione)1. Il Comitato scientifico per la formazione specifica in medicina generale è composto da:il presidente/la presidente dell'ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Bolzano o un suo delegato/una sua delegata;il direttore/la direttrice dell'Ufficio provinciale Ordinamento sanitario o un suo delegato/una sua delegata;quattro medici di medicina generale;un medico specialista di una delle discipline oggetto del corso di formazione;due esperte/esperti nel campo della formazione continua in medicina.2. In caso di necessità sono interpellati esperte/esperti esterni.”Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare."}
2,476
bolzano
2,019
37
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/218380/decreto_del_presidente_della_provincia_19_dicembre_2019_n_37.aspx
{'1': '(1) Gli allegati A, B e C al decreto del Presidente della Provincia 25 agosto 2005, n. 39, e successive modifiche, sono sostituiti dagli allegati A, B e C al presente decreto.(2) L\'articolo 2, comma 1 del decreto del Presidente della Provincia 25 agosto 2005, n. 39, è così sostituito:"1. Le tariffe di cui agli allegati al presente decreto si applicano a partire dal 1° gennaio 2020."', '2': "(1) Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Anhang A/ Allegato AGRUNDBUCHGEBÜHREN TRIBUTI NEL LIBRO FONDIARIO Lfd.Nr.VorgangGebührin EuroAnmer-kungen n.ord.operazionetariffa in euroanno-tazioni1Einsichtnahme in den Datenbestand des Grundbuchs durch Ausstellung nicht beglaubigter Ausdrucke in den Ämtern oder über Netzverbindung: 1Consultazione della base informativa del libro fondiario mediante rilascio di stampa non autenticata presso gli uffici o mediante collegamento in rete: a) Einsicht in das Hauptbuch a) visura del libro maestro (Art. 16 Abs. 2 RG 14.8.1999, Nr. 4, und Art. 19 Abs. 4, DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 16, comma 2, LR 14.8.1999, n. 4, e art. 19, comma 4, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Grundbuchseinlage oder bei Gebäuden, die in materielle Anteile geteilt sind, für jeden materiellen Anteil3,00 per ogni partita o, nel caso di edifici divisi in porzioni materiali, per ogni porzione materiale3,00 b) Einsicht in das Archiv der gelöschten Eintragungen b) visura dell'archivio delle iscrizioni cancellate (Art. 16 Abs. 2 RG 14.8.1999, Nr. 4) (art. 16, comma 2, LR 14.8.1999, n. 4) für jede Grundbuchseinlage oder bei Gebäuden, die in materielle Anteile geteilt sind, für jeden materiellen Anteil per ogni partita o, nel caso di edifici divisi in porzioni materiali, per ogni porzione materiale für jeden Ausdruck, der über Netzverbindung abgefragt wird3,00 per ogni copia ottenuta tramite collegamento in rete3,00 für jeden in den Ämtern abgefragten Ausdruck15,00 per ogni copia ottenuta presso gli uffici15,00 c) Einsicht in die im Artikel 17 des RG 4/1999 angeführten Hilfsverzeichnisse (Verzeichnis der Inhaber von dinglichen Rechten und Grundstücksverzeichnis) c) visura degli indici di cui all'articolo 17 della LR 4/1999 (indice dei soggetti titolari di diritti reali e indice reale) (Art. 16 Abs. 2 RG 14.8.1999, Nr. 4) (art. 16, comma 2, LR 14.8.1999, n. 4) für jedes Subjekt0,20 per ogni nominativo0,20 für jede Suche im Grundstücksverzeichnis nach Einlage, Parzelle, geteilte Bp.0,20 per ogni ricerca indice reale per partita, particella, p.ed. divisa in porzioni0,20 d) Einsicht in das Tagebuch d) visura del giornale tavolare für jede Tagebuchzahl0,20 per ogni giornale numero0,20 für jeden Tag2,00 per giorno2,00 e) Einsicht in die Planskizzen der materiell geteilten Gebäude e) visura dei piani di divisione in porzioni materiali für jede Planskizze3,00 per ogni piano di divisione3,00 f) Einsicht in die außer Kraft gesetzten Papiereinlagen der digitalisierten Hauptbücher f) visura delle partite cartacee poste fuori uso del libro maestro digitalizzato für jede Einlage3,00 per ogni partita3,00 2Einsichtnahme in die Papierunterlagen und die elektronischen Akten des Grundbuchs durch Ausstellung nicht beglaubigter Kopien oder Ausdrucke in den Ämtern oder über Netzverbindung, sobald die entsprechenden Voraussetzungen geschaffen sind: 2Consultazione della documentazione cartacea e degli atti informatizzati del libro fondiario mediante rilascio di copia o stampa non autenticata presso gli uffici o mediante collegamento in rete quando saranno stati creati i presupposti: a) Kopie eines Gesuchs (wenn das Dekret bereits erlassen wurde) a) copia di istanza (se il decreto è già emesso) (Art. 18 Abs. 1 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 1, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Urkunde3,00 per ogni documento3,00 b) Kopie eines Gesuchs (wenn das Dekret noch nicht erlassen wurde) b) copia di istanza (se il decreto non è ancora emesso) (Art. 18 Abs. 2 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 2, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Urkunde3,00 per ogni documento3,00 c) Kopie eines Grundbuchsdekrets c) copia di decreto tavolare (Art. 18 Abs. 1 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 1, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Urkunde3,00 per ogni documento3,00 d) Kopie einer grundbücherlichen Urkunde (wenn das Dekret bereits erlassen wurde) d) copia di documento tavolare (se il decreto è già emesso) (Art. 18 Abs. 1 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 1, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Kopie einer Urkunde, die über Netzverbindung oder in den Ämtern abgefragt wurde, wenn die Urkunde nicht in Openkat abrufbar ist3,00 per ogni copia di documento ottenuto tramite collegamento in rete e presso gli uffici per i documenti non disponibili in Openkat3,00 für jede Kopie einer Urkunde, die in den Ämtern abgefragt wurde, wenn sie in Openkat abrufbar ist10,00 per ogni copia di documento disponibile in Openkat e ottenuta presso gli uffici10,00 e) Kopie einer grundbücherlichen Urkunde (wenn das Dekret noch nicht erlassen wurde) e) copia di documento tavolare (se il decreto non è ancora emesso) (Art. 18 Abs. 2 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 2, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Kopie einer Urkunde, die über Netzverbindung oder in den Ämtern abgefragt wurde, wenn die Urkunde nicht in Openkat abrufbar ist3,00 per ogni copia di documento ottenuto tramite collegamento in rete e presso gli uffici per i documenti non disponibili in Openkat3,00 für jede Kopie einer Urkunde, die in den Ämtern abgefragt wurde, wenn sie in Openkat abrufbar ist10,00 per ogni copia di documento disponibile in Openkat e ottenuta presso gli uffici10,00 f) Kopie des gesamten, mit einer bestimmten Tagebuchzahl gekennzeichneten, digitalisierten Aktenfaszikels, solange keine Klassifizierung erfolgt ist f) copia completa del fascicolo digitalizzato sotto un determinato numero di giornale, in mancanza di classificazione für jede Tagebuchzahl15,00 per ogni giornale numero15,00 3Export der digitalen Planskizze eines materiell geteilten Gebäudes: 3Esportazione del file relativo a un piano di divisione in porzioni materiali: für jede Planskizze5,00 per ogni piano di divisione5,00 4Beglaubigte Kopien der elektronischen Akten, die das Grundbuch bilden oder bei den Grundbuchämtern aufbewahrt werden, ausgestellt in den Ämtern oder über Netzverbindung, sobald die entsprechenden Voraussetzungen geschaffen sind: 4Copia autentica degli atti informatizzatiche costituiscono il libro fondiario o che comunque sono conservati presso gli uffici tavolari, rilasciata presso gli uffici o tramite collegamento in rete quando saranno stati creati i presupposti: a) Kopie des Hauptbuchs a) copia del libro maestro (Art. 16 Abs. 1 RG 14.8.1999, Nr. 4) (art. 16, comma 1, LR 14.8.1999, n. 4) für jede Grundbuchseinlage oder bei Gebäuden, die in materielle Anteile geteilt sind, für jeden materiellen Anteil10,00 per ogni partita o, nel caso di edifici divisi in porzioni materiali, per ogni porzione materiale10,00 b) Kopie des Archivs der gelöschten Eintragungen b) copia dell'archivio delle iscrizioni cancellate (Art. 16 Abs. 1 RG 14.8.1999, Nr. 4) (art. 16, comma 1, LR 14.8.1999, n. 4) für jede Grundbuchseinlage oder bei Gebäuden, die in materielle Anteile geteilt sind, für jeden materiellen Anteil20,00 per ogni partita o, nel caso di edifici divisi in porzioni materiali, per ogni porzione materiale20,00 c) Kopie der Planskizzen der materiell geteilten Gebäude c) copia dei piani di divisione in porzioni materiali für jede Planskizze10,00 per ogni piano di divisione10,00 5Beglaubigte Kopien von Papierakten und von elektronischen Akten, die das Grundbuch bilden oder bei den Grundbuchämtern aufbewahrt werden, ausgestellt in den Ämtern oder über Netzverbindung, sobald die entsprechenden Voraussetzungen geschaffen sind: 5Copia autentica degli atti cartacei e informatizzatiche costituiscono il libro fondiario o che comunque sono conservati presso gli uffici tavolari, rilasciata presso gli uffici o tramite collegamento in rete quando saranno stati creati i presupposti: a) Fotokopien der Einlagen des außer Kraft gesetzten Hauptbuches a) copie fotostatiche delle partite del libro maestro posto fuori uso (Art. 19 Abs. 6 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 19, comma 6, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Grundbuchseinlage10,00 per ogni partita10,00 b) Kopie eines Gesuchs (wenn das Dekret bereits erlassen wurde) b) copia di istanza (se il decreto è già emesso) (Art. 18 Abs. 1 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 1, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Urkunde10,00 per ogni documento10,00 c) Kopie eines Gesuchs (wenn das Dekret noch nicht erlassen wurde) c) copia di istanza (se il decreto non è ancora emesso) (Art. 18 Abs. 2 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 2, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Urkunde10,00 per ogni documento10,00 d) Kopie eines Grundbuchsdekrets d) copia di decreto tavolare (Art. 18 Abs. 1 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 1, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Urkunde10,00 per ogni documento10,00 e) Kopie einer grundbücherlichen Urkunde (wenn das Dekret bereits erlassen wurde) e) copia di documento tavolare (se il decreto è già emesso) (Art. 18 Abs. 1 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 1, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Urkunde10,00 per ogni documento10,00 f) Kopie einer grundbücherlichen Urkunde (wenn das Dekret noch nicht erlassen wurde) f) copia di documento tavolare (se il decreto non è ancora emesso) (Art. 18 Abs. 2 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 2, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Urkunde10,00 per ogni documento10,00 für jede Urkunde, die in den Ämtern abgefragt wurde, wenn sie in Openkat abrufbar ist20,00 per ogni documento disponibile in Openkat e ottenuta presso gli uffici20,00 g) andere Bestätigungen, die dem Hauptbuch oder den Grundbuchsakten entnommen werden können g) altre attestazioni desumibili dal libro maestro o dagli altri atti tavolari (Art. 18 Abs. 2 DPR 19.4.2007, Nr. 6/L) (art. 18, comma 2, DPR 19.4.2007, n. 6/L) für jede Urkunde10,00 per ogni documento10,00 6Grundbuchgesuche: 6Domande tavolari: für jedes Gesuch25,00 per ogni domanda25,00 Die Befreiung von den Sondergebühren laut dieser Tabelle gilt nur für die in den einschlägigen Gesetzesbestimmungen vorgesehenen Fälle.Sobald die entsprechende Softwareänderung erfolgt ist, sind die Dienste zur Einsichtnahme in die eigenen Grundbuchsdaten, die die Abteilung 41 im Internet zur Verfügung stellt und über die Bürgerkarte Südtirol zugänglich sind, gebührenfrei. L'esenzione dal pagamento dei tributi speciali di cui alla presente tabella viene applicata nei soli casi in cui essa è prevista da specifiche disposizioni di legge.A completamento del relativo programma informatico sono gratuiti i servizi di consultazione dei propri dati tavolari, messi a disposizione in internet dalla Ripartizione 41 tramite la Carta Provinciale dei Servizi. Anhang B / Allegato BKATASTERSONDERGEBÜHREN TRIBUTI SPECIALI CATASTALI Lfd.Nr.VorgangGebührin EuroAnmer-kungen n.ord.operazionetariffa in euroanno-tazioni1Einsichtnahme in die Akten und Unterlagen des Katasters: 1Consultazione degli atti e degli elaborati catastali: a) Einsichtnahme in die Papierakten, pro Antragsteller und pro Tag oder Bruchteil eines Tages7,00 a) consultazione effettuata su documenti cartacei, per ogni richiedente e per ogni giorno o frazione7,00 b) Einsichtnahme in den Datenbestand der Immobiliarsteuerdaten durch Ausstellung nicht beglaubigter Ausdrucke in den Ämtern bzw. über Netzverbindung: b) consultazione della base informativa dei dati censuari mediante rilascio di stampa non autenticata presso gli uffici o mediante collegamento in rete: - Einsichtnahme nach Liegenschaftseinheit oder Parzelle3,00 - consultazione per unità immobiliare o particella3,00 - Einsichtnahme nach Inhaber, für je 5 Liegenschaftseinheiten/Par-zellen oder Teile davon3,00 - consultazione per soggetto, per ogni 5 unità immobiliari/particelle o frazioni di 53,00 - Verzeichnisse von Liegenschaften mit Auszug von ausgewählten Daten, für jede Liegenschaftseinheit/Parzelle0,20 - elenchi di immobili con estrazione di dati selezionati, per ogni unità immobiliare/particella0,20 c) Einsichtnahme in die Katastermappe, in einen Teilungsplan, in eine Feldskizze, in eine Umschreibung durch Ausstellung einer nicht beglaubigten Kopie aus dem elektronischen Datenbestand bzw. der Papierakten; Jede Kopie der Katastermappe kann im Format A3 bzw. A4 ausgestellt werden c) consultazione mediante estrazione di copia non autentica da base informativa o cartacea della mappa catastale, di un tipo di frazionamento, di un abbozzo di campagna o di una voltura, Ciascuna copia della mappa catastale può essere rilasciata in formato A3 o A4 für jede Einsichtnahme3,00 per ogni consultazione rilasciata3,00 d) Einsichtnahme in die Übersichtspläne, in die Grundrisse und in die Anmeldungen der Liegenschaftseinheiten durch Ausstellung einer nicht beglaubigten Kopie aus dem elektronischen Datenbestand bzw. der Papierakten, Bis zu höchstens 15,00 Euro für mehrere gleichzeitige Einsichtnahmen. die dieselben Bauparzellen und den selben Inhaber betreffen. d) consultazione mediante estrazione di copia non autentica da base informativa o cartacea degli elaborati planimetrici, delle planimetrie e delle denunce delle unità immobiliari Fino ad un massimo di Euro 15,00 per più consultazioni contemporanee riguardanti la stessa particella edificiale e lo stesso titolare. für jede Liegenschaftseinheit bzw. jeden Übersichtsplan5,00 per ciascuna unità immobiliare o elaborato planimetrico5,00 e) Einsichtnahme in jeden anderen, unter den vorherigen Punkten nicht angeführten Katasterakt durch Ausstellung einer nicht beglaubigten Kopie aus dem elektronischen Datenbestand bzw. Papierakten, e) consultazione mediante estrazione di copia non autentica da base informativa o cartacea di ogni altro atto catastale non elencato ai punti precedenti, für jede Einsichtnahme3,00 per ogni consultazione rilasciata3,00 2Bescheinigungen, Kopien und Auszüge aus Akten und Unterlagen, die in den Katasterämtern aufbewahrt werden, zusätzlich zu den unter Ziffer 1 vorgesehenen Gebühren für Einsichtnahmen: 2Certificati, copie ed estratti degli atti ed elaborati catastali conservati presso gli uffici catastali, oltre a quanto dovuto per le consultazioni di cui al punto 1: für jede Bescheinigung, jede Kopie und jeden Ausdruck10,00 per ogni certificato, copia o estratto10,00 3Überprüfung und urkundliche Aufzeichnung der Umschreibungen im Gebäudekataster:gebührenfrei 3Definizione ed introduzione negli atti del catasto fabbricati delle volture:gratuita 4Überprüfung und urkundliche Aufzeichnung der Neubau- bzw. Änderungsanmeldungen im Gebäudekataster: Die Gebühren sind bei jeder Vorlegung zu zahlen. Die telematische Übermittlung kann ohne die Berechnung zusätzlicher Gebühren ausschließlich zur Berichtigung von Fehlern wiederholt werden, und zwar ein einziges Mal innerhalb von 60 Tagen ab Mitteilung per Openkat der Nicht-Eintragbarkeit. 4Definizione ed introduzione negli atti del catasto fabbricati delle dichiarazioni di nuova costruzione e di variazione: I tributi sono dovuti a ogni presentazione. L'invio telematico può essere ripetuto una seconda volta senza ulteriori tributi, solo per correzione di errori, entro 60 gg dalla comunicazione via Openkat della non registrabilità. für jede erstellte bzw. geänderte Liegenschaftseinheit, beschränkt auf jene Einheiten, für die ein neuer Ertrag festgesetzt wird, falls die Meldung telematisch per Openkat eingereicht wurde, andernfalls 35,00 50,00 per ogni unità costituita o variata, limitatamente alle unità a cui viene attribuita una nuova rendita, se la denuncia è presentata in via telematica tramite Openkat, altrimenti35,0050,005Genehmigung der Teilungsplänefür jeden Teilungsplan 65,00 Die Gebühren fallen bei jeder Vorlegung an.Ausschließlich zur Berichtigung von Fehlern kann die Vorlegung innerhalb von 180 Tagen ab dem Abweisungsdatum ein einziges Mal wiederholt werden, ohne dass zusätzliche Gebühren anfallen. 5Approvazione dei tipi di frazionamentoper ogni tipo 65,00 I tributi sono dovuti ad ogni presentazione. La presentazione può essere ripetuta una seconda volta senza ulteriori tributi, solo per correzione di errori, entro 180 giorni dalla data di rigetto.Die Befreiung von den Sondergebühren laut dieser Tabelle gilt nur für die in den einschlägigen Gesetzesbestimmungen vorgesehenen Fälle.Die Punktbeschreibungen der Festpunkte, der Nivellierungs- und Schwerefestpunkte werden im Internet kostenlos zur Verfügung gestellt.Die Dienste zur Einsichtnahme in die eigenen Katasterdaten über die Bürgerkarte Südtirol, die die Abteilung 41 im Internet zur Verfügung stellt, sind gebührenfrei. L’esenzione dal pagamento dei tributi speciali di cui alla presente tabella è applicata nei soli casi in cui essa è prevista da specifiche disposizioni di legge.Le monografie dei punti fiduciali, dei capisaldi di livellazione e gravimetrici sono messe gratuitamente a disposizione in Internet.Sono gratuiti i servizi di consultazione dei propri dati catastali, messi a disposizione in internet dalla Ripartizione 41 tramite la Carta Provinciale dei Servizi. Anhang C/ Allegato CANDERE EINNAHMEN ALTRI INTROITI Lfd.Nr.VorgangGebührin EuroAnmer-kungen n.ord.operazionetariffa in euroanno-tazioni1Gebühr für das Übertragen von Katasterdaten betreffend den Grund- und Gebäudekataster an öffentliche Körperschaften, Gewerkschaften und Berufsverbände 1Tariffa per scarico dati catastali relativi al catasto fondiario ed urbano, per enti pubblici, associazioni sindacali e di categoria: für jeden verarbeiteten Datensatz0,01 per ogni record elaborato0,01 2Verkauf von Reproduktionen der Mappenblätter:Verkauf von Reproduktionen von Mappenblättern, deren Zeichnungen weniger als die Hälfte des Blattes einnehmen:50,0025,00Für die Katastralgemeinden, in denen noch keine digitalen Katastermappen geführt werden, wird die Gebühr um 50% reduziert. 2Vendita delle riproduzioni dei fogli di mappa:Vendita delle riproduzioni dei fogli dimappa con superficie disegnata inferiore alla metà del foglio:50,0025,00Per i comuni catastali per i quali non sia stata ancora posta in gestione la mappa numerica, la tariffa è ridotta del 50%.3Verkauf der digitalen Dateien mit den in den Mappenblättern enthaltenen Maßangaben:a) digitale Dateien, die einer gesamten Katastralgemeinde bzw. einem Teil davon entsprechen Zweimal im Jahr wird im Internet ein kostenloser Daten-Download zur Verfügung gestellt. 3Vendita dei files numerici contenenti le informazioni metriche dei fogli di mappa:a) files numerici corrispondenti a un intero comune catastale o a un suo sottoinsieme Due volte all'anno viene messo a disposizione gratuitamente in Internet uno scarico dei dati. 1. für jede Datei5,00 1. per ogni file5,00 2. für jede in der Datei auch nur teilweise enthaltene Parzelle0,10 2. per ogni particella contenuta nel file anche parzialmente0,10 b) digitale Dateien, die eine Fläche von 400 m x 400 m betreffen b) files numerici relativi a un'area di 400 m x 400 m für jede Datei5,00 per ogni file5,00 4Gebühr für den Netzanschluss an den Datenbestand des Grundbuchs und Katasters:a) Anschluss für Einzelbenutzerfür jedes Kalenderjahrb) Anschluss für Mehrplatzbenutzerfür jedes Kalenderjahrc) Vertrag, der ausschließlich zur telematischen Übermittlung der Grundbuchsanträge, der Umschreibungsanträge, der Gebäudekatastermeldungen und der Teilungspläne ermächtigt 90,00 540,00 gebührenfreiDie öffentlichen Körperschaften, die bereits aufgrund der gesetzlichen Be-stimmungen ganz und bedingungslos von den Kataster-sondergebühren befreit sind, sind ebenfalls von der Jahresgebühr befreit. Deckt der Anschlussvertrag nicht das ganze Kalenderjahr ab, wird die Gebühr im Verhältnis zu den Monaten unterteilt, in denen der Vertrag gültig ist. Bruchteile eines Monats gelten als ganzer Monat. 4Canone per l'allacciamento in rete alla base informativa catasto-tavolare:a) collegamento monoutenteper ogni anno solareb) collegamento multiutenteper ogni anno solarec) contratto che abilita esclusivamente all'invio telematico delle domande tavolari, delle domande di voltura, delle dichiarazioni al catasto urbano e dei tipi di frazionamento 90,00 540,00 gratuitoSono esenti dal pagamento del canone annuo gli enti pubblici che sono, in forza di legge, già integral-mente ed incon-dizionatamente esenti dal paga-mento dei tributi speciali catastali. Per contratti di allacciamento che non coprono l’in-tero anno solare, si suddivide il canone proporzio-nalmente ai mesi di validità del contratto. Le frazioni di mese contano come mesi interi.5Dateien mit Reproduktionen der historischen Katastermappenblätter: Ein kostenloser Daten-Download wird im Internet zur Verfügung gestellt 5Files contenenti la riproduzione dei fogli di mappa storici: È messo a disposizione gratuitamente in Internet uno scarico dei dati.6Verkauf von Reproduktionen der historischen Katastermappenblätter:für jedes historische Mappenblatt 50,00 6Vendita delle riproduzioni dei fogli di mappa storica:per ogni foglio di mappa storica 50,00 7Aufteilung eines vorgemerkten Teilungsplans in Blöcke von Amts wegen:für jeden neu erstellten Block 100,00Die Gebühr wird fällig bei Vorlegung des Grundbuchsantrags auf teilweise Einverleibung einer nicht in Blöcke gegliederten Teilung, so wie im Antrag vorgesehen.Die Gebühr wird verdoppelt und fällt für jede neue Teilungsübersicht an, wenn es für die teilweise Einverleibung des Teilungsplanes notwendig ist, diesen in mehrere zusammenhängende und aufeinander folgende Teilungsübersichten zu unterteilen. 7Suddivisione in blocchi d’ufficio di un frazionamento prenotato:per ogni nuovo blocco creato 100,00 La tariffa è dovuta al momento della presentazione di una domanda tavolare per l’intavolazione parziale di un frazionamento non suddiviso in blocchi, secondo il tenore della domanda stessa.La tariffa è rad-doppiata e si applica per ogni nuovo prospetto, quando, per l’intavolazione parziale del fraziona-mento, occorre dividerlo in più prospetti di divisione collegati tra loro e successivi l’uno all’altro.8Jährliche Gebühr für die Markierung:für jede Grundbucheinlage oder, bei Gebäuden, die in materielle Anteile geteilt sind, für jeden materiellen Anteil 3,00 8Canone annuo per la marcatura:per ogni partita o, nel caso di edifici divisi in porzioni materiali, per ogni porzione materiale 3,00 9Teilnahme Privater an Kursen im Bereich Grundbuch und Kataster:a) Kurse für Techniker und Juristenpro Person und Tagb) Kurse für die Einsichtnahmepro Person und Tag 130,00 100,00 9Partecipazione di privati a corsi in materia di catasto e libro fondiario:a) corsi per tecnici e giuristiper giornata e personab) corsi per consultazioneper giornata e persona 130,00 100,00 10Versand per Post, Fax oder E-Mail von Bescheinigungen und Einsichtnahmen des Grundbuches und/oder des Katasters, Versandkosten inbegriffen: Die Gebühr wird nicht angewandt, wenn Unterlagen aus dem elektronischen Datenbestand auf formlosen Antrag und gleichzeitiger Begleichung der Gebühren am Schalter hin mit E-Mail übermittelt werden. 10Spedizione tramite posta, fax oppure e-mail di certificazioni o consultazioni del Libro fondiario e/o Catasto, comprese le spese di spedizione: La tariffa non si applica alla spedizione via e-mail di documentazione da base informativa in caso di richiesta informale e contemporaneo pagamento dei tributi allo sportello. für jede Sendung10,00 per ciascuna spedizione10,00Sämtliche Vereinbarungen zwischen dem Land und anderen öffentlichen Körperschaften betreffend den kostenlosen Datenaustausch bleiben aufrecht.Eine oder mehrere Datenübertragungen pro Jahr und eventuelle Zuwachsübertragungen der Katasterdaten werden den öffentlichen Körperschaften, die aufgrund der gesetzlichen Bestimmungen ganz und bedingungslos von den Katastersondergebühren befreit sind, gebührenfrei über den Netzanschluss an den Datenbestand des Grundbuchs und Katasters zur Verfügung gestellt.Die Positionierungsdienste in Echtzeit und Postprocessing, welche von der Abteilung 41 durch das eigene GNSS-Referenzstationennetz angeboten werden, sind kostenlos. Sono comunque fatte salve tutte le convenzioni tra la Provincia ed altri enti pubblici per lo scambio gratuito dei dati.Uno o più scarichi annui ed eventuali scarichi incrementali dei dati catastali sono messi gratuitamente a disposizione degli enti pubblici integralmente ed incondizionatamente esenti, in forza di legge, dal pagamento dei tributi speciali catastali tramite il sistema di allacciamento in rete alla base informativa catasto-tavolare. Sono gratuiti i servizi di posizionamento in tempo reale e in post-elaborazione offerti tramite la rete di Stazioni Permanenti GNSS realizzata dalla Ripartizione 41."}
2,477
bolzano
2,020
11
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/219119/decreto_del_presidente_della_provincia_16_marzo_2020_n_11.aspx
{'1': '(1) Il presente regolamento disciplina, in attuazione dell’articolo 2, commi 3 e 4, e dell’articolo 4, della legge provinciale 15 novembre 2002, n. 14, e successive modifiche, di seguito denominata legge, gli obblighi per chi usufruisce di un finanziamento provinciale per la formazione di base in medicina o la formazione in altre professioni sanitarie.', '2': "(1) Possono usufruire del finanziamento di cui all’articolo 2 della legge coloro che, entro il 15 giugno dell’anno di ammissione a un corso di laurea in medicina presso la rispettiva università, sono in possesso dell'attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca riferito almeno al diploma di istruzione secondaria di secondo grado o al livello di competenza B2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue, rilasciato ai sensi degli articoli 3 e 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, e successive modifiche, o di un attestato equipollente. 2) (2) Chi, per la propria formazione di base in medicina, usufruisce di un finanziamento provinciale ai sensi dell’articolo 2, comma 3, e dell’articolo 4 della legge, è tenuto, entro dieci anni dal conseguimento della successiva formazione medica specialistica o specifica in medicina generale, a prestare, per quattro anni, servizio a tempo pieno nel Servizio sanitario pubblico provinciale, come medico dipendente dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige o come medico di medicina generale, pediatra di libera scelta o medico specialista ambulatoriale convenzionato. Questo si applica in ogni caso, sia che la persona interessata abbia usufruito o meno di finanziamenti provinciali per la formazione medica specialistica o per la formazione specifica in medicina generale. In caso di servizio a tempo parziale, il servizio da prestare si prolunga proporzionalmente. L’impegno a prestare servizio per quattro anni vale anche in caso di finanziamento parziale. 3)(3) Ai fini della concessione dei finanziamenti per la formazione di base in medicina, le beneficiarie e i beneficiari devono assumere per iscritto l’obbligo di prestare successivamente servizio nel Servizio sanitario provinciale nei termini indicati al comma 2.(4) Una volta conclusa la formazione specialistica o specifica in medicina generale, l’obbligo di cui al comma 2 si intenderà comunque assolto anche da parte di chi dimostrerà di aver presentato domanda di assunzione nel Servizio sanitario provinciale e di aver partecipato ai relativi concorsi, risultando idoneo, entro un termine che permetta l'assolvimento dell'obbligo per l'intera durata prevista, oppure da parte di chi è stato inserito, entro lo stesso termine, nelle graduatorie dei medici convenzionati, e – in entrambi i casi – non sia stato successivamente invitato ad assumere servizio.(5) L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige si impegna a bandire una specifica procedura di concorso entro un anno dalla richiesta di assunzione del medico quale dirigente sanitario/sanitaria. In caso contrario le beneficiarie e i beneficiari sono esonerati dall'obbligo di cui al comma 2.(6) Se non adempiono all’obbligo di servizio di cui al comma 2, le beneficiarie e i beneficiari devono:in caso di inadempimento totale, restituire il 70 per cento dell’assegno di studio corrisposto loro dalla Provincia o dell’importo versato dalla Provincia alla rispettiva università durante il periodo di formazione, detratto il costo delle prestazioni a favore del Servizio sanitario pubblico provinciale di cui al comma 2, maggiorato degli interessi legali decorrenti dalla data della singola erogazione fino alla data dell’effettiva restituzione; 4)in caso di inadempimento parziale, restituire per ogni anno di servizio non prestato il 17,5 per cento dell’assegno di studio corrisposto loro dalla Provincia o dell’importo versato dalla Provincia alla rispettiva università durante il periodo di formazione, detratto il costo delle prestazioni a favore del Servizio sanitario pubblico provinciale di cui al comma 2, maggiorato degli interessi legali decorrenti dalla data della singola erogazione fino alla data dell’effettiva restituzione. I giorni e mesi di servizio prestato verranno sommati. I periodi di servizio prestato inferiori all’anno verranno riconosciuti ai fini dell’adempimento parziale e l’importo da restituire sarà conseguentemente ridotto in misura proporzionale ai giorni e mesi di servizio non prestato. 5) 6)(7) Le beneficiarie e i beneficiari che interrompono la formazione prima della sua conclusione o che non la concludono per il mancato superamento degli esami devono restituire il 50 per cento dell’assegno di studio corrisposto loro dalla Provincia o dell’importo versato dalla Provincia alla rispettiva università durante il periodo di formazione, detratto il costo delle prestazioni a favore del Servizio sanitario pubblico provinciale di cui al comma 2, maggiorato degli interessi legali decorrenti dalla data della singola erogazione fino alla data dell’effettiva restituzione. 7)(8) L’ufficio provinciale competente accerta l'inadempimento dell'obbligo di cui al comma 2 o l’interruzione della formazione e determina, con decreto della direttrice/del direttore di ripartizione, l'ammontare dell’importo da restituire ai sensi del presente articolo. La riduzione dell’importo da restituire è possibile esclusivamente per gravi motivi oggettivi.", '3': "(1) Le studentesse e gli studenti che per assolvere la formazione in un’altra professione sanitaria usufruiscono di un finanziamento ai sensi dell’articolo 2, comma 3, e dell’articolo 4 della legge, sono tenuti, entro cinque anni dall’assolvimento della formazione stessa, a prestare per tre anni servizio a tempo pieno nel Servizio sanitario pubblico o convenzionato o presso le residenze per anziani della provincia di Bolzano. In caso di servizio a tempo parziale, il servizio da prestare si prolunga proporzionalmente. 8)(2) Ai fini della concessione dei finanziamenti, le beneficiarie e i beneficiari devono assumere per iscritto l’obbligo di prestare successivamente servizio nel Servizio sanitario provinciale nei termini indicati al comma 1.(3) L’obbligo di cui al comma 1 si intenderà comunque assolto anche da parte di chi dimostrerà di aver presentato domanda di assunzione nel Servizio sanitario provinciale e di aver partecipato ai relativi concorsi, risultando idoneo, entro un termine che permetta l'assolvimento dell'obbligo per l'intera durata prevista, e non sia stato successivamente invitato ad assumere servizio.(4) L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige si impegna a bandire una specifica procedura di concorso entro un anno dalla presentazione della richiesta di assunzione da parte della persona interessata. In caso contrario le beneficiarie e i beneficiari sono esonerati dall'obbligo di cui al comma 1.(5) In caso di inadempimento dell'obbligo di servizio di cui al comma 1, le beneficiarie e i beneficiari dovranno:in caso di inadempimento totale, restituire il 70 per cento dell’importo complessivo versato dalla Provincia durante il periodo di formazione, maggiorato degli interessi legali dalla data della singola erogazione fino alla data dell’effettiva restituzione;in caso di inadempimento parziale, restituire per ogni anno di servizio non prestato, il 23,33 per cento dell’importo complessivo versato dalla Provincia, maggiorato degli interessi legali dalla data della singola erogazione fino alla data dell’effettiva restituzione. I giorni e mesi di servizio prestato verranno sommati. I periodi di servizio prestato inferiori all’anno verranno riconosciuti ai fini dell’adempimento parziale e l’importo da restituire sarà conseguentemente ridotto in misura proporzionale ai giorni e mesi di servizio non prestato.(6) Le beneficiarie e i beneficiari che interrompono la formazione nel secondo o terzo anno di studio o che non la concludono per il mancato superamento degli esami, devono restituire il 50 per cento dell’importo complessivo versato dalla Provincia, maggiorato degli interessi legali maturati dalla data della singola erogazione fino alla data dell’effettiva restituzione. 9)(7) L’Ufficio provinciale competente accerta l'inadempimento dell'obbligo di cui al comma 1 o l’interruzione della formazione di cui al comma 6 e determina, con decreto della direttrice/del direttore di ripartizione competente, l'ammontare dell’importo da restituire ai sensi dei commi 5 e 6. La riduzione dell’importo da restituire è possibile esclusivamente per gravi motivi oggettivi.", '3/bis': '(1) Le beneficiarie e i beneficiari che iniziano il corso di studio in medicina negli anni accademici 2020/2021 e 2021/2022 e sono in possesso di una certificazione linguistica almeno di livello “B2” per la sola lingua tedesca o la sola lingua italiana, devono sostenere l’esame monolingue nell’altra lingua, rispettivamente entro giugno 2021 chi inizia nell’anno accademico 2020/2021 ed entro giugno 2022 chi inizia nell’anno accademico 2021/2022, e devono comunicare al competente ufficio della Ripartizione Sanità il conseguimento del relativo attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca almeno di livello “B2”, rilasciato ai sensi degli articoli 3 e 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, e successive modifiche, o di un attestato equipollente del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. 10)', '4': '(1) Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.'}
2,478
bolzano
2,020
42
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/221539/decreto_del_presidente_della_provincia_20_novembre_2020_n_42.aspx
{'1': "(1) Il comma 1 dell‘articolo 2 del decreto del Presidente della Provincia 16 marzo 2020, n. 11, è così sostituito:“1. Possono usufruire del finanziamento di cui all’articolo 2 della legge le studentesse e gli studenti di medicina che, al momento della presentazione della domanda di ammissione alla formazione di base in medicina presso la rispettiva università, sono in possesso dell'attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca almeno di livello “B2”, rilasciato ai sensi degli articoli 3 e 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, e successive modifiche, o di un attestato equipollente del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.”(2) I commi 6 e 7 dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Provincia 16 marzo 2020, n. 11, e successive modifiche, sono così sostituiti:“6. Se non adempiono all’obbligo di servizio di cui al comma 2, le beneficiarie e i beneficiari devono:in caso di inadempimento totale, restituire il 70 per cento dell’assegno di studio corrisposto loro dalla Provincia o dell’importo versato dalla Provincia alla rispettiva università durante il periodo di formazione, detratto il costo dei servizi a favore dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e del sistema sanitario provinciale, maggiorato degli interessi legali decorrenti dalla data della singola erogazione fino alla data dell’effettiva restituzione;in caso di inadempimento parziale, restituire per ogni anno di servizio non prestato il 17,5 per cento dell’assegno di studio corrisposto loro dalla Provincia o dell’importo versato dalla Provincia alla rispettiva università durante il periodo di formazione, detratto il costo dei servizi a favore dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e del sistema sanitario provinciale, maggiorato degli interessi legali decorrenti dalla data della singola erogazione fino alla data dell’effettiva restituzione. I giorni e mesi di servizio prestato verranno sommati. I periodi di servizio prestato inferiori all’anno verranno riconosciuti ai fini dell’adempimento parziale e l’importo da restituire sarà conseguentemente ridotto in misura proporzionale ai giorni e mesi di servizio non prestato.7. Le beneficiarie e i beneficiari che interrompono la formazione prima della sua conclusione o che non la concludono per il mancato superamento degli esami devono restituire il 50 per cento dell’assegno di studio corrisposto loro dalla Provincia o dell’importo versato dalla Provincia alla rispettiva università durante il periodo di formazione, detratto il costo dei servizi a favore dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e del sistema sanitario provinciale, maggiorato degli interessi legali decorrenti dalla data della singola erogazione fino alla data dell’effettiva restituzione.”(3) Il comma 1 dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Provincia 16 marzo 2020, n. 11, è così sostituito:“1. Le studentesse e gli studenti che per assolvere la formazione in un’altra professione sanitaria usufruiscono di un finanziamento ai sensi dell’articolo 2, comma 3, e dell’articolo 4 della legge, sono tenuti, entro cinque anni dall’assolvimento della formazione stessa, a prestare per tre anni servizio a tempo pieno nel Servizio sanitario pubblico o convenzionato o presso le residenze per anziani della provincia di Bolzano. In caso di servizio a tempo parziale, il servizio da prestare si prolunga proporzionalmente.”", '2': '(1) Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione.Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.'}
2,479
bolzano
2,020
39
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/221099/decreto_del_presidente_della_provincia_1_ottobre_2020_n_39.aspx
{'1': '(1) Gli allegati A, B e C al decreto del Presidente della Provincia 25 agosto 2005, n. 39, e successive modifiche, sono sostituti dagli allegati A, B e C al presente decreto.(2) Il comma 1 dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Provincia 25 agosto 2005, n. 39, è così sostituito:„1. Le tariffe di cui agli allegati al presente decreto si applicano a partire dal 8 ottobre 2020.“', '2': '(1) Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.'}
2,480
bolzano
2,015
16
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/202492/decreto_del_presidente_della_provincia_5_giugno_2015_n_16.aspx
{'1': '(1) Il presente regolamento disciplina la verifica periodica di ascensori, gru ed altri apparecchi di sollevamento a motore, di impianti elettrici, idroestrattori e scale aeree ad inclinazione variabile, di ponti sviluppabili su carro e di ponti sospesi muniti di argano, di impianti a pressione, di apparecchi di sollevamento collegati ad una macchina e destinati esclusivamente all’accesso ai posti di lavoro, compresi i punti di ispezione e di manutenzione, e delle altre attrezzature soggette a verifica in virtù delle norme sulla sicurezza del lavoro, in applicazione degli articoli 1 e 3, comma 1, punto 10, del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 474, e successive modifiche.', '2': "(1) L'installazione, la messa in esercizio e la manutenzione delle attrezzature di cui all’articolo 1 devono avvenire in conformità alle disposizioni della direttiva 95/16/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 giugno 1995, e successive modifiche, alle disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive di prodotto dell’Unione europea, nonché secondo le indicazioni del costruttore. La conformità ai requisiti essenziali di sicurezza ivi previsti è attestata dalla marcatura CE e dalla dichiarazione CE di conformità.(2) Le attrezzature di lavoro realizzate senza osservare le disposizioni di cui al comma 1, e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all'emanazione delle disposizioni di recepimento delle direttive di prodotto dell’Unione europea, devono essere conformi ai requisiti generali di sicurezza stabiliti dalle pertinenti norme legislative e regolamentari dello Stato.", '3': '(1) La dichiarazione di messa in esercizio dell’attrezzatura o dell’impianto, ove prescritta, è effettuata, per conto del datore di lavoro o dell’utilizzatore, dal produttore, venditore, installatore, noleggiatore o concedente in uso all’atto della materiale consegna dell’attrezzatura o dell’impianto stesso.(2) Il datore di lavoro che intende mettere in esercizio l’attrezzatura o l’impianto in un momento successivo deve avvisare l’utilizzatore, il produttore, il venditore, l’installatore, il noleggiatore o il concedente in uso e provvedere direttamente alla dichiarazione di messa in esercizio dell’attrezzatura o dell’impianto.(3) La dichiarazione di messa in esercizio deve essere inviata alla sede locale dell’INAIL al fine dell’attribuzione del relativo numero di matricola.(4) In occasione della prima verifica periodica, il soggetto all’uopo incaricato, di seguito denominato verificatore, compila, ove prevista, la scheda tecnica di identificazione, che costituisce parte integrante della documentazione dell’attrezzatura o dell’impianto.(5) La dichiarazione di messa in esercizio di cui ai commi 1 e 2 e la scheda tecnica di identificazione di cui al comma 4 devono essere conformi agli standard stabiliti dalle norme sulla costituzione e gestione dei relativi registri pubblici. La scheda tecnica di identificazione deve in ogni caso riportare la ragione sociale del fabbricante e del proprietario, il luogo di installazione ove questa sia stabile, il tipo e il modello dell’attrezzatura, il numero di fabbrica e l’anno di costruzione, la capacità di lavoro, la data e il numero di revisione delle istruzioni per l’uso, la certificazione, la dichiarazione di conformità CE e la dichiarazione di corretta installazione, ove prevista, nonché la descrizione sommaria e le caratteristiche principali dell’attrezzatura o dell’impianto.', '4': "(1) La procedura di verifica deve rispettare le norme tecniche UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e, ove siano necessarie prove di laboratorio, le norme UNI CEI EN ISO/IEC 17025.(2) Durante la verifica periodica la persona che la esegue provvede a:identificare l'attrezzatura di lavoro, l’impianto o l’insieme in base alla relativa documentazione, controllandone la rispondenza ai dati riportati nelle istruzioni per l'uso, rilevare il nome del costruttore, il tipo e numero di fabbrica dell'apparecchio o impianto, l’anno di costruzione, l’eventuale numero di matricola assegnato per le verifiche periodiche, e prendere visione della seguente documentazione:dichiarazione CE di conformità;dichiarazione di corretta installazione, ove prescritta per legge;tabelle/diagrammi di portata, di capacità, di pressione o di velocità, ove previsti;diagramma delle aree di lavoro, ove previsto;istruzioni per l'uso;accertare che la configurazione dell'attrezzatura di lavoro o dell’impianto sia tra quelle previste nelle istruzioni per l'uso del fabbricante;verificare la regolare tenuta del registro di controllo, ove previsto dalle disposizioni di recepimento delle direttive pertinenti dell’Unione europea o, negli altri casi, delle registrazioni di cui all'articolo 71, comma 9, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;controllare lo stato di conservazione dell’attrezzatura o dell’impianto;effettuare le prove di stabilità, di corretta installazione e di funzionamento dell'attrezzatura di lavoro, dell’impianto o degli insiemi, di efficienza dei dispositivi di sicurezza e verificare la corretta sequenza dei cicli di lavoro;verificare visivamente e strumentalmente l’integrità della macchina, dell’attrezzatura o dell’impianto o complesso secondo le modalità stabilite dalle vigenti disposizioni legislative, regolamentari o tecniche, ovvero prescritte dal fabbricante, anche a macchina o impianto smontato ovvero con visita interna, se prevista.(3) Tutti i documenti relativi all'attività di verifica devono essere conservati per un periodo di almeno dieci anni. Una copia del verbale di verifica e i seguenti dati devono essere riportati nell’apposito registro informatizzato: regime di effettuazione della verifica in affidamento diretto da parte del datore di lavoro oppure in affidamento da parte dell’organo di vigilanza, data della verifica, data della successiva verifica periodica, nome del datore di lavoro, tipo di attrezzatura, di impianto o insieme, nome del costruttore, modello e numero di fabbrica o di matricola e, per le attrezzature, impianti od insiemi certificati CE da parte di organismi notificati, il relativo numero di identificazione.(4) Per l’identificazione dell’attrezzatura, dell’impianto o dell’insieme di cui al comma 2, lettera a), e per la redazione del verbale di verifica deve essere utilizzata la modulistica all’uopo predisposta.", '5': '(1) La verifica periodica è eseguita:dai soggetti abilitati dai competenti ministeri;da persone laureate in ingegneria o con diploma di perito industriale ed iscritte al relativo ordine o collegio professionale, che abbiano acquisito nelle specifiche attività tecnico-professionali un’esperienza almeno biennale se in possesso di laurea magistrale o specialistica ovvero di laurea del vecchio ordinamento, un’esperienza almeno triennale se in possesso di laurea e almeno quinquennale se diplomate;da persone iscritte nell’elenco provinciale degli esperti della sicurezza di cui alla legge provinciale 27 ottobre 1988, n. 41, e successive modifiche, che documentino un’esperienza di almeno dieci anni nell’attività di verifica e che abbiano frequentato un idoneo corso di formazione professionale. L’esperienza professionale decennale e l’idoneità del corso di formazione professionale sono accertati dal direttore o dalla direttrice della Ripartizione provinciale Lavoro.da persone con il diploma di maestro artigiano elettrotecnico che abbiano acquisito nelle specifiche attività tecnico-professionali un’esperienza di almeno sette anni e che abbiano frequentato idonei corsi di formazione e aggiornamento professionale in relazione agli impianti che si intendono verificare. L’esperienza professionale e l’idoneità dei corsi sono accertate dal direttore o dalla direttrice della Ripartizione provinciale Lavoro.(2) Le persone con il diploma di perito industriale e quelle di cui al comma 1, lettera c), non possono effettuare la verifica degli ascensori e montacarichi da cantiere con cabina o piattaforma guidata verticalmente.(3) Le persone di cui al comma 1, lettera d), in possesso degli ulteriori requisiti previsti dal presente regolamento, possono effettuare esclusivamente la verifica periodica e straordinaria degli impianti elettrici.', '6': '(1) I verificatori già riconosciuti dai competenti ministeri come soggetti abilitati non devono possedere ulteriori requisiti.(2) I verificatori di cui all’articolo 5, comma 1, lettere b), c) e d), devono essere in possesso dei seguenti ulteriori requisiti:iscrizione alla Camera di commercio per attività di verifica ovvero iscrizione all’ordine o collegio professionale;iscrizione nell’elenco provinciale degli esperti della sicurezza di cui alla legge provinciale 27 ottobre 1988, n. 41, e successive modifiche; tale requisito non è richiesto per i verificatori di cui all’articolo 5, comma 1, lettera d;conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17020, certificata dall’accreditamento quale organismo di ispezione di tipo A da parte di un ente di accreditamento riconosciuto ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, o adeguatamente documentata;implementazione di una procedura operativa per l’iter tecnico ed amministrativo delle verifiche e il rilascio delle attestazioni di verifica;polizza assicurativa di responsabilità civile derivante dall’attività di verifica con massimale non inferiore a:5 milioni di euro all’anno e 3 milioni di euro per sinistro, per i verificatori di cui all’articolo 5, comma 1, lettere b) e c);1,55 milioni di euro, per i verificatori di cui all’articolo 5, comma 1, lettera d), nonché per quelli di cui alle lettere b) e c) che verificano esclusivamente impianti elettrici,piena conoscenza delle norme tecniche di riferimento.(3) La Ripartizione provinciale Lavoro ha la facoltà di controllare, anche tramite soggetto all’uopo delegato, la sussistenza e la permanenza nel tempo dei requisiti suindicati.(4) Le verifiche periodiche di attrezzature, impianti o insiemi di impianti o di loro parti, destinati ad essere usati, venduti, noleggiati o prestati fuori dal territorio provinciale, devono essere affidate a soggetti abilitati dai competenti ministeri.', '7': "(1) Il proprietario o l’esercente dell'ascensore deve affidarne la manutenzione ad una persona iscritta nell'elenco provinciale dei manutentori d'ascensore o ad una ditta specializzata, la quale vi provvede mediante personale abilitato. Il proprietario o l’esercente deve altresì sottoporre l’ascensore alla verifica di sicurezza di cui al comma 5. Spetta al soggetto incaricato della manutenzione, di seguito denominato manutentore, provvedere periodicamente, secondo le esigenze dell'impianto:alla verifica del regolare funzionamento dei dispositivi meccanici ed elettrici e, in particolare, del regolare funzionamento delle porte dei piani e delle serrature;alla verifica dello stato di conservazione delle funi e delle catene;alle normali operazioni di pulizia e di lubrificazione delle parti dell'ascensore.(2) Almeno una volta ogni sei mesi in caso di ascensori e almeno una volta all'anno in caso di montacarichi, il manutentore provvede a:verificare la funzionalità del paracadute, del limitatore di velocità e degli altri dispositivi di sicurezza;verificare minutamente le funi, le catene e i loro attacchi;verificare minutamente i componenti del circuito idraulico, ivi compresa la tubazione, il cilindro ed il pistone;verificare l'isolamento dell'impianto elettrico e l'efficienza dei collegamenti di terra;annotare i risultati delle suddette verifiche nella documentazione prevista.(3) Il manutentore prescrive tempestivamente la riparazione o la sostituzione delle parti difettose o logorate e verificarne l'esecuzione. Qualora rilevi un pericolo in atto, il manutentore sospende immediatamente il servizio dell'elevatore, fino a quando l'impianto non sia stato riparato, informandone il proprietario e la Ripartizione provinciale Lavoro.(4) Spetta al manutentore provvedere alle manovre di emergenza, ad eccezione di quella a mano, che può essere eseguita anche da altre persone appositamente istruite ed autorizzate.(5) Gli ascensori devono essere sottoposti ad una verifica di sicurezza da parte di un organismo notificato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, e successive modifiche, da effettuarsi almeno ogni tre anni.(6) Le irregolarità nella manutenzione e nelle verifiche di sicurezza da parte della ditta di manutenzione devono essere denunciate alla Ripartizione provinciale Lavoro.", '8': "(1) La Ripartizione provinciale Lavoro tiene l'elenco provinciale dei manutentori di ascensori, nel quale è iscritto:chi ha almeno un anno di esperienza lavorativa presso una ditta d'ascensori specializzata e ha superato un apposito esame teorico e pratico di abilitazione;chi è in possesso del certificato di abilitazione di cui all'articolo 15 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, e successive modifiche.", '9': "(1) Gli impianti elettrici, quali gli impianti di messa a terra, gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche e le installazioni elettriche antideflagranti, devono essere progettati, se prescritto, nonché messi e tenuti in servizio secondo le regole di buona tecnica. Vanno utilizzati componenti conformi alle norme di recepimento delle direttive dell’Unione europea in materia. La conformità ai requisiti essenziali di sicurezza ivi previsti è attestata dalla marcatura CE e dalla dichiarazione CE di conformità.(2) L'installatore o il collaudatore incaricato mette in servizio l'impianto elettrico dopo averlo controllato e verificato.(3) La manutenzione dell'impianto elettrico va effettuata secondo le indicazioni dei costruttori dei componenti nonché in caso di usura e di modifiche. Le verifiche di sicurezza sono effettuate con la periodicità prestabilita.", '10': "(1) Le verifiche periodiche delle gru e degli altri apparecchi di sollevamento a motore, degli idroestrattori, delle scale aeree ad inclinazione variabile, dei ponti sviluppabili su carro, dei ponti sospesi muniti di argano, degli impianti a pressione e degli apparecchi di sollevamento collegati ad una macchina e destinati esclusivamente all’accesso ai posti di lavoro, devono essere effettuate dal verificatore secondo le indicazioni del costruttore, sulla base della valutazione di rischio e tenuto conto delle ore di funzionamento e delle condizioni d'usura dell’apparecchio o dell’impianto, e, comunque, con la periodicità prestabilita.", '11': '(1) Il decreto del Presidente della Giunta provinciale 2 marzo 1999, n 7, è abrogatoIl presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Tariffe di verifica per impianti elettrici'}
2,481
bolzano
2,015
17
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/203831/legge_provinciale_22_dicembre_2015_n_17.aspx
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bolzano
1,996
36
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1996-36/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_9_ottobre_1996_n_36.aspx
{'1': "(1) Il presente regolamento semplifica i procedimenti amministrativi, l'organizzazione ed il funzionamento degli organi collegiali in materia di lavoro in attuazione dell'articolo 30 della legge provinciale 29 gennaio 1996, n. 2 recante la disciplina della semplificazione amministrativa in materia di lavoro.", '2': "(1) Le funzioni della commissione per l'emersione del lavoro irregolare di cui all'articolo 78, comma 4, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, sono attribuite alla commissione provinciale per l'impiego che istituisce un'apposita sottocommissione. 2)(2) Le funzioni della commissione provinciale per la manodopera agricola di cui all'articolo 5 della legge 11 marzo 1970, n. 83, sono attribuite alla commissione provinciale per l'impiego che istituisce un'apposita sottocommissione.(3) Le funzioni delle commissioni locali per la manodopera agricola, di cui all'articolo 7 della legge 11 marzo 1970, n. 83, sono attribuite alle commissioni locali per l'impiego.(4) Le funzioni della commissione provinciale per il controllo del lavoro a domicilio di cui all'articolo 5 della legge 18 dicembre 1973, n. 877, sono attribuite al direttore dell'Ispettorato del lavoro, il quale decide, sentite le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori di categoria maggiormente rappresentative a livello provinciale.(5) Le funzioni della commissione provinciale per il personale domestico di cui all'articolo 12 della legge 2 aprile 1958, n. 339, sono attribuite al direttore dell'Ufficio del lavoro.(6) Le funzioni della Commissione circoscrizionale per l'impiego di cui all'articolo 12 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, riguardanti la decadenza dal diritto all'indennità di disoccupazione e la cancellazione dalle liste di disoccupazione, sono attribuite al Direttore dell'Ufficio del lavoro. 3)(6/bis) Le funzioni della Commissione circoscrizionale per l'impiego di cui all'articolo 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, riguardanti l'approvazione delle graduatorie per l'accesso al pubblico impiego, sono attribuite al Direttore dell'Ufficio del lavoro. 4)(7) Per il tentativo obbligatorio di conciliazione promosso dal personale degli enti di cui all'articolo 2, comma 1, della legge provinciale 10 agosto 1995, n. 16, la presidenza del collegio di conciliazione di cui all'articolo 69/bis del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, è affidata ad un esperto in materia di diritto del lavoro non appartenente all'amministrazione provinciale e iscritto nell'albo dei consulenti del lavoro di cui alla legge 11 gennaio 1979, n. 12. Analogamente si procede per i tentativi di conciliazione promossi da dipendenti dell'amministrazione dello Stato. 5)(8) Per l'incarico si procede ai sensi del decreto del Presidente della giunta provinciale 31 maggio 1995, n. 25. 5)(9) Ai componenti del collegio di cui al comma 7 non competono i compensi di cui alla legge provinciale 18 marzo 1991, n. 6, e successive modifiche. 6)", '2/bis': "(1) Tutte le funzioni attribuite dalla normativa vigente al direttore dell'ufficio regionale o provinciale del lavoro e della massima occupazione e al capo dell'ispettorato regionale o provinciale del lavoro, salvo quanto disposto al comma 2, competono al Direttore della Ripartizione provinciale lavoro.(2) Le funzioni di nomina di commissioni attribuite al direttore dell'ufficio regionale o provinciale del lavoro e della massima occupazione e al capo dell'ispettorato regionale o provinciale del lavoro sono attribuite alla Giunta provinciale.(3) La rappresentanza in comitati e organi collegiali, attribuita dalla normativa vigente al direttore dell'ufficio regionale e provinciale del lavoro e della massima occupazione e al capo dell'ispettorato regionale e provinciale del lavoro compete al Direttore della Ripartizione provinciale lavoro o ad un suo delegato. 7)", '3': "(1) Le commissioni locali per l'impiego di cui all'articolo 1 della legge provinciale 7 dicembre 1983, n. 49, sono composte:a) dal direttore dell' Ufficio del lavoro o da un suo delegato con funzioni di presidente;b) da due rappresentanti dei lavoratori;c) da due rappresentanti dei datori di lavoro.(2) Le funzioni di segretario sono svolte da un impiegato dell'Ufficio del lavoro del comune ove ha sede la commissione.", '4': "(1) A modifica del comma 3 dell'articolo 58 della legge provinciale 12 novembre 1992, n. 39, l'aggiornamento delle graduatorie ivi previste avviene con effetto dal 1° gennaio e dal 1° luglio di ogni anno. Ai fini della determinazione della graduatoria si tiene conto soltanto dell'anzianità di iscrizione nelle liste di collocamento fino ad un massimo di 24 mesi.(2) L'invio dei prospetti di cui agli articoli 21 e 22 della legge 2 aprile 1968, n. 482, deve avvenire all'Ufficio del lavoro entro il mese di gennaio di ogni anno.(3) Le notifiche di cui all'articolo 4 della legge provinciale 17 aprile 1986, n. 14, devono avvenire entro il termine di dieci giorni.", '5': "(1) La Provincia utilizza gli uffici dei comuni, ad eccezione di quelli aventi sede distaccata dell'Ufficio provinciale del lavoro, per l'accettazione delle notifiche relative all'inizio e alla cessazione dei rapporti di lavoro, nonché per l'attestazione della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. 8)", '6': "(1) La disposizione di cui all'articolo 5 si applica a partire dal 1° gennaio 1997.(2) La disposizione di cui all'articolo 2/bis, comma 1, si applica a partire dal 1 settembre 1997. 9)", '7': "(1) Con l'entrata in vigore delle disposizioni del presente regolamento non trovano più applicazione le seguenti norme:a) articolo 1, comma 3, primo periodo della legge provinciale 7 dicembre 1983, n. 49;b) articolo 1, comma 5, della legge provinciale 7 dicembre 1983, n. 49;c) articolo 2, commi 2 e 3, della legge provinciale 11 ottobre 1982, n. 30.d) articolo 9 della legge provinciale 7 dicembre 1983, n. 49; 10)e) articolo 2, comma 1, lettere e) ed f), della legge provinciale 20 giugno 1980, n. 19. 10)", '8': '(1) Il decreto del Presidente della giunta provinciale 3 dicembre 1993, n. 43, è abrogato. 11)Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.'}
2,483
bolzano
1,996
9
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1996-9/legge_provinciale_15_maggio_1996_n_9.aspx
{'1': '', '2': '', '3': "(1) È abrogato l'articolo 24 della legge provinciale 27 ottobre 1988, n. 41.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
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bolzano
1,996
45
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1996-45/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_25_novembre_1996_n_45.aspx
{'1': "(1) I programmi e gli orari di insegnamento delle materie tedesco e italiano per il biennio per i servizi alberghieri e della ristorazione e per il biennio tecnico-artigianale nelle scuole professionali provinciali in lingua tedesca e ladina corrispondono a quelli per i bienni delle scuole superiori in lingua tedesca, approvati con legge provinciale 9 agosto 1994, n. 5.(2) I programmi e gli orari di insegnamento delle materie religione, storia, matematica ed informatica, diritto ed economia, geografia, biologia , laboratorio di fisica e chimica nonché educazione fisica corrispondono a quelli, la cui sperimentazione è stata autorizzata nei bienni delle scuole superiori in lingua tedesca con deliberazione della Giunta provinciale n. 5154 del 12 settembre 1994.(3) Il programma e gli orari di insegnamento della materia inglese corrispondono a quelli in vigore nei bienni delle scuole superiori in lingua tedesca.(4) I programmi di insegnamento e gli orari delle materie scienza dell'alimentazione, gestione della cucina, gestione del ristorante , tecnica di ricezione e francese per il biennio per i servizi alberghieri e della ristorazione nonché delle materie tecnologia meccanica e attività di laboratorio, tecnologia del legno e attività di laboratorio nonché disegno tecnico per il biennio tecnico artigianale sono stabiliti secondo il testo allegato al presente decreto.(5) I programmi degli insegnamenti relativi ai singoli indirizzi di cui al comma 4 tengono conto della realtà locale del mondo produttivo e del sistema di formazione professionale.", '2': "(1) Il conseguimento del biennio per i servizi alberghieri e della ristorazione oppure del biennio tecnico-artigianale, consente ai giovani di iscriversi, in base alle proprie capacità ed attitudini,a) direttamente al terzo anno del corso formativo per il conseguimento del rispettivo diploma di qualifica e di abilitazione;b) sostenendo gli esami determinati dal consiglio di classe della scuola cui si intende accedere, al terzo anno dell' istituto professionale corrispondente per il conseguimento del diploma di qualifica o ai corsi affini di altro ordine di studi;c) sostenendo gli esami determinati dal consiglio di classe della scuola cui si intende accedere, al terzo anno di altra scuola secondaria di secondo grado.Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino - Alto Adige. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.", 'PROFESSIONALE': "Tabella Orariamaterie d'insegnamento ore settimanali modo di valutazione 1. cl. 2. cl.AREA COMUNEReligione 1 1 o.Tedesco 4 4 s. o.Italiano 4 4 s. o.Inglese 3 3 s. o.Storia 2 2 o.Economia e diritto 2 2 o.Matematica-informatica 4 4 s.o.Scienza della terra e biologia 2 2 o.Educazione fisica 2 2 p.MATERIE DI INDIRIZZOTecnologia meccancia e attivitàdi laboratorio 6 6 o.Tecnologia del legno e attivitàdi laboratorio 6 6 o.Disegno tecnico 2 2 o.Laboratorio di fisica e chimica 2 2 o.TOTALE 40 40"}
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bolzano
1,996
47
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/dpgp-1996-47/decreto_del_presidente_della_giunta_provinciale_4_dicembre_1996_n_47.aspx
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bolzano
1,996
15
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1996-15/legge_provinciale_10_luglio_1996_n_15.aspx
{'1-6.': '', '7': "(1) Al fine di favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale della popolazione, la Giunta provinciale agevola, mediante concessione di contributi, soggiorni di formazione e di studio fuori provincia, qualora analoghe opportunità formative, sia per la specificità del contenuto, sia per il grado di approfondimento, non siano offerte nel territorio provinciale.(2) I contributi possono essere concessi a persone residenti in provincia che, allo scopo di partecipare ad iniziative formative scolastiche od extrascolastiche, dimorino temporaneamente in altra regione o all'estero.(3) I contributi di cui al comma 1 sono concessi con decreto dell'assessore provinciale competente in materia di diritto allo studio, previo parere della commissione di cui all'articolo 9. 3)", '8': "(1) Nella delibera della Giunta provinciale sono stabiliti i criteri per la concessione e le modalità di erogazione dei contributi previsti dall'articolo 7. I criteri, fra l'altro, fanno riferimento al reddito del richiedente e del relativo nucleo familiare e fissano i limiti minimi e massimi di contribuzione alle spese. 4)(2) Sono escluse dall'ambito di applicazione della presente legge:a) le iniziative attinenti al settore della sanità e delle professioni sociali, alle attività artistiche ed allo studio delle lingue, in quanto contemplate da specifiche norme di legge;b) le iniziative aventi una durata superiore a sei mesi.(3) Per la concessione dei contributi relativi alle iniziative formative di cui alla lettera b) del comma 2 si osservano le procedure ed i criteri vigenti in materia di assistenza scolastica, il cui bando annuale può prevedere anche un contributo sulla tassa di iscrizione o di frequenza, nei casi in cui risulti particolarmente onerosa. In ordine alla concessione di tale contributo è richiesto il parere della commissione di cui all'articolo 9.", '9': '', '10': "(1) Per le finalità di cui all'articolo 7 la Giunta provinciale può:a) autorizzare la partecipazione della Provincia ad iniziative interregionali ed in particolare a quelle attuate nell' ambito della cooperazione fra le regioni aderenti alla Comunità di lavoro delle regioni alpine (ARGE-ALP) con assunzione, in proporzione al numero dei propri partecipanti, delle spese connesse con la realizzazione delle iniziative;b) stipulare convenzioni con enti formativi, pubblici o privati, aventi sede nella provincia autonoma di Trento, in altre regioni o all' estero, al fine di facilitare l'accesso ai corsi proposti a persone residenti in provincia nonché di stabilire eventuali riserve di posti e di fissare le quote di iscrizione e di frequenza.", '11': '', '12': '', '13': '', '14': "(1) Le spese per gli interventi finanziari di cui al Capo II della presente legge saranno stabilite per l'anno finanziario 1996 con successivo provvedimento legislativo, e per gli anni seguenti dalla legge finanziaria annuale.La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia."}
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bolzano
1,996
13
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-1996-13/legge_provinciale_11_giugno_1996_n_13.aspx
{'1': '(1) Ai fini di ristabilire parzialmente l\'equilibrio e, ove possibile, restaurare il paesaggio naturale nell\'ambito del bacino artificiale "Zoccolo" nel Comune di Ultimo, gravemente pregiudicato dalla costruzione e dall\'esercizio dell\'impianto idroelettrico dell\'ENEL, è autorizzata la spesa di lire 1.500.000.000 a carico dell\'esercizio finanziario 1996.(2) I lavori consistono, in linea di massima, nel rialzo di una limitata zona lacuale con interventi sistematori necessariamente connessi e modellamenti opportuni.(3) Il progetto viene redatto dall\'Azienda speciale per la regolazione dei corsi d\'acqua e la difesa del suolo, la quale può avvalersi anche di liberi professionisti.(4) All\'esecuzione dei lavori di cui alla presente legge provvede l\'amministrazione provinciale tramite la stessa Azienda, applicando - in quanto compatibile - la legge provinciale 12 luglio 1975, n. 35, concernente "Ordinamento dell\'Azienda speciale per la regolazione dei corsi d\'acqua e la difesa del suolo".(5) L\'approvazione del progetto da parte della Giunta provinciale comporta a tutti gli effetti la dichiarazione di pubblica utilità e di urgenza ed indifferibilità dei lavori.', '2': "(1) I terreni recuperati nonché le eventuali opere realizzate ai sensi dell'articolo 1 passano in proprietà della Provincia autonoma di Bolzano, demanio pubblico - ramo acque.", '3': 'La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia.'}
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